mercoledì 3 febbraio 2010

Vittorio Sgarbi: una vettura comunale rischia di farlo dimettere


mercoledì, 3 febbraio 2010
Un'indagine della Guardia di Finanza fa infuriare il critico di Ro Ferrarese

Tra disquisizioni artistiche, provocazioni, battibecchi televisivi, oltre alla recente richiesta di risarcimento milionaria al famoso network video YouTube (“Le mie immagini valgono 10 milioni al minuto” ha fatto sapere tramite i suoi legali, chiedendone la rimozione dal Web), il critico d’arte di Ro Ferrarese continua a far parlare di sé.
Nodo del contendere questa volta un… pieno di benzina.
Di mezzo c’è un’indagine della Guardia di Finanza e la constatazione da parte di Sgarbi che un sindaco lo è sulla carta – lui lo è del comune di Salemi, nel trapanese – ma non nella pratica, avendo secondo il critico un raggio d’azione limitato.
Nei giorni scorsi tre agenti della Guardia di Finanza si sono recati al Comune per acquisire informazioni su una vettura in dotazione all’amministrazione comunale, su chi l’ha guidata, sulle persone che vi sono salite sopra e per quali ragioni.
Sempre nell’ambito della stressa indagine il Vice Sindaco Antonella Favuzza, che ha pagato di tasca propria il carburante, domattina sarà sentita dalla Guardia di Finanza.
“Se per il lavoro di rinascita che ho fatto e faccio a Salemi con l’obiettivo di risollevarla dall’oblio e dall’incuria in cui l’hanno tenuta i miei predecessori, debbo anche subire le indagini della Guardia di Finanza, mi dimetto in questo istante da sindaco”. E’ la constatazione di Vittorio Sgarbi commentando l’indagine della Guardia di Finanza.
“Subire una indagine perché, con la benzina pagata per giunta di tasca propria dal Vice Sindaco, abbiamo prelevato e poi riaccompagnato all’aeroporto i giornalisti di quotidiani nazionali arrivati a Salemi per un convegno, e tra questi il responsabile delle pagine culturali del quotidiano “La Repubblica”, mi sembra semplicemente una vergogna che non posso tollerare. Invece di essere ringraziato, mi indagano.
Mentre le mie denunce sulla mafia rimangono sostanzialmente inascoltate e non si fa nulla per capire come la mafia controlli gli impianti eolici, si impegnano le forze dell’ordine per stilare l’elenco di chi è salito sulla macchina, a che ora, per quanti minuti: si vergognino”.
Sgarbi aggiunge: “Io non ho nessuna intenzione di mettermi a combattere anche quella che dovrebbe essere l’antimafia. So di avere come nemici la mafia, gli untori che compilano esposti anonimi e quella politica che teme ogni cambiamento, ma non posso accettare che debba difendermi anche dalla Guardia di Finanza per tutto quello che ho fatto a Salemi, che è sotto gli occhi di tutti, apprezzato in Italia come all’estero”.
Laconica la conclusione di Sgarbi: “Se lavori, se agisci ti mettono sotto inchiesta. E’ quello che è successo a me a Salemi dove la Guardia di Finanza indaga sull’auto del comune che ha trasportato dei giornalisti. Siccome il rimedio per non subire indagini è non fare niente, meglio lasciare, meglio dimettersi”.


Sgarbi si dimette da Sindaco di Salemi. La colpa? Dell’antimafia...



Vabè, se vogliamo far finta di crederci, possiamo anche farlo. Tutta colpa dell'antimafia. Sono certamente le continue - ed a suo dire immotivate - indagini della polizia sulle attività del Comune, ad aver indotto Vittorio Sgarbi a rassegnare le dimissioni da Sindaco di Salemi, trasformata per due anni in un'enclave di politica-spettacolo.

Questa è la versione ufficiale: la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato il sequestro di dieci computer dai suoi uffici, nell'ambito di un'indagine nata dalle dichiarazioni dell'ex assessore alla Creatività Oliviero Toscani, che parlava della presenza della mafia a Salemi.
Non c'entrano nulla, dunque, gli importanti incarichi avuti nei giorni scorsi come curatore del Padiglione Italia alla Biennale 2011 e al Maxxi, con un rientro in grande stile nel “giro” che magari ha reso superfluo il “giocattolino” siciliano. E sicuramente non c'entrano nulla le dichiarazioni rilasciate alla stampa, nelle quali Sgarbi assicura di essere sceso in campo con la lista Rete Liberal in sostegno alla candidatura di Renata Polverini alla Regione Lazio con il chiaro intento di fare l'assessore alla cultura, in caso di vittoria.

Tutte semplici coincidenze...



Sicilia/ Salemi, Sgarbi forse non si dimette ma fa un rimpasto
"Anche Toscani tornerà con noi e io farò il parafulmini"

Vittorio Sgarbi potrebbe ritornare sulla scelta di dimettersi da sindaco. In un lungo articolo scritto per le pagine del quotidiano "Il Giornale" e pubblicato oggi, il sindaco di Salemi ricostruisce i fatti e le circostanze che gli hanno fatto maturare l'idea di lasciare la guida della cittadina siciliana. Ma lascia anche intendere che ci sono le condizioni per provare a ripartire con nuovo slancio, a cominciare da un azzeramento dell'attuale giunta. "Apprendo - scrive Sgarbi - che l'indagine della Finanza si è conclusa con un nulla di fatto. Tutto archiviato. Tutto regolare nessuna responsabilità del vicesindaco che ha fatto più del suo dovere. Quanto agli interrogatori della Dda, vengo a sapere che tutta l'operazione non è per discutere l'operato ammirato dell'amministrazione, come aveva detto anche Toscani, ma a mia tutela e per consentirmi di lavorare indisturbato. Ne prendo atto". Sgarbi quindi parla della possibilità di ricominciare con una giunta nuova "che tenga viva l'Utopia e non si lasci intimidire, più forte e piena di speranza. E anche Toscani, che non è Buscetta, tornerà con noi. E il sindaco continuerà, come ogni buon sindaco, a fare il parafulmini. Sapendo che lo Stato e la magistratura ci tutelano e combattono con noi".
da APCOM

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