È di ieri, a firma del Sindaco di Erice Giacomo Tranchida, la riproposizione della Delibera Consiliare per il Referendum Consultivo sulla Rettifica dei Confini.
Detta proposta già avanzata lo scorso anno dalla Giunta Tranchida e bocciata a maggioranza dal Consiglio comunale nella primavera del 2009, prevede per domenica 13 giugno 2010 la chiamata al voto dei cittadini del territorio ericino pedemontano (da San Giuliano a Rigaletta-Milo), confinante con il contesto urbano della Città di Trapani.
La riproposizione di tale iniziativa referendaria era stata già oggetto di confronto fra il Sindaco Tranchida e i Capi Gruppo consiliari il 16 marzo scorso. Domani mattina la conferenza dei Capi Gruppo presieduta dall’Avv. Giovanna Millocca deciderà sé e quando trattare l’argomento in uno dei prossimi consigli comunali.
“Torno a insistere sulla necessità di dare la parola ai cittadini ericini – dichiara il Sindaco Tranchida - in particolar modo nella zona pedemontana che costituisce un unicum urbanistico con la città di Trapani al fine di definire gli ambiti territoriali oggetto della rettifica”
Capisco la posizione del sindaco Tranchida di voler dare la parola ai cittadini ericini per decidere la rettifica dei confini con la città di Trapani.
RispondiEliminaL'argomento è oggetto di attenzione da diversi decenni e non ha mai trovato una giusta soluzione perchè le forze politiche non hanno mai voluto affrontare il problema nell'interesse delle comunità coinvolte nel problema.
Sin dal 1972, quando fui eletto Consigliere Comunale nelle liste dell'allora M.S.I.,ho evidenziato le mie opinioni in merito che confermo alla luce degli odierni orientamenti.
Inizio col dire che ad esclusione della parte di territorio della frazione di Napola,nessun altro territorio pedemontano aggregato al Comune di Erice ha mai fatto parte dello storico AGRO ERICINO.Lo scellerato accordo tra Curia Trapanese e P.C.I, nei primi anni 50,realizzò l'attuale topografia per interessi politici e clericali, dando modo al P.C.I. di rendere autonome le frazioni di Paparella (oggi Valderice),San Marco,Custonaci,Buseto Palizzolo,San Vito Lo Capo, oggi tutti comuni autonomi.Quella era la naturale estenzione territoriale di Erice e non l'attuale, propria della Città di Trapani.