LA LETTERA
Minacce di morte a Crocetta e a un imprenditore
Il presidente: "E' sicuro, vogliono eliminarmi"
Mercoledì 16 Gennaio 2013
Minacce di morte a un imprenditore Ance di Confindustria e al presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Sarete scannati come maiali". Il presidente: "E' la conferma che vogliono eliminarmi".
Minacce di morte al presidente della Regione Rosario Crocetta e a un rappresentante di Confindustria. Come apprende l'Adnkronos, una lettera contenente minacce di morte al governatore siciliano e a un imprenditore è stata recapitata oggi presso la sede di Confindustria siciliana. Nella lettera, indirizzata all'imprenditore dell'Ance iscritto a Confindustria, si legge tra l'altro: "Fatti i fatti tuoi e se continuerai ti faremo fare la stessa fine di quel garruso di Crocetta che sarà scannato come un maiale".
"Questa lettera contenente minacce di morte nei miei confronti non fa che confermare ulteriormente che su di me esiste un progetto di eliminazione". Lo ha detto all'Adnkronos il presidente della Regione, Rosario Crocetta, parlando delle minacce di morte ricevute oggi da una lettera indirizzata a lui e a un iscritto di Confindustria.
A Crocetta è stata subito espressa solidarietà dal gruppo del Pdl all'Ars e del leader dell'Udc, Gianpiero D'Alia. Messaggi di solidarietà anche dal capogruppo del Pd Baldo Gucciardi e dal coordinatore regionale dell'Api Bartolo Fazio.
"Questa lettera contenente minacce di morte nei miei confronti non fa che confermare ulteriormente che su di me esiste un progetto di eliminazione". Lo ha detto all'Adnkronos il presidente della Regione, Rosario Crocetta, parlando delle minacce di morte ricevute oggi da una lettera indirizzata a lui e a un iscritto di Confindustria.
A Crocetta è stata subito espressa solidarietà dal gruppo del Pdl all'Ars e del leader dell'Udc, Gianpiero D'Alia. Messaggi di solidarietà anche dal capogruppo del Pd Baldo Gucciardi e dal coordinatore regionale dell'Api Bartolo Fazio.
Nonostante i progressi che in questi anni si sono fatti nella lotta alla mafia, lo spirito saccente del mafioso rimane radicato nella nostra Isola, almeno così pare; quando,poi, va al potere qualcuno che, o all'apparenza o realmente, sembra avere come progetto quello di tenere il potere mafioso fuori dai palazzi del potere, questo spirito si accentua sino ad arrivare alle minacce che spesso sono vere ma spesso hanno la sola finalità di spaventare.Il distinguo non giustifica, anzi aggrava questo tipo di comportamento che mortifica la nostra terra, che è il freno al nostro sviluppo e che noi siciliani non combattiamo abbastanza..
Sino ad oggi una cosa è certa: chi va al potere e non è colluso, prima o poi riceverà quella "lettera"! Poteva sfuggirne il Presidente della Regione Crocetta che queste cose, essendo stato sindaco di una delle città più mafiose della Sicilia, le conosce bene?
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