SGARBI: SOLO DISINFORMAZIONE SUI MIEI RAGIONAMENTI
Vittorio Sgarbi interviene sulle polemiche suscitate ad hoc dopo la vibrata denuncia, a proposito della mafia in Sicilia, nel corso di un dibattito al Festival del Cinema di Taormina: «Su quel che io penso e dico sulla mafia continua una scientifica, premeditata opera di disinformazione. Non ho mai pensato o detto che la mafia non esiste. Ho detto e lo ribadisco che la mafia non esiste in quella dimensione esageratamente pervasiva e oppressiva descritta - con la solita retorica - dai soliti mestieranti dell'antimafia che vedono la mafia anche là dove non c'è. C'è la mafia, ma non c'è dappertutto. E occorre contestualizzare le riflessioni. Perché diversamente la Sicilia non ha speranza. La mafia io la denuncio da anni. La mafia nel mondo dell'arte, nelle università. E in ultimo, da solo, la mafia nel settore delle energie rinnovabili, nell'eolico e nel fotovoltaico, dove prosperano affaristi, mafiosi e politici tangentisti. Quella mafia che i mestieranti dell'antimafia, ebbri della retorica delle parole, non vedono e non denunciano.La mia vibrata protesta nel corso del festival del cinema di Taormina, rispondendo ad un giornalista che,evidentemente, cercava la polemica con me solo perchè cercava di farsi pubblicità-appartenendo egli a quella variegata schiera di pubblicisti che arricchiscono la pubblicistica di mafia -faceva riferimento ai fatti si Salemi e alla nomina di una Commissione chiamata a verificare eventuali infiltrazioni della criiminalità organizzata sulla base di una indagine che riguarda una persone, l'ex deputato regionale Pino Giammarinaro, che non è mai stato condannato per mafia, che ha partecipato da libero cittadino e, non da sorvegliato speciale, alle elezioni comunali, e che era, altrettanto democraticamente, il leader politico di una compagine politica, divenuta, grazie al consenso dei cittadini, maggioranza consiliare. La mia denuncia, dunque, era per denunciare la violazione delle regole democratiche, per cui si tenta di trasformare in "mafia" quello che è stato il risultato democratico di una campagna elettorale. Ed è inaccettabile che si estendano ad un intero Comune sospetti,allusioni, ricostruzioni fantasiose, dando di Salemi una immagine negativa .Ecco allora che quando ci si inventa la mafia anche là dove non c'è, si nega lo sviluppo, si nega il riscatto,si nega il futuro, si nega qualunque attività di innovazione e libertà, L'ho detto a Taormina e lo ribadisco ancora.Che io reagisca per difendere il mio paese è una ragione d'onore. Non c'è nessuna volontà di negare le mafie. Che spesso non sono quelle indicate,retoricamente, dai santoni dell'antimafia.
La storia di questo Paese è piena di casi come quello di Salemi , di Comuni sani,trasparenti,la cui attività è messa in discussione da menzogne.
Ecco, quella mafia che , suggestivamente, si sono inventati a Salemi, non esiste, non c'è. Combatto e combatterò questa antimafia di maniera che sa solo diffamare. Non mi devo quindi vergognare di nulla.
Continuare a parlare di mafia in maniera generica,letteraria,retorica significa solo mortificare la Sicilia ed i siciliani"
Venerdì,24 giugno 2011
Vittorio Sgarbi, piaccia o no, è un'intellettuale nel senso che si occupa di speculazione teorica e ragionamenti astratti.
RispondiEliminaA mio dire la sua analisi sulla mafia che non esisterebbe più è una un'uscita a metà tra la provocazione e il colpo di genio: è provocazione perché è evidente che la mafia esiste ancora; è colpo di genio perché coglie l'aspetto evolutivo del fenomeno mafioso, il quale, senza retoriche da antimafia militante, è ormai effettivamente diverso da come lo si immagina attraverso le analisi di certa intellighenzia filo progressista (leggi sinistra).
Il punto interessante da cogliere è quello relativo al doppio ruolo che Sgarbi riveste in questa Commedia Umana del XXI secolo; il Professore oltre a fare l'intellettuale è anche Amministratore quindi non solo progetta le fogne ma ci scende anche sporcando il suo bell’abito da intellettuale con il concreto letame della realtà.
L’antimafia di destra ( delegittimata) mi pare più realista di quella ufficiale (di sinistra), poiché non parte dal preconcetto che “noi siamo i buoni, voi siete i cattivi” ma conduce analisi basate su fatti oggettivi, accettando che il pragmatismo induca spesso a scendere a compromessi.
Salemi è il compromesso, che non vuol dire sintesi, tra la politica e la mala pianta che chiamiamo mafia. Come uscire da questo pantano che rischia di immobilizzare (ancor di più) la nostra Città? Credo che esista un unico strumento – LA TRASPARENZA- ; ben vengano gli ispettori, ben venga il clamore mediatico, ben venga la tensione in consiglio comunale; se e dove esiste il marcio è necessario che venga a galla per poterlo eliminare.
Una cosa è sicura, le elezioni anticipate non risolverebbero il problema; bisogna prima far venire alla luce un po’ di consapevolezza, di coscienza e a Salemi c’è ne tanta ma ancora quasi tutta in soffitta.
P.S. Erikus ho notato che fai da censore/moderatore del Blog e non pubblichi tutti i miei post, posso sapere cosa non andava nell’ultimo post cassato?
Saluti
Pietre Antiche