A distanza di otto giorni dal naufragio della Costa Concordia solo ieri in tarda serata il Cdm ha decretato lo stato d'emergenza e nominato Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile nazionale commissario straordinario. Ed era ora. Anche perchè sull'isola i vari corpi che partecipano alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza della nave, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, versano in uno stato confusionale collettivo.
Ognuno ha il suo portavoce ufficiale che più volte al giorno parla con i giornalisti, dichiarazioni che assomigliano a bollettini medici in assenza di una diagnosi. La nave si è mossa di qualche millimetro. Le ricerche sono state interrotte. Dovrebbe arrivare la tempesta. E via di questo passo. Il portavoce di un corpo consegna scenari smentiti dal portavoce di un altro corpo.
SOMMOZZATORI IN AZIONE ALLISOLA DEL GIGLIO VICINO LA COSTA CONCORDIA
Simbolo per eccellenza della confusione la giornata di ieri, in cui allo spostamento della nave è seguita l'interruzione delle operazioni di soccorso, ma non è stato confermato l'inizio di quelle per l'estrazione del gasolio che il portavoce del ministro Clini aveva assicurato sarebbero iniziate oggi, ma non prima del termine dei soccorsi per il ritrovamento dei cadaveri o di qualche cuore ancora pulsante proprio per non ostacolarne l'attività considerata prioritaria.
SARKOZY COME LA CONCORDIA - CHE SCANDALO! IL CAPITANO NON HA VOLUTO ABBANDONARE LA NAVE BY PLANTU
Ma nessuno ha detto che le operazioni di soccorso sono terminate per sempre, allora come fanno a iniziare quelle di svuotamento dei serbatoi? E arriva anche quello che ti spiega che nessuno può sopravvivere a temperature che di notte scendono anche a 5 gradi sotto zero sempre che abbiano trovato acqua.
E ancora: ieri hanno detto che la nave verrà imbracata utilizzando le sue stesse catene e ancorata al fondale per non correre il rischio che all'arrivo della mareggiata si inabissi trasformandosi in una bomba ecologica che distruggerebbe l'ecosistema. Non è accaduto.
Di certo la "pratica dell'inchino" continuerà, in attesa che venga approvato il decreto rotte vista la sconfitta subita dal ministro Clini che prima lo aveva annunciato, mentre ieri è emerso che aveva parlato un po' troppo presto, più che altro senza essersi prima informato bene dello strumento legislativo che sarebbe stato necessario.
UNO DEI SUB DEL GOS IN AZIONE DENTRO LA CONCORDIA
Già, perchè i "professori" di Monti ancora accusano poca dimestichezza con le procedure e gli errori sono dietro l'angolo. "Non è possibile dirimere una simile materia riguardante le rotte commerciali delle navi attraverso una decretazione d'urgenza - spiegano, non senza imbarazzo, al ministero dell'Ambiente - perché si tratta di una decisione che coinvolge più ministeri, non solo l'Ambiente, ma anche i Ognuno ha il suo portavoce ufficiale che più volte al giorno parla con i giornalisti, dichiarazioni che assomigliano a bollettini medici in assenza di una diagnosi. La nave si è mossa di qualche millimetro. Le ricerche sono state interrotte. Dovrebbe arrivare la tempesta. E via di questo passo. Il portavoce di un corpo consegna scenari smentiti dal portavoce di un altro corpo.
SOMMOZZATORI IN AZIONE ALLISOLA DEL GIGLIO VICINO LA COSTA CONCORDIA
Simbolo per eccellenza della confusione la giornata di ieri, in cui allo spostamento della nave è seguita l'interruzione delle operazioni di soccorso, ma non è stato confermato l'inizio di quelle per l'estrazione del gasolio che il portavoce del ministro Clini aveva assicurato sarebbero iniziate oggi, ma non prima del termine dei soccorsi per il ritrovamento dei cadaveri o di qualche cuore ancora pulsante proprio per non ostacolarne l'attività considerata prioritaria.
SARKOZY COME LA CONCORDIA - CHE SCANDALO! IL CAPITANO NON HA VOLUTO ABBANDONARE LA NAVE BY PLANTU
Ma nessuno ha detto che le operazioni di soccorso sono terminate per sempre, allora come fanno a iniziare quelle di svuotamento dei serbatoi? E arriva anche quello che ti spiega che nessuno può sopravvivere a temperature che di notte scendono anche a 5 gradi sotto zero sempre che abbiano trovato acqua.
E ancora: ieri hanno detto che la nave verrà imbracata utilizzando le sue stesse catene e ancorata al fondale per non correre il rischio che all'arrivo della mareggiata si inabissi trasformandosi in una bomba ecologica che distruggerebbe l'ecosistema. Non è accaduto.
Di certo la "pratica dell'inchino" continuerà, in attesa che venga approvato il decreto rotte vista la sconfitta subita dal ministro Clini che prima lo aveva annunciato, mentre ieri è emerso che aveva parlato un po' troppo presto, più che altro senza essersi prima informato bene dello strumento legislativo che sarebbe stato necessario.
UNO DEI SUB DEL GOS IN AZIONE DENTRO LA CONCORDIA
Già, perchè i "professori" di Monti ancora accusano poca dimestichezza con le procedure e gli errori sono dietro l'angolo. "Non è possibile dirimere una simile materia riguardante le rotte commerciali delle navi attraverso una decretazione d'urgenza - spiegano, non senza imbarazzo, al ministero dell'Ambiente - perché si tratta di una decisione che coinvolge più ministeri, non solo l'Ambiente, ma anche i TOgnuno ha il suo portavoce ufficiale che più volte al giorno parla con i giornalisti, dichiarazioni che assomigliano a bollettini medici in assenza di una diagnosi. La nave si è mossa di qualche millimetro. Le ricerche sono state interrotte. Dovrebbe arrivare la tempesta. E via di questo passo. Il portavoce di un corpo consegna scenari smentiti dal portavoce di un altro corpo.
SOMMOZZATORI IN AZIONE ALLISOLA DEL GIGLIO VICINO LA COSTA CONCORDIA
Simbolo per eccellenza della confusione la giornata di ieri, in cui allo spostamento della nave è seguita l'interruzione delle operazioni di soccorso, ma non è stato confermato l'inizio di quelle per l'estrazione del gasolio che il portavoce del ministro Clini aveva assicurato sarebbero iniziate oggi, ma non prima del termine dei soccorsi per il ritrovamento dei cadaveri o di qualche cuore ancora pulsante proprio per non ostacolarne l'attività considerata prioritaria.
SARKOZY COME LA CONCORDIA - CHE SCANDALO! IL CAPITANO NON HA VOLUTO ABBANDONARE LA NAVE BY PLANTU
Ma nessuno ha detto che le operazioni di soccorso sono terminate per sempre, allora come fanno a iniziare quelle di svuotamento dei serbatoi? E arriva anche quello che ti spiega che nessuno può sopravvivere a temperature che di notte scendono anche a 5 gradi sotto zero sempre che abbiano trovato acqua.
E ancora: ieri hanno detto che la nave verrà imbracata utilizzando le sue stesse catene e ancorata al fondale per non correre il rischio che all'arrivo della mareggiata si inabissi trasformandosi in una bomba ecologica che distruggerebbe l'ecosistema. Non è accaduto.
Di certo la "pratica dell'inchino" continuerà, in attesa che venga approvato il decreto rotte vista la sconfitta subita dal ministro Clini che prima lo aveva annunciato, mentre ieri è emerso che aveva parlato un po' troppo presto, più che altro senza essersi prima informato bene dello strumento legislativo che sarebbe stato necessario.
UNO DEI SUB DEL GOS IN AZIONE DENTRO LA CONCORDIA
Già, perchè i "professori" di Monti ancora accusano poca dimestichezza con le procedure e gli errori sono dietro l'angolo. "Non è possibile dirimere una simile materia riguardante le rotte commerciali delle navi attraverso una decretazione d'urgenza - spiegano, non senza imbarazzo, al ministero dell'Ambiente - perché si tratta di una decisione che coinvolge più ministeri, non solo l'Ambiente, ma anche i Trasporti".
FRANCESCO SCHETTINO CAPITANO DELLA CONCORDIA
Ne consegue che Passera e Clini dovranno mettersi intorno a un tavolo, sentire le compagnie di navigazione, sia pubbliche che private, consultare le Capitanerie di Porto e quindi stilare un documento "interministeriale". I tempi non saranno brevi. Forse un mese, tempo forse troppo lungo per mettere mano a un'emergenza di sicurezza, anche ambientale, a cui nessuno aveva pensato prima.
NAUFRAGIO DELLA CONCORDIA LE RICERCHE NELLE ACQUE GHIACCIATE
Colpevolmente. Intanto il grattacielo a otto piani è ancora lì a tenere tutti con il fiato sospeso, nascondendo oltre ai cadaveri forse vite umane. Seppure i familiari dei dispersi oramai abbiano perso la speranza. Ieri i genitori di Erika, la barman peruviana, sono arrivati sull'isola e con passo lento scandito dal dolore hanno percorso la passerella del porto e a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza sono arrivati davanti alla Concordia. L'hanno guardata a lungo pregando con le mani giunte e come fossero dinanzi alla tomba della figlia hanno deposto, in mare, un mazzo di rose bianche.
Sandra Amurri e Sara Nicoli per "Il Fatto Quotidiano"
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