venerdì 20 maggio 2011


MAFIA: MANI SULLA SANITA', SEQUESTRATI 35 MLN A GIAMMARINARO

07:03 17 MAG 2011 
(AGI) Trapani, 17 mag. - Le mani della "borghesia mafiosa" sulla sanita'. E' quanto emerge dall'operazione "Salus Iniqua" nel corso della quale poliziotti della Divisione Anticrimine della questura e finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Trapani hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro anticipato di beni nei confronti di Giuseppe Giammarinaro, 65enne di Salemi. Al politico di lungo corso ed ex deputato regionale sono stati sottratti beni per 35 milioni di euro: complessi aziendali, filiali, magazzini, appartamenti, auto, mezzi pesanti, natanti, quote sociali, conti correnti e rapporti bancari. A lui e a sei prestanome e' stata notificata dalla Squadra mobile una informazione di garanzia perche' indagati per il reato di riciclaggio. Delineato, secondo gli investigatori, un "inedito spaccato di illecito condizionamento" della gestione amministrativa della sanita' trapanese, sia attraverso la pressione esercitata su soggetti politici e pubblici funzionari sia, soprattutto, mediante il controllo occulto di societa' e servizi operanti nel settore sanitario. E' stato dimostrato, insomma, "il condizionamento esercitato da Giammarinaro su soggetti politici di livello locale e regionale, pezzi del sistema sanitario provinciale e amministrazioni comunali, intrecciando rapporti di affari, soprattutto volti ad ottenere finanziamenti pubblici, con soggetti contigui od organici a Cosa nostra", come dimostrano numerose intercettazioni, dichiarazioni di vari collaboratori come Giuseppe Lanzalaco, Nino Giuffre' e Mariano Concetto, e di indagati in procedimento connesso come il politico marsalese Vincenzo Valeriano Laudicina. Gli accertamenti compiuti riguardano atti investigativi compiuti a partire dal 2001, in ordine alla condotta dell'ex parlamentare regionale, gia' sottoposto dal 14 marzo 2001 allo stesso giorno del 2005 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Prima di allora, dal 1985 al 1990, era stato a capo dell'Asl 4 di Mazara del Vallo e dal 1991 al 1995 parlamentare regionale, fino a quando aveva fatto perdere le proprie tracce per sottrarsi alle ordinanze di custodia cautelare in carcere del 21 gennaio 1995 per associazione a delinquere contro la pubblica amministrazione e del 23 giugno 1995 per associazione mafiosa. Il 12 ottobre 1996 aveva deciso di costituirsi; condannato il 24 marzo 1998 per peculato e concussione, e' stato assolto il 12 ottobre 2000 per associazione mafiosa. Benche' sottoposto alla misura di prevenzione, nel 2001 aveva avviato il partito del Biancofiore, per poi confluire nell'Udc, ottenendo 9.277 preferenze alle elezioni regional' del 2001. "E' stato accertato - dicono dalla questura - il variegato quadro delle conoscenze e dei rapporti, di natura politico-affaristica, in cui Giammarinaro si e' mosso e di cui ha beneficiato fino a tempi recentissimi, godendo di adeguata legittimazione e di un sostegno istituzionale e politico tali da porre poi agevolmente in essere le condotte finalizzate, al controllo occulto di attivita' economiche nel settore della sanita' beneficiarie di finanziamenti pubblici regionali, nonche' al condizionamento di importanti settori della cosa pubblica e della vita politica di questa provincia".
  E risultato come tale potere si sia realizzato "cooptando fidati soggetti tra imprenditori, medici, operatori sanitari e dirigenti dell'allora Asl di Trapani", cosi' da costituire un "sodalizio" non soltanto allo scopo di ottenere il controllo di una serie di strutture di assistenza convenzionate, collegate tra loro da una rete di insospettabili prestanome, al fine di infiltrarsi nella struttura amministrativa della sanita' locale e nella pubblica amministrazione regionale, allo scopo di ottenere il sistematico controllo di ingenti rimborsi, ma anche di determinare le nomine di manager e dirigenti sanitari nei vari plessi ospedalieri, "cosi' da garantire un tornaconto elettorale e, soprattutto, assicurare il favore amministrativo per autorizzazioni sanitarie, cospicui contributi conseguenti alla stipula delle convenzioni con la Asl e, quindi, in ultima analisi "imporre i desiderata del gruppo politico legato all'ex parlamentare presso la macchina amministrativa e politica della Regione Sicilia". Sono stati individuati vari prestanome formalmente figuranti quali soci e amministratori di societa' operanti nel campo delle attivita' assistenziali e parasanitarie della provincia di Trapani. Ma le medesime indagini hanno dimostrato come, solo grazie all'esistenza di un rapporto occulto di "illecito mutualismo" intrattenuto con i vertici, abbia potuto ottenere "l'acquiescenza da parte di dirigenti della sanita' pubblica di Trapani che stipulavano secondo i desiderata di Giammarinaro e della sua cordata politica, convenzioni per il rimborso di spese sanitarie per l'assistenza a pazienti ricoverati presso le residenze sanitarie assistite e Centri di terapia assistita, pur consapevoli della condizione di sorvegliato speciale e della sua diretta - seppur occulta - gestione delle societa', autorizzando quindi, il conferimento di somme per decine di milioni di euro. L'esponente politico ha inoltre surrettiziamente utilizzato falsi certificati redatti da medici compiacenti, al fine di evitare, in piu' di un'occasione, i vincoli della misura cui era sottoposto, al solo scopo di consentirgli di eludere il vincolo dell'obbligo di soggiorno, "per ottenere permessi di allontanamento dal comune di Salemi, per poter tenere riservate riunioni con esponenti politici locali nonche' con svariati personaggi con lui in affari".
  (AGI) .

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