giovedì 29 dicembre 2011

UNIVERSITA'


ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO, ATENEI IN CONCORRENZA TRA LORO E LIBERO MERCATO DEI PROFESSORI E RICERCATORI

L’università italiana è priva di competitività e concorrenza ed è ingessata in sistemi politici che la rendono poco più di un “titolificio”. La sua totale mancanza di competitività è dovuta all'impossibilità di strutturarsi in base alla domanda dei consumatori, le cui scelte – ad oggi – non possono né determinare i prezzi né premiare gli atenei e i docenti migliori. In un sistema di reale concorrenza tra università sarebbero penalizzate le strutture e i professori che non producono e che non sono efficienti e vicini allo studente. Secondo il Tea Party è necessario abolire il valore legale del titolo di studio e privatizzare gli atenei ponendoli così in concorrenza tra loro. Essenziale è anche la libertà delle assunzioni, un libero mercato di professori e ricercatori e la diversificazione dell’offerta dei programmi proposti agli studenti.

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