giovedì 11 febbraio 2010

Mafia/ Sgarbi a Ciancimino: su mio incontro con padre ho testimoni

Nel 1991 o nel 1992, a Cortina d'Ampezzo
da APCOM

Vittorio Sgarbi replica a Massimo Ciancimino, che oggi ha smentito che sia mai avvenuto un incontro tra il critico d'arte e il padre, Vito Ciancimino, all'Hotel Savoy a Cortina d'Ampezzo nei primi anni Novanta perchè, secondo Ciancimino jr., dal dicembre del 1992 fino al 2002, quando è morto, il padre è sempre stato o in carcere o agli arresti domiciliari. "Contrariamente a Massimo Ciancimino non sono abituato e non ho interesse a mentire - replica Vittorio Sgarbi - D'altra parte non è difficile verificare la presenza di suo padre all'Hotel Savoy attraverso il registro delle presenze. Si potrà quindi senza difficoltà verificare in quali giorni Vito Ciancimino ed io eravamo all'Hotel Savoy, così come il riscontro presso la questura, anche a distanza di tanti anni, consentirà". Sgarbi sostiene di avere anche una testimone diretta dell'incontro: l'attrice Annie Papa "che mi ha confermato - prosegue - di avere assistito alla richiesta di incontro di Vito Ciancimino, a margine della presentazione di un mio libro, per parlarmi delle sue vicende. Io delle cose che dico ho testimoni diretti, contrariamente al ventriloquo Ciancimino. Posso convenire, e mi pare logico, che l'incontro sia avvenuto prima del 1993, e anche per questo il riscontro del registro delle presenze alla Questura può consentire un riscontro preciso". L'incontro, spiega il sindaco di Salemi, può essere stato in una delle due stagioni di presentazione dei libri, nel dicembre del 1991 o gennaio del 1992, o diversamente nella tarda estate del 1992, tra agosto e settembre, "quando Vito Ciancimino era a piede libero". "E se, dal dicembre del 1992 fino al 2002, come ricorda Massimo Ciancimino, il padre fu in carcere, mi pare difficile - aggiunge - che possa avere avuto parte consapevole e rilevante in quegli accordi tra stato e mafia da cui, secondo le rivelazioni del figlio, sarebbe nata Forza Italia. Difficile pensare che lo Stato, rappresentato da non so chi, trattasse con un uomo della mafia sconfitto e condannato. D'altra parte, come tutti sanno, Forza Italia nacque nel 1993, ma un qualche interesse per Berlusconi, di cui non mi fece parola, Vito Ciancimino poteva averlo, secondo la fantasiosa ricostruzione dell'origine di Forza Italia divulgata da Travaglio e dai suoi, proprio nel 1992

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