domenica 22 maggio 2011

ECCO PERCHE' SGARBI NON E' PIU' CREDIBILE!!!!!!



IL SINDACO VITTORIO SGARBI SULL'INCHIESTA CHE COIVOLGE L'EX DEPUTATO DC

«Giammarinaro solo un parafulmine la stampa
vuole uccidere Salemi»
Il critico: «La mafia di cui si parla è un fatto vecchio degli anni '80, si vuole inchiodare il paese al suo passato

TRAPANI - Il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi replica alle ricostruzioni investigative che indicano l’ex deputato democristiano Giuseppe Giammarinaro, in passato indiziato di mafia e coinvolto in un’inchiesta su illeciti nella gestione della sanità trapanese, come il vero dominus dell’attività amministrativa del Comune. «La mafia di cui si parla è un fatto vecchio degli anni '80 la stampa», aggiunge Sgarbi, «vuole      uccidere un paese incollandolo al suo passato».


Giammarinaro sulla sinistra, Sgarbi a destra«SGARBI DIFENDE SALEMI» - Il primo cittadino difende Salemi e la sua amministrazione, annunciando anche di non avere intenzione «di cedere dal chiedere 10 milioni di euro a giornali che mi devono dimostrare quale mafia ci sia a Salemi». Parla di «diffamazione» il sindaco del Comune siciliano, in una conferenza stampa convocata per riferire dell’inchiesta di Polizia e Guardia di Finanza di Trapani a seguito della quale sono stati sequestrati beni per 35 milioni di euro a Giuseppe Giammarinaro, ex parlamentare siciliano della Dc, considerato un sostenitore del critico ferrarese. ««GIAMMARINARO PARAFULMINE» - «Gli hanno fatto un processo ed è stato assolto» ha detto Sgarbi in riferimento a Giammarinaro e affermare che a Salemi ci sia un’infiltrazione della mafia, e collegarla al nome dell’ex deputato regionale è «un metodo da monatti, il più schifoso che la stampa potesse utilizzare». Nella conferenza stampa, quasi monopolizzata dal flop della dalla trasmissione andata in onda ieri sera in prima serata su Raiuno e poi sospesa dalla rete, Sgarbi è anche tornato ad attaccare il suo ex assessore, il fotografo Oliviero Toscani, ribadendo come quest’ultimo abbia lasciato la giunta «non per infiltrazioni mafiose ma perchè si è scontrato con l’amministrazione e con la burocrazia». Secondo il sindaco non si può parlare di «mafia ma di clientelismo». Allora, afferma, «bisognerebbe dire che i voti che non sono di opinione non sono voti veri, quindi si cancellerebbero tre quarti delle preferenze siciliane». «Non c’è una cupola» ha ribadito, «Giammarinaro fa da parafulmine: ha fatto solo delle richieste, ne aveva il diritto in quanto a capo di un partito, la Dc, che ha dei consiglieri», ma conclude, «le sue richieste non sono state accolte, perchè troppo arcaiche, inutili».
Redazione online del Corriere della Sera
19 maggio 2011
(ultima modifica: 20 maggio 2011)

1 commento:

  1. Basta leggere le 405 pagine che il Questore di Trapani ha prodotto al Tribunale di Trapani, e da questo in parte accolte, reperibili liberamente su internet, e di cui ho pubblicato uno stralcio nel post precedente,per rendersi conto che Sgarbi non dice la verità e che non merita più la nostra fiducia.

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