domenica 13 gennaio 2013

Con Sarkosy o con Holland la Francia rimane guerrafondaia!!!



Speriamo di essercene resi conto che un paese Europeo da solo, la Francia, da alcune ore è entrato in guerra contro lo stato africano del Mali. Tutto inizia dal fallimento della liberazione di un ostaggio, agente dei servizi, che degli estremisti islamici, appena vistisi minacciati, hanno fatto fuori e naturalmente dagli interessi economici che la cugina transalpina ha nel nordafrica.L'operazione viene camuffasa cone sostegno alle popolazioni locali contro il terrorismo e sembra avere il beneplacito di UE e ONU.
Una cosa sola vogliamo sottolineare, la  Francia, governi Sarkosy o governi Hollande è sostanzialmente una nazione guerrafondaia che al negoziato preferisce l'intervento armato.Prima la Libia ora il Mali ma la malattia di colonialismo pervade i " serissimi" leader d'oltralpe.
Se una decisione del genere fosse stata presa da un leader italiano, ad esempio Berlusconi, sarebbe successo il caos sui media nazionale ed internazionali, per Holland, invece niente, notizia relegata tra la cronaca.
Questa e l'obbiettivita' dei media italiani, ricordatevole bene !!!!!




FRANCIA, BLITZ MILITARI IN SOMALIA E A MALI. HOLLANDE: "OSTAGGIO UCCISO"


Sabato 12 Gennaio 2013 - 19:16
MOGADISCIO - È fallito il tentativo delle truppe francesi di liberare un ostaggio in Somalia, il quale è stato «ucciso dai suoi rapitori»: nel corso dell'operazione, condotta nella notte tra venerdì e sabato, sono stati uccisi anche due soldati francesi e 17 «terroristi». Il francese DennisAllex, che era ostaggio degli islamisti in Somalia dal luglio 2009, è stato «ucciso dai suoi rapitori» durante un'operazione condotta dalla Dgse (i servizi segreti) per cercare di liberarlo, ha annunciato il ministro, Jean-Yves Le Drian. Due soldati francesi «hanno perso la vita», ha aggiunto, e «17 terroristi sono stati uccisi» nei combattimenti.

LA CONFERMA DI HOLLANDE Il presidente francese Francois Hollande ha confermato che l'agente francese ostaggio in Somalia è «senza dubbio stato assassinato». La notizia della sua morte era stata data stamane dal ministro della Difesa. Ma i ribelli somali aveva parlato di ostaggio ferito, vivo e «in sicurezza lontano dal luogo della battaglia».

I DUBBI «Tutto lascia pensare che Denis Allex sia stato ucciso dai suoi carcerieri»: lo ha detto il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, ribadendo la convinzione di Parigi sulla morte dell'ostaggio in Somalia durante il raid.

RIBELLI: «LA FRANCIA PAGHERÀ» La Francia pagherà «conseguenze amare» per l'operazione militare con cui ha cercato - invano - di liberare la notte scorsa un ostaggio francese prigioniero da oltre tre anni nel sud della Somalia. È la minaccia degli islamisti somali Shebab alla luce della fallita operazione dei servizi segreti transalpini. «In fin dei conti saranno i cittadini francesi, inevitabilmente, a provare le amare conseguenze dell'atteggiamento incongruo del loro governo riguardo agli ostaggi», avvertono gli islamisti in un comunicato.

HOLLANDE CONVOCA IL CONSIGLIO DI DIFESA Il presidente Francese Francois Hollande ha convocato per le 15 una riunione del Consiglio di Difesa per discutere della situazione in Mali, dove le forze francesi sono impegnate a sostegno delle truppe governative per respingere l'avanzata dei ribelli islamisti. Lo ha riferito il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian, secondo quanto riportano i media francesi. Hollande ha annullato un viaggio a Marsiglia in programma nel pomeriggio dove avrebbe dovuto prendere parte alla presentazione della manifestazione, Marsiglia, Capitale europea dell'anno. 



Hollande gioca alla guerra in Mali "Via da Bamako gli estremisti islamici"

Un'offensiva partita in silenzio. Parigi da due giorni bombarda il nord del Mali. Ora Barroso va all'Eliseo e vuole spiegazioni

La Francia ha dichiarato guerra al Mali. FrancoiseHollande gioca a fare la guerra. Parigi è entrata in azione venerdì 11 gennaio con raid aerei a supporto delle forze governative contro i fondamentalisti islamici affiliati ad al Qaeda che occuoppano il Paese. Un pilota francese è rimasto ucciso non appena è partita l'offensiva. Il ministro Jean-Yves Le Drian ha annunciato che gli elicotteri francesi hanno effettuato diversi raid in Mali e che alcune unità francesi sono state già dispiegate nella capitale, Bamako. "È stato dato l'ordine di dispiegare le prime unità francesi a Bamako per contribuire alla protezione di Bamako e per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. È in corso il loro rafforzamento, e il dispositivo dovrebbe rapidamente coinvolgere diverse compagnie. Sono quindi diverse centinaia i soldati francesi che sono impegnati", ha spiegato il ministro. Inatnto cominciano ad arrivare i primi alleati. La Costa d'Avorio ha annunciato che invierà forze di terra per "riprendere la parte settentrionale del Mali occupata dai Jihadisti". E dopo che è cominciata la crisi africana si muove pure l'Europa. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso incontrerà all'Eliseo Hollande per discutere della posizione di Parigi sulla guerra in Mali.


DICHIARATO LO STATO D'EMERGENZA

Mali, Hollande: «L ' intervento
armato della Francia è cominciato»

Le forze d'Oltralpe con Senegal e Nigeria a fianco del governo maliano contro i ribelli islamisti che avanzano verso il centro



Le forze armate francesi hanno avviato venerdì un intervento a supporto delle forze governative del Mali, contro i ribelli islamisti. Lo ha affermato il presidente Francois Hollande, precisando che l'operazione durerà fino a quando sarà necessario, mentre il governo del Paese ha dichiarato lo stato d'emergenza.
Le truppe francesi combattono insieme alle nigeriane, e senegalesi per contrastare gli islamisti che, dal nord, cercano di conquistare alcune città del centro, ha detto, in una conferenza a stampa a Bamako, il colonello Oumar Dao, capo delle operazioni militari dello stato maggiore dell'esercito maliano, citato dall'agenzia Dpa. I militari stranieri, ha aggiunto, hanno portato con sè «il materiale necessario a far fronte alla situazione», vale a dire gli scontri nei pressi della città di Konna, che gli islamici da giorni cercano di conquistare. Da parte sua, Holland ha precisato che l'intervento francese è «strettamente nel quadro delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu» sul Mali

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