Ora che ha potuto constatare che tenendo il piede in due scarpe non riesce a stare in piedi, allo stesso Fini converrebbe assumere pienamente la difesa della sua creatura politica che rischia lo sfarinamento abbandonando una carica istituzionale occupata in modo quasi abusivo secondo una opinione ormai assai diffusa. Lo slogan “se non ora quando” si adatta perfettamente al problema delle sue dimissioni, non a quelle di un presidente del Consiglio che ha finora ottenuto sempre la fiducia delle Camere. Fini, invece, si fa forza solo del fatto di non poter essere sfiduciato, ma arroccandosi su un aspetto procedurale finisce per perdere credibilità e per farla perdere, di conseguenza, all’istituzione che presiede e, insieme, al partito che guida. Sarebbe ora che si rendesse conto del vicolo cieco in cui si è cacciato e facesse la scelta necessaria per cercare di uscirne.
domenica 27 febbraio 2011
Caro Fini, se non ora quando?
Ora che ha potuto constatare che tenendo il piede in due scarpe non riesce a stare in piedi, allo stesso Fini converrebbe assumere pienamente la difesa della sua creatura politica che rischia lo sfarinamento abbandonando una carica istituzionale occupata in modo quasi abusivo secondo una opinione ormai assai diffusa. Lo slogan “se non ora quando” si adatta perfettamente al problema delle sue dimissioni, non a quelle di un presidente del Consiglio che ha finora ottenuto sempre la fiducia delle Camere. Fini, invece, si fa forza solo del fatto di non poter essere sfiduciato, ma arroccandosi su un aspetto procedurale finisce per perdere credibilità e per farla perdere, di conseguenza, all’istituzione che presiede e, insieme, al partito che guida. Sarebbe ora che si rendesse conto del vicolo cieco in cui si è cacciato e facesse la scelta necessaria per cercare di uscirne.
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