venerdì 9 agosto 2013

IL VOLTO DELL'INTELLETTUALMENTE "DISONESTO" !!!!!


Quando si vuole definire una persona " intellettualmente disonesta" basta ricordarsi del volto di questo giornalista (?) che di nome fa Marco Travaglio, detto anche Marco manetta per le sue entrature con pm e giudici vari e per il suo giustizialismo unilaterale.

Record di Faziosità. Definisce "scorretto" il quotidiano campano,Il Mattino, (perché ha sbugiardato la toga) e dà per certo il fatto che l'audio sia falso.

L'Italia e la giustizia, secondo Marco Travaglio. Il vicedirettore del Fatto Quotidiano, da giorni, verga editoriali su editoriali per ricordare che Silvio Berlusconi è pregiudicato, che chi lo difende è in malafede e che, in definitiva, le toghe hanno sempre ragione. Ma oggi Marco Manetta alza l'asticella. Inizia con una bislacca premessa. Bislacca soprattuto per chi, come lui, si fregia di tutte le stellette possibili e immaginabili del giornalismo togato. Si chiede Travaglio: "Che farebbero i giornali" se un giudice dicesse che chi ha condannato è colpevole? "Non riprenderebbero nemmeno la notizia". Ovvio il riferimento al caso di Antonio Esposito e alla condanna del Cavaliere. Travaglio, però, sembra ignorare l'anormalità del fatto che le motivazioni della sentenza vengano anticipate alla stampa. Poi scrive: "Il guaio del presidente Esposito è che il suo non è un processo normale, perché l'imputato si chiama B. (...). Dunque diventa tutto uno scandalo anche la normalità". Travaglio finge di non sapere che il processo in cui "l'imputato si chiama B.", il processo con cui hanno fatto fuori il leader del centrodestra, non è come tutti gli altri. Finge di non sapere, ma finge male: tanto che da giorni, Travaglio, scrive solo e soltanto di quel processo.
Poi però Travaglio ne spara una più grande di tutte le altre. Ne spara una davvero abnorme. Torna sull'intervista di Esposito, sulla telefonata pubblicata da Il Mattino con cui la toga è stata sbugiardata. Esposito, secondo Travaglio, "spiega off record a un giornale scorretto (che concorda con lui un testo e poi ne pubblica un altro e continua a non divulgare l'audio integrale da cui risulta che il giudice non rispondeva a una domanda su B.)", eccetera eccetera. Fermiamoci qui. Prima cosa: Il Mattino, per aver fatto il suo dovere giornalistico e aver sbugiardato Esposito, diventa un "giornale scorretto". Tocchi le toghe e Travaglio ti fulmina, ovvio. Ma non è questa la sparata da brividi. Travaglio infatti si spinge a ribadire che il testo pubblicato non era quello concordato, ma soprattutto ipotizza - anzi spaccia come certezza - che dall'audio integrale "risulta che il giudice non rispondeva a una domanda su B.". Chiunque abbia sentito la registrazione sa che è l'esatto contrario, ma per Travaglio non conta. La missione è difendere le toghe e infangare Berlusconi. Travaglio insiste sul fatto che Il Mattino non pubblica l'integrale. E anche qui la faziosità si spreca: Il Mattino, infatti, ha diligentemente pubblicato l'audio della parte di intervista che Esposito, mentendo, aveva smentito in una nota data in pasto alle agenzie di stampa.

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