giovedì 29 dicembre 2011

LAVORO


IL MERCATO DEL LAVORO
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FLESSIBILITÀ PER LE IMPRESE, LIBERTÀ CONTRATTUALE E ABBATTIMENTO DEI PRIVILEGI DEI SINDACATI

La flessibilità è un punto di partenza irrinunciabile per permettere la naturale predisposizione dell’individuo a rinnovarsi, a mettersi in gioco affinando le proprie capacità e competenze nella direzione di un rinnovamento del mercato del lavoro e dell’impresa. Partendo da questo punto di vista è necessario ridefinire i rapporti tra lavoratore ed impresa, rapporti che non devono essere conflittuali ma devono invece mirare ad una comunione d’intenti, in special modo nel momento della contrattazione, al fine di facilitare ai giovani l'ingresso nel mercato. Questo dialogo è stato reso del tutto impossibile dalla degenerazione che in Italia ha assunto il mondo sindacale che troppe volte, nell’ambito delle relazioni industriali, ha fatto ostruzionismo non per tutelare i lavoratori ma per farne strumento di lotta politica e per garantirsi così uno spazio di privilegio e di rendita. Ecco perché riteniamo necessario garantire una maggiore flessibilità del mondo del lavoro non solo dal lato del lavoratore ma anche dal lato dell’impresa, consentendo cioè a quest’ultima di farsi a sua volta flessibile in ordine alla produzione e di recepire così quella richiesta di cambiamento e velocità che le proviene dal mercato.

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