martedì 9 agosto 2011

SGARBI VS.TUTTI


IL CASO DEI PRESUNTI CONDIZIONAMENTI MAFIOSI SULL'AMMINISTRAZIONE

Sgarbi denuncia questore e carabinieri: «Inchiesta corrotta su mafia a Salemi»

Il critico d'arte e sindaco: «Indagini grottesche, episodi trasparenti trasformati in fatti occulti e ipotesi di reato»

TRAPANI – È durissimo l'atto di accusa che Vittorio Sgarbi sferra contro il questore di Trapani Carmine Esposito e il comandante dei carabinieri della Stazione di Salemi, cittadina della quale il critico d'arte è sindaco. I due investigatori hanno firmato i rapporti di indagine riguardanti i presunti tentativi di condizionamento mafioso che l’ex deputato della Democrazia Cristiana Giuseppe Giammarinaro, dal 2007 Commissario della Dc nei Comuni di Vita, Salemi e Gibellina, avrebbe fatto sull’attività amministrativa del Comune di Salemi. Ma per Sgarbi le loro indagini sarebbero «profondamente corrotte, perché senza alcun riscontro oggettivo» e trasformerebbero «maldicenze e chiacchiericcio in ipotesi di reato, episodi trasparenti in occulti».
Sgarbi rincara la dose e parla di ricostruzioni dei fatti «assurde e vergognose» e annuncia di aver dato mandato ai suoi legali di denunciare alla Procura tanto il comandante della Stazione dei Carabinieri di Salemi, Giovanni Teri che il capo della Questura trapanese, «perché nelle attività di indagine affermano cose false e inventate». E «grottesche», dice il sindaco: «Pensate che mi hanno ripreso con una telecamera per stabilire che andavo all’albergo Kempinski a Mazara del Vallo per fare delle riunioni, per dire che incontravo Savalle, che era, semplicemente, il proprietario della struttura. Non occorreva una intercettazione, un pedinamento, un servizio di appostamento con videoripresa per stabilire ciò che era di dominio pubblico. Un Questore che avalla questo tipo di indagini grottesche non può continuare a fare il Questore. Questi metodi sono incompatibili con la logica, con la verità, con la democrazia, con i diritti costituzionali delle persone. Giammarinaro», aggiunge Sgarbi, «era il leader di una componente politica che ha vinto le elezioni; dialogare con lui è democrazia. Chiamare occulta qualunque presenza di Giammarinaro, che era presente e non si nascondeva, è una mistificazione, è una impostura, vuol dire minacciare la democrazia».
Quella sui presunti condizionamenti mafiosi al comune di Salemi, per Sgarbi, sarebbe un' indagine «semplicemente ridicola»: «Hanno speso migliaia di euro per pedinare, sorvegliare, videoriprendere, per dire che «è emerso» che la mia candidatura è stata sponsorizzata da Giammarinaro. Una ovvietà. Una cosa di dominio pubblico, scritta in centinaia di articoli di giornali e persino nei libri. Giammarinaro era il leader di una componente politica che ha vinto le elezioni. Sapete cosa risulta dalle intercettazioni ? Sapete qual è l'influenza mafiosa di Giamamrinaro ? Intercedere perché dei ragazzi possano fare uno spettacolo. C’è anche questo nelle indagini di polizia e carabinieri. Ma questa è politica, non mafia».

08 agosto 2011..-Corriere del Mezzogiorno.it


Ecco cosa aveva detto:

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