lunedì 26 marzo 2012

CONTRO - OBIEZIONI LIBERALI !!!!!


Le mie contro-obiezioni (liberali) a Fiammetta Borsellino

26 Marzo 2012



Pubblichiamo qui di seguito la lettera di risposta che Dino Cofrancesco ha indirizzato alla sig.ra Fiammetta Borsellino, figlia del giudice, Paolo Borsellino, come ultimo atto del dibattito avviato sul Legno Storto in merito all'articolo pubblicato sull'Occidentale dal titolo "(Manfredi) Borsellino vs Sgarbi. Un episodio gravissimo da non sottovalutare". 




La Sicilia è una delle più belle e più ricche d’arte e di storia regioni d’Italia ma quando si ha a che fare con i siciliani, si ha talora l’impressione di essere precipitati in una dimensione surreale, dove le parole cambiano significato a ritmi vertiginosi e dove le interpretazioni occultano continuamente i fatti. 
A Salemi, tempo fa, la Signora Borsellino diede a Vittorio Sgarbi un attestato di stima che in mezzo secolo di professione (come docente universitario e come saggista) non ho mai ricevuto da alcuno: " Come siciliana sono felicissima della scelta di Sgar­bi che dal Nord ha scelto di fare il sindaco in una cittadina siciliana. Credo che non l'abbia fatto per curare la sua immagine perché non ne ha bisogno; vedo nel lavo­ro di Sgarbi un'azione missionaria. So­no convinta che, grazie anche lui, comin­cerà una nuova stagione. È stata scelta una persona che viene da lontano, per far sì che, non con le chiacchiere ma l'azione, e soprattutto il linguaggio eter­no dell'arte, si possano trasmettere valo­ri positivi. Auguriamoci ci siano tanti Vit­torio Sgarbi che possano portare qualco­sa di nuovo in altre realtà della Sicilia".
In seguito, parlando a Radio Cammarata, la stessa Signora dichiara che le sue erano parole di circostanza giacché ‘un sentimento importante e nobile come l’amicizia’ non può albergare ‘tra due persone che hanno avuto, e tuttora continuano ad avere vissuti e storie persona lei profondamente diverse’. Se ho capito bene, ‘svolgere un’azione missionaria’, inaugurare in Sicilia una ‘nuova stagione’ non bastano all’esigentissima nobildonna per far nascere ‘un sentimento importante e nobile come l’amicizia’ giacché la stima profonda, che si può avere per qualcuno (attestata dall’encomium), non può far dimenticare i ‘vissuti diversi’.
Se Cristo tornasse sulla terra, quindi, che non si faccia nessuna illusione di poter diventare amico di Agnese Piraino Leto vedova Borsellino: ci vuol altro che ‘azione missionaria’ e ‘nuova stagione’! Ma rassicuro subito i lettori: neppure io sono nato ieri! So bene l’obiezione :’quelle parole di elogio erano, per l’appunto, ‘di circostanza’, dette solo per far piacere a quanti ascoltavano la Signora sul palco con Sgarbi’. Se così fosse, però, significherebbe che, nel nostro paese, lo smarrimento degli animi è così profondo che le parole non sono più pietre, per citare il libro di Carlo Levi, ma piume di galline al vento, buttate qua e là, a caso, e senza pensare seriamente a quel che si dice. Piena irresponsabilità semantica a condimento di una retorica pomposa e penosa!
Non meno istruttivo, tuttavia, è il comunicato Ansa in cui Radio Cammarata, smentendo Vittorio Sgarbi, fa sapere ‘di non aver ricevuto alcun ordine e di avere consegnato le registrazioni per spirito di ‘collaborazione volontaristica’ (sic!) nei confronti del Commissariato di Polizia. Riconosco sinceramente di non aver pensato al ben noto ‘spirito civico’ dei nostri connazionali al di là dello Stretto e alla loro pronta e generosa disponibilità a collaborare con i magistrati e le forze dell’ordine, dimostrata in migliaia di occasioni. Nessuna irruzione, quindi, nella sede di Radio Cammarata ma solo una visita di cortesia nel corso della quale s’è parlato della registrazione e del desiderio di conoscerne il contenuto! Quale ordine? Quale intimazione? Tutto s’è svolto in spirito d’amicizia come avviene sempre tra uomini d’onore.
Rimane solo un piccolo dubbio: ma tutto questo è avvenuto soltanto perché qualcuno ha fatto passare per ‘amicizia’ una ‘conoscenza occasionale’? Ci sono più cose tra cielo e terra (sicula) di quanto non riesca a capire la nostra intelligenza limitata…


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