Calciopoli, Moggi fa causa a Telecom, Pirelli e Inter
Il caso del dossieraggio illegale condotto nel 2003 viene impugnato anche dall'ex dirigente sportivo. Si tratta della famosa "Operazione ladroni", commissionata dal club nerazzurro all'allora capo della sicurezza Telecom Luciano Tavaroli
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NAPOLI - Anche Luciano Moggi farà causa contro la Telecom, la Pirelli, la Polis d'Istinto e l'Inter per il dossieraggio illegale condotto nel 2003. La famosa "Operazione ladroni", commissionata dall'Inter all'allora capo della sicurezza Telecom Luciano Tavaroli, e successivamente imputato nel processo Telecom, nell'ambito del quale aveva rivelato come i dirigenti nerazzurri gli avevano chiesto di condurre delle indagini sul mondo del calcio. Nel mirino dell'investigatore privato Cipriani, titolare della Polis d'Istinto e uomo di fiducia di Tavaroli, erano finiti l'arbitro Massimo De Santis, il deisgnatore Paolo Bergamo, il dirigente del Messina Fabiani e i dirigenti della Juventus. Le indagini avevano incluso pedinamenti, controlli dei tabulati telefonici, visure bancarie e in certe casi si erano anche allargate ai parenti più stretti di queste persone. Un'opera di dossieraggio emersa dettagliatamente durante le deposizioni in aula dello stesso Tavaroli e della segretaria di Adamo Bove, Caterina Plateo. E' notizia di ieri che Paolo Bergamo, insieme a Mariano Fabiani, Salavatore Racalbuto e Nestore Reuca hanno vinto il primo round della causa civile contro Inter, Pirelli e Telecom. E' notizia di oggi che anche l'ex dg juventino Luciano Moggi ha dato mandato all'avvocato Silvia Morescanti (che ha condotto la causa per conto di Bergamo e gli altri) per richiedere i danni dello spionaggio.Avvocato Morescanti, cosa è accaduto ieri?"Il giudice Minniti del tribunale civile di Firenze ha emesso una sentenza non definitiva, ovvero si è pronunciato sulle eccezioni prodotte dalle parti convenute e le ha respinte. Ha insomma riconosciuto la responsabilità dell'Inter, della Pirelli, della Telecom e della Polis d'Istinto. E ha dimostrato di aver letto attentamente le carte e di essersi documentato anche sulle vicende analoghe come quella di Christian Vieri, che non a caso ha citato nell'ordinanza".
Quali erano le eccezioni prodotte dalle parti convenute?
"L'Inter puntava molto sulla prescrizione, che non è stata riconosciuta, perché nei tribunali civili la prescrizione scatta da quando si ha notizia ufficiale del reato, non da quando il reato è stato commesso. Pirelli e Telecom in pratica si "palleggiavano" Tavaroli sostenendo che non lavorava per loro all'epoca dei fatti. E poi si erano opposti alla celebrazione del processo a Firenze, ma anche sulla competenza territoriale il giudice ha dato ragione a noi: la Polis d'Istinto aveva e ha, ora che è in stato di liquidazione, sede a Firenze ed è l'agenzia che materialmente ha condotto le indagini, quindi..."
A questo punto cosa succederà?
"Il giudice ha proposto una conciliazione fra le parti. Ovvero ha stabilito una cifra da versare come risarcimento danni ai miei assistiti. Se accettassero, il 4 dicembre il giudice sancirà l'accordo in modo definitivo, altrimenti spetterà al giudice stabilire il danno, basandosi sulla documentazione prodotta dalle parti o eventualmente anche dopo un'ulteriore fase istruttoria con l'ascolto di testimoni".
Qual è la cifra proposta per conciliare? Soddisfa i suoi clienti?
"No comment".
E Moggi si inserirà in questo processo?
"No, Luciano Moggi mi ha dato mandato per aprire un'altra causa che riguarderà gli stessi fatti, ma si costituirà come un procedimento diverso. In pratica si tratterà di un processo molto simile, ma che correrà parallelo a quello di Bergamo e degli altri".
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