Elezioni 2013, per i sondaggi Monti resta il più gradito.
Per i sondaggi, quando si parla di leadership, non c’è Bersani che tenga. Tutti gli indicatori dicono Mario Monti. Anche senza una percentuale stellare, secondo le rilevazioni Emg-La7 per il Tg di Enrico Mentana, il premier dimissionario (per il quale risale di sei punti rispetto la scorsa settimana la fiducia, ora al 51%) si conferma il più gradito agli italiani anche per il futuro. Monti è di nuovo al primo posto con il 19% dei consensi, superando Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi a pari merito al 17%. Silvio Berlusconi e Beppe Grillo sarebbero preferiti dall’8% degli italiani; Angelino Alfano, Nichi Vendola, Roberto Maroni e Luca Cordero di Montezemolo sarebbero scelti ciascuno dal 4%; Pier Ferdinando Casini dal 3% seguito da Gianfranco Fini al 2%. Infine Antonio Di Pietro, Oscar Giannino ed Emma Marcegaglia avrebbero ognuno l’1% dei voti. Il 3% non indica nessuno di questi nomi e il 4% non esprime alcuna preferenza.
Per quanto riguarda i singoli partiti, il sondaggio non registra grosse variazioni rispetto alle ultime settimane. Il centrosinistra totalizzerebbe il 39,9% dei consensi. Nello specifico, il Pd avrebbe il 32,9% (+0,7% rispetto la scorsa settimana), Sel sarebbe al 5,1% (-0,6%), Psi avrebbe l’1,4% (stabile) e Api lo 0,5% (+0,1%). Il Pd resta quindi al primo posto seguito dal Movimento 5 Stelle che perde però lo 0,5% e si attesta al 16,6%. Quanto al centrodestra, costituito da Pdl, Lega e La Destra, le rilevazioni mostrano una percentuale di consenso del 24,3% con un Pdl al 16% (-0,3%), la Lega al 5,8% (-0,6%) e La Destra al 2,5% (+0,4%). L’area del centro sarebbe invece del 12,2% con l’Udc che recupera lo 0,5% e avrebbe il 4,4%, la Lista Montezemolo-Verso la Terza Repubblica otterrebbe il 3% (+0,4%), Fli al 2,5% (+0,1%), Fermare il declino allo 0,7%, Mpa allo 0,6%, al pari del Partito liberale e Grande Sud allo 0,4%. Infine, l’Idv sarebbe all’1,4% (-0,2%), la Federazione della sinistra all’1,9% (-0,3%), Ecologisti Verdi e Reti civiche avrebbero l’1,4% (-0,1%) e la Lista Bonino-Pannella arriverebbe allo 0,7%. L’astensione è, però, al 28,3%, gli indecisi all’11,1% e le schede bianche al 2,5%.
Se gli italiani dovessero scegliere direttamente il premier tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani, dalle rilevazione emerge che l’attuale premier vincerebbe con il 37% dei voti rispetto al 32,4% per il candidato di centrosinistra. Non voterebbe nessuno dei due il 19,7% degli italiani, mentre il 10,9% non indica.
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