Ha preferito evitare di andare di persona a trovarlo:«Assurdo, non me lo sarei mai aspettato»
MILANO — Una lettera breve. Scritta come d’abitudine in stilografica nera e con la sua calligrafia ordinata. Veronica Lario ha affidato il dispiacere per quanto accaduto a queste poche righe, fatte consegnare al marito, ricoverato al San Raffaele, da un uomo della scorta. Un gesto non dovuto, ma che la moglie del presidente del Consiglio ha ritenuto giusto fare perché le è sembrato l’unico modo, in una fase così complicata per la coppia, di far sapere a Silvio Berlusconi che, nonostante tutto — nonostante il divorzio, le guerre legali, i rancori —, una cosa del genere non può che addolorarla. A chi l’ha sentita, Veronica Lario ha confessato stupore e incredulità per quanto è accaduto: «Assurdo, non me lo sarei mai aspettato. Sono addolorata. Per uno come Silvio, abituato a stare tra la gente, non sarà facile da questo momento in poi». Come ha ricordato quest’ultimo dal suo letto di ospedale, «sono pur sempre il padre dei suoi figli».
Ma i due da mesi non si parlano. Neppure quando è nato Edoardo, il secondogenito di Barbara, si sono incontrati. Il grande gelo, tra loro, è calato dal giorno in cui la signora Lario ha annunciato pubblicamente la sua decisione di divorziare. Da allora, Veronica si sottrae al «palcoscenico mediatico» con meticolosa perseveranza. E anche su suggerimento dei suoi legali non parla con i giornalisti né direttamente né indirettamente. «Interverrò solo se toccheranno i miei tre figli», ricorda sempre. Ecco perché chi la conosce bene spiega che, soprattutto ora, «non sarebbe stato opportuno andare al San Raffaele. Le telecamere, i cronisti, i fan, il via vai di politici e amici: a Veronica tutto questo non piace». E anzi, lei avrebbe accolto con disappunto il fatto che il marito abbia detto apertamente che si sarebbe aspettato una sua visita in ospedale. Come non le è piaciuta l’indiscrezione, poi smentita da Palazzo Chigi, di una sua telefonata al premier. Ha lasciato invece, come da sempre invita a fare, che i figli stessero vicini al padre. Barbara, la primogenita, ed Eleonora, che ovviamente sono preoccupatissime.
Come lo è Luigi, il più piccolo, raggiunto da questa brutta notizia mentre si trovava a Hong Kong, dove sta seguendo il progetto Erasmus. Si è organizzato in fretta e furia, ha prenotato il primo volo in partenza per l’Italia ed è atteso per oggi. Eleonora, invece, che dopo essersi laureata in Economia a New York sta trascorrendo un periodo a Milano, è già andata più volte dal papà. Come anche Barbara, che ieri ha portato con sé Edoardo, di appena cinque mesi. Il primogenito, Alessandro, due anni e mezzo, ha preferito invece lasciarlo a casa, forse per non mostrargli il nonno con il volto ferito. Così, mentre lei ieri entrava al San Raffaele, da un’altra porta usciva la sorella Marina. Una «staffetta» non casuale, che ha evitato in questo modo un incontro diretto tra le due.
Angela Frenda
16 dicembre 2009
Fonte Corriere della Sera
Mi convingo ancora di più delle opinioni espresse in precedenza sul post "Qell'abraccio con Fini e le lacrime"
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