mercoledì 31 marzo 2010
martedì 30 marzo 2010
Mafia/ Sgarbi: soggetti politici commissariati da stampa.Sindaco di Salemi commenta fuga notizie su indagine Lombardo
"Per una volta bisogna riconoscere che la Procura di Catania ha mostrato senso dello Stato indicando la matrice politica della fuga di notizie". Così il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha commentato la vicenda che in queste ore sta investendo il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo iscritto dalla procura etnea nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. La notizia dell'indagine su Lombardo è stata riportata questa mattina dal quotidiano La Repubblica prima che lo stesso governatore ne fosse messo al corrente, un fatto che per il primo cittadino di Salemi è l'esempio evidente di come i soggetti politici tradizionali siano 'commissariati' da titolari di programmi televisivi e dalla proprietà di giornali che intendono condizionare i progetti democratici parlamentari con incursioni che condizionano l'orientamento dei cittadini e delle segreterie dei partiti. Ne abbiamo una prova con la reazione di esponenti siciliani del Pd e dell'Idv contrari al Governo Lombardo". "L'Italia è investita da questa azione politica sotterranea e incostituzionale - ha aggiunto Sgarbi -. Anche per il sindaco di una città siciliana, quale io sono - ha concluso - è difficile lavorare in queste condizioni di continua precarietà ed esautoramento dei punti di riferimento
Regionali Lazio, Sgarbi si attende mantenimento degli accordi
“Noi – ha proseguito il portavoce di Sgarbi - facciamo parte di una alleanza e abbiamo fatto un accordo con il presidente Berlusconi, con Denis Verdini e con tutti i vertici del Popolo della libertà che ci vedrà sempre più partecipi e inseriti nell’ambito delle strategie del Pdl. Ci aspettiamo quindi il mantenimento leale degli accordi assunti. Con la Polverini c’è stato un incontro preliminare a suo tempo. Molto cordiale, fattivo e utile”. Volpe Pasini ribadisce che l’accordo raggiunto con Silvio Berlusconi “va nell’interesse di una Regione che è depositaria di una parte fondamentale del patrimonio italiano e mondiale. Noi non chiediamo assessorati alla Sanità e ai Trasporti di cui francamente faranno meglio altre persone con altre specifiche professionalità. Sgarbi e il suo gruppo di persone è sicuramente più adatto a creare economia dalla valorizzazione dei beni culturali e dalla salvaguardia per conoscenza degli stessi”. E sul ricorso presentato al Tar che vedrà il tribunale amministrativo affrontare il giudizio di merito il prossimo 9 maggio Volpe Pasini spiega che l’appello “rientra in questo schema. Noi possiamo depotenziarci e lo consideriamo di fatto depotenziato – conclude -. Facciamo parte di una coalizione, ma se dovessero trattarci a calci nel sedere non staremo lì a prenderli. Ma siamo siamo certi che questo non accadrà mai”.
(ped) 30 mar 2010 15:41
SGARBI DOVE VAI SE GIAMMARINARO NON C'E' L'HAI????????
LAZIO
Percentuale votanti: 60.89%
Dati Ministero Interno - Sezioni parziali 5266/5266
RENATA POLVERINI - 51,14% PER IL LAZIO
Lista Voti % Seggi
RENATA POLVERINI PRESIDENTE 646010 26,33 17
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 291044 11,86 8
UNIONE DI CENTRO 150204 6,12 3
LA DESTRA 97878 3,99 2
U.D.EUR POPOLARI 21205 0,86 0
ALLEANZA DI CENTRO 17864 0,72 0
RETE LIBERAL SGARBI 15660 0,63 0
IL POPOLO DELLA VITA-LA VOCE CONSUMATORI 12533 0,51 0
PART.PENS. 8068 0,32 0
ELEZIONI REGIONALI 2010- STRAVINCE IL CENTRO DESTRA -
di Maurizio Belpietro
Se era un referendum su Berlusconi, come senza infingimenti ha titolato il giornale del subcomandante Marco Travaglio, si deve concludere che il Cavaliere lo ha vinto e non di poco.
Non solo il centrodestra ha trionfato in sei regioni, quattro in più di quelle che aveva in precedenza, ma in alcune lo ha fatto con un pieno di voti da maggioranza bulgara. In Veneto e Lombardia, da sempre in mano a PdL e Lega, i candidati del centrosinistra sono stati doppiati, con 25-30 punti di distacco. In Calabria e Campania, da tempo a guida progressista, non è andata diversamente. A sorpresa il candidato di Bossi ha poi espugnato il Piemonte, regalando il secondo governatore al Carroccio, mentre la Polverini, ce l’ha fatta perfino senza l’aiuto della lista di maggioranza, esclusa dai giudici contro ogni buon senso.
Delle regioni per cui si votava, la sinistra resiste in quelle tradizionalmente rosse e in un altro paio, mentre in Puglia vince più per gli errori degli avversari che per meriti suoi. Il centrodestra aveva infatti sottomano la vittoria e per agguantarla non aveva bisogno di fare nulla: sarebbe bastato indicare il candidato naturale, ovvero quella Adriana Poli Bortone che di An era stata tra le fondatrici ricoprendo numerosi incarichi, compreso quello di sindaco di Lecce. Invidie e sospetti hanno però indotto il PdL a contrapporre al candidato di centrosinistra uno sconosciuto, lasciando la Poli Bortone a Casini.
L’epilogo era prevedibile: la candidata dell’Udc ha fatto concorrenza al suo ex partito, cui sono mancate alcune decine di migliaia di voti.Incidente pugliese a parte, se qualcuno, pregustando la fine di Berlusconi, s’aspettava un risultato alla francese è rimasto a bocca asciutta. Niente crollo del PdL, nessuna rimonta a sinistra, anzi semmai un’ulteriore frammentazione, con la nascita del movimento di Grillo il quale rischia di erodere consensi al partito di Bersani.
Per il Pd, che già faticava a sopportare la concorrenza di Di Pietro, quella del comico genovese potrebbe essere esiziale. Le cinque stelle dei grillini un risultato l’hanno comunque già ottenuto, oscurando definitivamente la stella con la falce e martello di Rifondazione comunista e questo ai nostri occhi resta comunque un merito da segnalare, anche se temiamo che i subentranti possano essere peggiori di chi li ha preceduti.
Visti i risultati bisogna insomma convenire che, per come erano messe le cose, al centrodestra è andata assai meglio di quando fosse lecito aspettarsi. L’umore che si respirava fino a un paio di settimane fa tra i dirigenti del Popolo della Libertà, prima della manifestazione di Roma, era infatti di rassegnazione.
E del resto ne avevano ben donde. Nei mesi scorsi il PdL ce l’ha messa tutta per perdere. Non solo con il pasticcio di Roma o l’imbroglio pugliese, ma anche grazie alle baruffe interne al partito cui abbiamo assistito nei mesi scorsi, quando fondatore e cofondatore del PdL avevano dato pubblica dimostrazione di non sopportarsi. Certo, nelle regioni del Nord si registra un travaso di voti dal Popolo della Libertà alla Lega, in Lazio e Calabria trionfano due esponenti finiani. Le due cose insieme poterebbero far temere per il futuro altri episodi di turbolenza e sgambetti reciproci.
Il che sarebbe un guaio. Perché è vero gli italiani, in maggioranza, continuano a sostenere questo centrodestra e le Regionali lo hanno dimostrato. Ma non bisogna abusare della loro pazienza.
Ufficialmente Berlusconi non parlerà prima della conclusione di tutti gli scrutini. Agli amici intimi, però, ha confessato la sua soddisfazione per il risultato che si profila uscire da queste Regionali. Al Pdl vanno, di sicuro, Lombardia, Veneto, Campania, Calabria, Cota è in vantaggio in Piemonte e Polverini tallona Bonino in Lazio (lo scarto è di mille voti appena).
Negli altri Paesi, il voto di metà legislatura ha penalizzato chi era al governo, in Italia invece i cittadini hanno ribadito il mandato a questo esecutivo per fare le riforme, avrebbe spiegato il premier ai suoi. "Governeremo la maggioranza degli italiani", avrebbe detto il capo del Pdl e con questo risultato si potrà partire con le riforme: della giustizia, in primo luogo, che dovrebbe approdare al prossimo Cdm per una prima valutazione.
Il confronto con la Lega - E' proprio sui rapporti con la Lega che il Cavaliere ha voluto rassicurare i suoi. Nessuno nel Pdl manifesta pubblicamente timori per l’avanzata di Bossi, ma dietro le quinte l’indiscutibile successo del partito di via Bellerio non lascia tranquilli alcuni dirigenti di via dell’Umiltà, soprattutto quelli di area An. Berlusconi oggi ha sentito al telefono un ufficiale di collegamento tra il Pdl e la Lega esprimendo la propria soddisfazione per la vittoria del Carroccio sul campo. Il presidente del Consiglio ha inviato un messaggio di rassicurazione sul fatto che gli equilibri di governo non muteranno. "Bossi non tradirà mai il patto che abbiamo stipulato", è la convinzione ribadita ai suoi interlocutori.
sabato 27 marzo 2010
Repubblica TV rai per una notte intervento travaglio (100325_213108).mpg
Ma questo stronzo e fazioso di travaglio, che afferma che B.fa il dittatore, non si rende conto di quante minchiate dice? Se B. fosse quello da lui descritto pensa veramente che, avrebbe bisogno di concordare la chiusura di Annozero o agirebbe piuttosto, alla Luttazzi? Come :ficcandoglielo nel culo a lui ed ai suoi adepti, logicamente dopo avergli fatto bere litri di olio di ricino!
Raiperunanotte - Daniele Luttazzi (2 parte ) dal Paladozza di Bologna 25/03/2010
Odiare i mascalzoni come Luttazzi significa onorare le persone per bene!!!!
Daniele Luttazzi a Bologna Rai per una Notte (part.1)
Complimenti a Luttazzi per la magnifica lezione di satira che ha voluto regalare al pubblico bolognese ed ai Vip che erano lì ad ascoltarlo.
Credo che il vero motivo per cui non appare più in televisione non sia tanto il suo antiberlusconismo ma la sua volgarità improponibile a gente civile. C'era pure la signore Mori quella di X factor, quella di Celentano per intenderci. Loiacono, Loiacono, non ti rivoltare nella tomba, ridi bel pacco gli hai rifilato. A proposito ma tu con la signora Mori usavi il sesso anale?
«Io, vergine di ferro voglio offrirmi ad Ahmadinejad»
La padovana Silvia Valerio, universitaria al primo anno di Lettere e scrittrice illibata, esordisce con un libro che è già un caso: «Adoro quel presidente e vi spiego perché lo desidero»
giovedì 25 marzo 2010
Fino a che punto può arrivare il giudice contabile?Scelte amministrative e fini pubblici degli enti
lunedì 22 marzo 2010
martedì 16 marzo 2010
C'E' QUALCUNO CHE ROMPE I C. A SGARBI. CHI?
lunedì 15 marzo 2010
sabato 13 marzo 2010
mercoledì 3 marzo 2010
Presentato il nuovo regolamento delle “Case ad un euro”
martedì 2 marzo 2010
Salemi, sarà intitolata una strada a Fragalà
Martedì 02 Marzo 2010
Folla in lacrime ai funerali di Fragalà
Ai funerali hanno preso parola anche Fini e Schifani. "Enzo resterai per sempre nei - ha detto commosso il presidente della Camera - nostri cuori". Il presidente del Senato: "Non parla la seconda carica dello Stato, parla Renato Schifani il collega di Enzo Fragalà".
Il funerale finisce con le condoglianze alla famiglia e il lunghissimo applauso di tutti. Il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha annunciato "Ad Enzo Fragalà sarà dedicata una via a Salemi. Vogliamo così che il ricordo del Fragalà uomo, avvocato e parlamentare sia consegnato al patrimonio della memoria storica dei siciliani. E' il nostro tributo ad un uomo leale e giusto".