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Lo scontro a Servizio Pubblico
Silvio vince nella corrida: processa Travaglio, rivelandone la scarsa credibilità, e affonda il fazioso Santoro!
La scenografia è quella classica dei processi: in piedi dietro ad una scrivania si insedia il presidente del tribunale del popolo, il fazioso Michele Santoro, alle vestali di Michele, Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna, tocca il ruolo di giudici a latere ed a Travaglio, naturalmente quella del PM.
In un angolo a parte, su una scomoda poltrona, siede l'imputato il Cav. Silvio Berlusconi, imprenditore di successo, leader della scena politica italiana negli ultimi vent'anni.
La serata rivela presto la sua vera natura: una «cottura a fuoco lento dell'imputato». Berlusconi è messo a confronto con le sue affermazioni puntuali, con le sue idee, con l'operato dei suoi governi, cercando di smentirne la retorica pezzo dopo pezzo. La conversazione diventa esperimento maieutico, quasi il contrario delle domande e risposte mai verificate e smentite nelle altre interviste.
E quì l'imputato mostra la sua grande capacità di politico e di persona per bene, ribatte puntualmente e spiega i motivi delle decisioni dei suoi governi e delle mancate responsabilità sulla attuale situazione economica del Paese in maniera decisa e convincente; il tentativo del presidente e dei giudici a latere è quello di farlo cadere in contraddizione ma l'imputato con grande lucidità, che può solo aversi se si è in buonafede,chiarisce, risponde,stronca sul nascere le insinuazioni.
Poi arriva il PM Travaglio: imputato alzatevi! La trasmissione che fin qui aveva conosciuto anche momenti di amenità (Silvio assesta la battuta sulle scuole serali di Santoro, Michele abbozza e rilancia), assume il tono della reprimenda. Travaglio si mette in cattedra, sogghigna nei lunghi monologhi del suo perenne bersaglio polemico, poi parte con la lezione «con ditino alzato».
Ed ha il cattivo gusto di attaccare Berlusconi sul piano personale, donne, frequentazioni, amici mafiosi,con grande gaudio del presidente Santoro che lascia parlare a ruota libera l'accusa impedendo però all'imputato di replicare, almeno nell'immediato, cercando di confonderlo e fuorviarlo.
Berlusconi ripete i concetti chiave del Silvio Election Tour 2013 e discute in termini civili e convincenti con una imprenditrice del nord-est parlando di politica economica ed industriale, condividendone l'analisi e da politico di statura internazionale prospettando gli scenari di una eventuale uscita dell'Italia dalla moneta unica, proponendo in alternativa una diversa competenza della BCE. L'argomento confonde persino il PM Travaglio ed allora il presidente Santoro preannuncia colpi di scena, ma l'unico coup de théâtre è la lettura di una nota che Berlusconi declama seduto al banco della presidenza che mette in rilievo l'inaffidabilità di Travaglio pluricondannato per diffamazione. L'atmosfera si surriscalda, Santoro interrompe l'atto d'accusa e il tutto finisce con di Berlusconi che, prima di sedersi, pulisce la sedia su cui era seduto Travaglio.
Per chiudere l'intervento dell'economista di fiducia di Santoro che vuole collegare l'ascesa in borsa del titolo Mediaset alla discesa in politica di Berlusconi, ma la risposta che l'imputato dà lo lascia di ghiaccio.
Senza girarci tanto attorno: quella di Berlusconi è stata una vittoria , una performance letteralmente spettacolare !!!! I ma ed i se sono degli stupidi !!!!
Formidabile Silvio! E' andato nella tana del lupo accerchiato da belve assetate di sangue e, come un domatore consumato, con calma, ironia ed eleganza, ha assunto la direzione del dibattito mettendo tutti a posto senza neanche bisogno di far schioccare la frusta. Risultato Berlusconi batte Santoro 3 - 0 !!!
RispondiEliminaGrande Berlusconi, mai in difficoltà, esce stravincente dalla tana del lupo Santoro. Sparite da subito Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna, Travaglio fa una figura da minus habens, Santoro perde le staffe ( lui non il Cavaliare) e prova a buttarla in caciara, pessima idea, e non stringere la mano al Cavaliere è l'autogol che certifica una sonora sconfitta. Bravo Silvio !
RispondiEliminaPersino sul ' Fatto ' i lettori, tramite un sondaggio ,danno al Cav. 31% di vittoria nello scontro e un 18% di pareggio. Le due giornaliste , Costamagna e quell'altra abbastenza insulsa hanno il vizio reciproco di fare comizi e non domande. Travaglio si è tagliato gli attributi da solo quando ha detto che un giornalista riceve normalmente querele, però un imprenditore non può dire che nella sua vita lavorativa riceve dallo Stato controlli fiscali e minacce anche senza riscontro.Poi ha fatto il pistolotto che se tutti pagassero le tasse....una lettera da V elementare ! Si è dimenticato che il 95% dei mafiosi importanti è in galera , ma non ha sottolinato come gli errori inqualificabili di certi giudici mettono a repentaglio, vedi la vicenda ' Infinito ' anni di indagini con i rischi di prescrizione. Bravo Cav. , nonostante l'età era un leone contro due iene che le hanno prese 3 a 0 .
RispondiEliminaMa avete sentito Santoro? Ha affermato che nel lavoro di giornalisti è normale prendere delle denunce x diffamazione, fa parte del gioco, sic!!! Questo può accadere,per carità,ma non mi sembra tanto normale essere poi ripetutamente condannati,come Travaglio.Questo rende meno credibile il giornalista e ne fa un diffamatore.Non può passare il principio per cui i giornalisti, disponendo di un mezzo di grande risonanza, possano sputtanare chi vogliono.Questo tipo di stampa era ed è molto diffusa nei regimi totalitari!!!!
RispondiEliminaBelusconi avrà anche vinto la partita. ma se avesse davvero la ricetta per salvare l'Italia perchè, mi chiedo, non lo ha fatto già. ha avuto 18 anni per far crescere la nostra Nazione e invece abbiamo parlato solo di feste, conflitto di interesse e altre amenità da repubblica delle banane. Berlusconi sarà anche un grande ma temo che abbia fatto il suo tempo. Andiamo avanti, non so dove, ma avanti!
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