Grillo: «Mps, commissione d'inchiesta sul Pd»
Piazza Castello, nel centro di Torino. Uno spazio enorme,addirittura 70mila persone, secondo alcune stime, avrebbero assistito al comizio del comico genovese. C'è da chiedersi: è solo curiosità? O abbiamo sottovalutato, tutti, la rabbia degli elettori verso il sistema tradizionale dei partiti?
Il Piemonte e Torino sono una regione ed una città tradizionalmente di sinistra ma governate attualmente da Cota della Lega Nord (centrodestra) la prima e da Fassino del PD (centrosinistra) la seconda: una partecipazione così numerosa ad un comizio del leader del M5S non può essere solo frutto di curiosità, ma la ricerca di un'alternativa all'attuale assetto politico che coinvolge elettori di destra e di sinistra.
Difficilmente, a mio parere, risolveremo la nostra delusione verso i partiti istituzionali, votando per il movimento di Grillo che, almeno nelle premesse e promesse, somiglia tanto a quei movimenti populisti che ebbero un certo successo nella metà degli anni 60 ma che poi svanirono nel nulla.
Certo i partiti tradizionali nulla hanno fatto per proporre agli elettori volti nuovi e credibili, pur avendoli tra le loro file : ha voglia il PD a parlare di primarie e rappresentanza delle donne, nella sostanza prevalgono i soliti plenipotenziari del partito e l'unica novità che si era appalesata, gradita all'elettorato, Renzi, di fatto è stato messo in cantina.
Stesso discorso per il PDL, a costo di perdere le elezioni doveva proporre il meglio dei suoi aderenti, Alfano,Prestigiacomo, Gelmini, Carfagna e far fare un passo indietro a Berlusconi che doveva rimanere in ogni caso il padre leader del Popolo della Libertà.Sarebbe stato un investimento per il futuro.
Non parliamo, poi, del centro, dove si aggirano personaggi squallidi ed arrivisti come Fini e Casini e dove un professore,Monti, che in 14 mesi ci ha fatto diventare colonia della Germania e ridotto nelle stesse condizioni economiche della Grecia, pensa di poter fare il premier.
Tutto questo esaspera la protesta e la delusioni degli elettori e li dirige verso un voto "non ragionato" ma "istintivo" al quale al momento, magari, per un senso di pudore, non vogliono dare pubblicità; il discorso vale per chi è orientato a votare centrodestra (non di moda in questo momento) ed a maggior ragione per chi è orientato a votare, magari ancora indeciso, per il M5S e cerca conferme magari in comizi come quello di Torino.
Una cosa è certa che se le cose stanno così il risultato elettorale sarà clamoroso ed imprevedibile alla faccia di tutti i sondaggi snocciolati sino ad oggi.
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