venerdì 25 gennaio 2013

Il Pd non c'entra nulla con Mps. Come no!?!?!

Il Pd non c'entra nulla con Mps. Come no/1

L'IPOCRISIA DI TABACCI!
"In Toscana lo sanno tutti che per anni le forze del centrosinistra hanno dato le carte e ripartito i ruoli sul Monte dei Paschi, che è stato una greppia per tanti nella quale anche i popolari hanno fatto la loro parte. D'altronde la stessa vicenda del Pd nasce da tutte queste storie della Margherita e del Pd che pesano, che lasciano il segno e che rendono difficile un reale rinnovamento di uomini e di contenuti (...) Evidentemente il centro di potere, che gravita ancora per poco intorno a Siena, è ancora appetibile dai professionisti della poltrona. Strano perché ci arrivano dichiarazioni di dissesto della banca a ogni piè sospinto che chiedono tagli e sacrifici solo per i dipendenti peones. Questa politica che ci racconta senza spiegarsi il perché la storia di un istituto di credito ridotto al lumicino, lo considera però un luogo da occupare, distribuiti nelle fila di questo o di quell’altro gruppo ritornano sempre i soliti nomi che hanno amministrato e disfatto Rocca Salimbeni".
Bruno Tabacci, 24 ottobre 2012, ex candidato alle primarie del centrosinistra e oggi candidato con il centrosinistra alle elezioni-
Ieri in conferenza congiunta con Vendola e Bersani difendeva il PD!



Il Pd non c'entra nulla con Mps. Come no /2

L'AUTOGOOL DI FASSINA!
Stefano Fassina intervistato  da Repubblica, rispondendo agli “sciacalli” che in queste ore stanno dicendo che il centrosinistra in un certo rapporto con Mps ce l’ha, dice che i nuovi organi dirigenti della Monte dei Paschi di Siena hanno fatto cambiare rotta a Mps, e oggi le cose sono molte diverse rispetto a qualche tempo fa. Dice Fassina: “Grazie alle scelte coraggiose compiute dal sindaco uscente Franco Ceccuzzi, che ha affidato a manager indipendenti e capaci come Fabrizio Viola e Alessandro Profumo la guida dell’istituto, penso che il piano industriale sia in grado di far uscire Mps dalla sua crisi”. In sostanza, Fassina dice che è grazie a un sindaco del Pd (Ceccuzzi) che la banca ha trovato un nuovo assetto e un nuovo piano industriale, confermando quindi in modo sincero e franco che a Siena, ovviamente, la politica, come ricordava tempo fa un esponente del centrosinistra come Bruno Tabacci, ha un ruolo non secondario nell’indirizzare i destini di una banca, e che quindi, indirettamente o indirettamente, una sua responsabilità, seppur politica, ce l’ha in quello che succede nella banca. Nel bene ma anche nel male, no?



Il Pd non c'entra nulla con Mps. Come no /3

LA TRISTE VERITA' DI RENZI !
“La politica non deve mettere bocca su chi una banca deve comprare o no. E il discorso vale anche per quanto successo a partire dalla storica della Banca 121, prima ancora che a partire dalle vicende più recenti. Non c’era la necessità che un certo modo di concepire l’ingerenza della politica arrivasse al punto da dettare la linea (…) Non si può pensare di lavarsi la coscienza facendo a me un attacco sulle Cayman e non rendersi conto che ci sono città in cui i lavoratori rischiano di pagare per scelte sbagliate dettate dall’ingerenza della politica”. 


Il Pd non c'entra nulla con Mps. Come no /4

Il Pd attacca Monti su Mps e si fa autogol !

Il Pd dice che Monti non è credibile nel suo attacco a Mps perché nelle sue liste ci sarebbe un ex membro del cda Mps, Alfredo Monaci. Vero, così come vero è che Alfredo Monaci sia tuttora presidente di MPS immobiliare, come fatto notare oggi dal tesoriere del Pd, Antonio Misiani. Il Pd però dovrebbe essere più completo nell’offrire questo genere di informazioni, perché chiunque conosca un minimo la politica toscana sa che Alfredo Monaci ha un fratello che si chiama Alberto, che è esponente del Pd, che nella vita fa il presidente del Consiglio regionale in Toscana e che nel recente passato è stato uno dei politici toscani che si è più speso per nominare a capo della fondazione Mps Gabriello Mancini, capo della fondazione Mps (ex margherita ed ex consigliere regionale Dc). Gabriello Mancini e Alberto Monaci, come è noto, sono due ex margheritini e due ex democristiani e oggi, politicamente parlando, si trovano su una sponda opposta rispetto a quella del sindaco bersanian-dalemiano Franco Ceccuzzi – e in parte il recente scioglimento del comune di Siena è legato anche allo scontro tra queste due anime politiche presenti nel Pd. Ma Alberto Monaci resta comunque un esponente del Pd, che in Mps ha un suo peso. E condannare Monti perché candida un uomo Mps dimenticandosi, il Pd, che di uomini vicini a Mps il suo partito è pieno zeppo semplicemente fa un po’ sorridere, e dimostra ancora una volta che il Pd, sul caso Mps, non sembra aver azzeccato la strategia giusta per difendersi come dovrebbe

MI E' VENUTO IN DUBBIO, NON E' CHE LA COLPA SIA TUTTA DI QUEL BIRBANTE DI UN
CAVALIERE CHE D'ACCORDO CON RENZI, SUO PUPILLO, VUOLE FOTTERE BERSANI?


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