LA TELECRONACA DI MILAN - JUVE DI UN ROMANISTA ED UN
INTERISTA
SKY Calcio Show
Il software che hanno installato a Caressa e Bergomi non contempla il rigore inesistente contro la Juve: "ci dicono dalla regia che qualcuno ha visto braccio-ascella o ascella-braccio, ve lo faremo vedere più tardi con tutti i nostri potenti mezzi, anzi lo vedrete più tardi dalla D'Amico". Anche un cieco vede che il pallone copre parzialmente lo spazio colorato di nero della maglia, entro cui sta il numero colorato di bianco, del fianco-schiena di Isla.
Cosa c'entra la povera ascella, parte anatomica al confine col braccio, e come fa un pallone a colpirla per la prima volta nella storia del calcio? Ci vorrebbe una biglia per raggiungerla. L'ilare Ilaria non ha nemmeno bisogno di software, lo studio di sky somiglia a un veglione di fine anno: la conduttrice è in evidente goduria e i commentatori, da gentili cavalieri, non osano dire quel che han visto tutti, cazzeggiando variamente: "chi salta con braccio largo è
Allegri lo ammetteva in modo molto scocciato; probabilmente avrà temuto che in TV non gli avrebbero poi più fatto rivedere il gol di Muntari. Si vede che ancora non li conosce. L'ascella di Isla non la rivedremo più, così come non abbiamo più rivisto il gol di Matri annullato in quella famosa partita e tanti altri episodi simili, mentre il gol di Muntari continuerà, insieme a quello di Turone e alla pettata di Iuliano su Ronaldo, a fare da copertina ai loro pregiati servizi per molti anni ancora. The show must go on.
INTERISTA
SKY Calcio Show
Il software che hanno installato a Caressa e Bergomi non contempla il rigore inesistente contro la Juve: "ci dicono dalla regia che qualcuno ha visto braccio-ascella o ascella-braccio, ve lo faremo vedere più tardi con tutti i nostri potenti mezzi, anzi lo vedrete più tardi dalla D'Amico". Anche un cieco vede che il pallone copre parzialmente lo spazio colorato di nero della maglia, entro cui sta il numero colorato di bianco, del fianco-schiena di Isla.
Cosa c'entra la povera ascella, parte anatomica al confine col braccio, e come fa un pallone a colpirla per la prima volta nella storia del calcio? Ci vorrebbe una biglia per raggiungerla. L'ilare Ilaria non ha nemmeno bisogno di software, lo studio di sky somiglia a un veglione di fine anno: la conduttrice è in evidente goduria e i commentatori, da gentili cavalieri, non osano dire quel che han visto tutti, cazzeggiando variamente: "chi salta con braccio largo è
in cerca di guai", "tutti hanno pensato al colpo col braccio, anche quelli della Juve che non hanno protestato" e poco importa che si vedono Barzagli e Bonucci spiegare all'arbitro come stavano le cose. E' più forte di loro, non c'è nulla da fare se il commento è coatto per natura.
Uno spettacolino commovente, finchè arriva Allegri, che non la tira per le lunghe: "Il rigore non c'era; m'era sembrato, ma non c'era".
Idem Nocerino, che sul campo guidava la sollevazione rossonera per la concessione del penalty, in imbarazzata versione boskoviana: "L'importante è che l'arbitro l'ha fischiato".
E giù sorrisi compiaciuti in studio, apprezzando chissà quale - a loro opinione - sottile ironia.Uno spettacolino commovente, finchè arriva Allegri, che non la tira per le lunghe: "Il rigore non c'era; m'era sembrato, ma non c'era".
Idem Nocerino, che sul campo guidava la sollevazione rossonera per la concessione del penalty, in imbarazzata versione boskoviana: "L'importante è che l'arbitro l'ha fischiato".
Allegri lo ammetteva in modo molto scocciato; probabilmente avrà temuto che in TV non gli avrebbero poi più fatto rivedere il gol di Muntari. Si vede che ancora non li conosce. L'ascella di Isla non la rivedremo più, così come non abbiamo più rivisto il gol di Matri annullato in quella famosa partita e tanti altri episodi simili, mentre il gol di Muntari continuerà, insieme a quello di Turone e alla pettata di Iuliano su Ronaldo, a fare da copertina ai loro pregiati servizi per molti anni ancora. The show must go on.
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