domenica 13 giugno 2010

Vittorio Sgarbi ad Affaritaliani.it: “Dopo il caso Massari mi candido contro la Moratti”

Martedí 08.06.2010



"Massari è stato vittima prima della Moratti e poi delle ragazze che hanno scritto al sindaco. C'è un elemento che non funziona: le lettere al primo cittadino sono un modo subdolo di vendicarsi del comportamento dell'ex assessore. Altrimenti avrebbero dovuto denunciarlo". Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi, ed ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, intervistato da Affaritaliani.it, assolve Massari, l'assessore all'Ambiente dimessosi dopo essere stato accusato di molestie da tre ragazze del consolato norvegese e da una dipendente di Palazzo Marino. Poi conferma: "Mi candido a sindaco di Milano con la lista Cl (Contro Letizia) assieme alla Moioli e alla Colli". E sul dito medio di Cattelan..
Il sindaco ha fatto bene a chiedere le dimissioni di Massari?

"Il sindaco ha fatto male a nominarlo assessore".
Perché?
"Aveva una compagine di assessori di sicuro rilievo e capacità tra i quali la Maiolo, la De Albertis, la Colli, Croci e ovviamente Sgarbi. Ha deciso di sostituirli sulla base di motivazioni insensate con dei personaggi di incerto profilo".
Si riferisce a Massari?
"Sì. Lo conosco da molto da tempo: è un ragazzo del tutto innocuo, ma non si capisce sulla base di quali requisiti sia diventato assessore all'Ambiente. La Moratti l'ha nominato sulla base di valutazioni extrapolitiche per un discorso di simpatia personale. Non c'è poi da stupirsi che capiti poi qualcosa che sul piano extrapolitico determina questo effetto: la nomina è stata politicamente senza fondamento e la destituzione non ha nulla a che fare con la politica".
Crede in una montatura?
"No. Dico che le ragioni per cui l'ha dimesso non sono politiche: bastava non nominarlo visto che non aveva i titoli per ricoprire quel ruolo"
Venendo alle accuse di molestie mosse nei confronti di Massari?
"Subdolamente le ragazze hanno scritto alla Moratti invece che denunciarlo, vendicandosi nel modo più sottile. Insinuando cioè il dubbio. Parlare di molestie è una fanfaluca. Massari è stato vittima prima della Moratti e poi di queste ragazze. Questa vicenda mi insegna una cosa: mai toccare una norvegese".
In che senso?
"Una norvegese non ha lo spirito di considerare con indulgenza il gesto di Massari. Se fai le stesse cose con una ragazza italiana, soprattutto meridionale, la prende con ironia".
Dunque assolve Massari?
"Sono del tutto innocentista: non considero Massari in grado di essere un molestatore. Avrà fatto una battuta sbagliata, da bar, e queste ragazze non lo hanno perdonato perché hanno una visione diversa. Lo hanno considerato, senza nessuna ironia, un comportamento inaccettabile. Si tratta di uno scontro di civiltà".
Addirittura?
"Sì. La civiltà di un ragazzotto che vuol fare lo spiritoso pensando di essere belloccio e quella delle ragazze che non lo perdonano perché appartenenti a una cultura diversa".
Anche se, oltre alle tre norvegesi, c'è anche una dipendente del Comune che accusa Massari di molestie…

"Anche in questo caso Massari ha fatto una battuta sbagliata: l'ex assessore non è in grado di minacciare qualcuna di non farle il contratto. Avrà fatto una battuta che lei ha enfatizzato: Massari è poco credibile sia come molestatore, sia come assessore. Ma l'errore è tutto della Moratti che l'ha nominato".
Capitolo Comunali. Si presenterà alle elezioni?
"Assolutamente sì. Non posso consentire che un sindaco così inadeguato continui a nominare assessori a suo capriccio: adesso si trova con questo caso ridicolo e con Finazzer Flory che vuole mettere il dito medio in piazza Affari. Io ero riuscito a salvare la città dalla mafia di queste avanguardie ridicole. Finito il programma delle mie mostre hanno chiamato Cattelan il quale ha ragione a dire che fa quello che gli pare. L'errore è stato chiamarlo. Tra assessori che diventano molestatori e assessori improbabili mi pare che il sindaco abbia dimostrato la sua incapacità. L'unica possibilità è non candidarla. Ma se la candidano mi presento con la lista Contro Letizia".
Con chi?
"Con la Colli e la Maiolo. Sia chiaro che i nostri voti, molto più legati al modello del Pdl ripetto a quelli della Moratti, le impediranno di riconfermarsi".
Il Centrosinistra sta pensando di candidare Livia Pomodoro. Potrebbe allearsi con lei al secondo turno?
"Non so. Ma confido io di andare al ballottaggio".
Addirittura! Pensa di battere la Moratti al primo turno?
"Sono assolutamente certo".

Daniele Riosa













Bilanci in ritardo, commissari in tutti i comuni siciliani!!!!!!!

Sono 266 i Comuni e 7 le Province regionali nei quali, a causa della mancata approvazione dei bilanci consuntivi del 2009, nei prossimi giorni, s´insedieranno i commissari ad acta. Nel lungo elenco figurano tutti i comuni capoluogo, tranne Catania e Trapani, mentre delle 9 Province regionali solamente Siracusa e Trapani non riceveranno la visita dei funzionari regionali.


I relativi provvedimenti sono stati firmati, e già notificati, dall´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici. "È un provvedimento - ha spiegato l´assessore Chinnici - straordinario, che non vuole essere assolutamente punitivo, ma che si è reso necessario e urgente a causa del fatto che è trascorso oltre un mese dalla data di scadenza per l´approvazione, fissata per il 30 aprile. Ho dato disposizione agli uffici del dipartimento delle Autonomie locali di verificare, comune per comune, prima della notifica dei decreti di nomina, se il documento contabile fosse stato, nel frattempo, approvato. Così eviteremo di inviare i commissari inutilmente".

I funzionari regionali avranno il compito di predisporre, nel caso in cui non lo abbia già fatto la Giunta, lo schema di bilancio consuntivo del 2009, convocando i rispettivi Consigli comunali ed assegnando loro il termine di 30 giorni, per l´approvazione del documento contabile.

In caso contrario, sarà lo stesso commissario a varare la manovra finanziaria. È fissato al 30 giugno, invece, il termine per l´approvazione dei bilanci di previsione per il 2010.



Ecco l´elenco delle amministrazioni comunali della provincia di Trapani nelle quali verranno inviati i commissari ad acta.

TRAPANI (18): Alcamo, Campobello di Mazara, Castellamare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Santa Ninfa, San Vito Lo Capo, Salaparuta, Salemi, Valderice e Vita.

VERGOGNA, GLI INCAPACI A CASA!!!!!!!!!!!!!!!

Nè il virtuoso "secchione" Sgarbi, nè le "pupe" vicesindaco ed assessori hanno a cuore la buona amministrazione.

ANDATE A CASA E VOI "PUPE" PRIMA DI RIPROVARCI FATEVI ELEGGERE!!!!!!!!

 




LA BELLA PAESANA !!!!!!!!!!!!!


LA RICONOSCETE? E 'UNA CONCITTADINACHE VIVE IN ALTRA CITTA ', E CHE  PRESTA LE SUE FORME  PER QUESTE BELLE FOTO!
FORZA RAGAZZI CHI LA RICONOSCE  VINCE UN PREMIO!
Se poi  proprio non ce la fate, qualche aiutino ve lo darò. ATTENZIONE sembra diversa da come la conoscete: è cresciuta, ha fatto esperienze belle ed Il TRUCCO inganna !!!!!!!

venerdì 4 giugno 2010

Salemi: malori al museo della mafia,sindaco lo vieta a minori di 16 anni

SALEMI (TRAPANI) - Il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, ha vietato ai minori di 16 anni la visita ad alcune installazioni del Museo della Mafia inaugurato l'11 maggio dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. All'ingresso del museo, inoltre, alcuni cartelli avvertono i visitatori che la visione di foto e video che raccontano gli omicidi di Cosa nostra puo' suscitare forti reazioni emotive. La decisione, spiega il Comune, "e' stata presa dopo che nei giorni scorsi due visitatori hanno accusato dei malori durante la visita alla Cabina della violenza, e dopo una attenta valutazione sull'opportunita' di far vedere ai ragazzi scene particolarmente cruente". Il Museo si trova all'interno del Collegio dei Gesuiti, trasformato in polo museale, dove pero' sono ancora in corso lavori di ristrutturazione e adeguamento degli impianti. "Il Museo della Mafia - dice Sgarbi - sara' chiuso appena aperto, per essere aperto quando e' chiuso. Siccome la ditta deve pur completare i lavori e non e' nostra intenzione essere di ostacolo, faremo un'accoglienza contingentata per anime sensibili: consentiremo l'ingresso al museo tutti i giorni, per gruppi di trenta, dalle 18 alle 24. In pratica quando il cantiere sara' chiuso".


Fonte: Italpress

L’INCHIESTA DI TRAPANI SUGLI APPALTI CHIAMA IN CAUSA DUE UOMINI DI PUNTA DI GUARGUA

LOUIS VUITTON CUP

Andiamo in ordine cronologico. La procura che sta lavorando da più tempo su Finmeccanica è quella di Trapani. Come "L'espresso" è in grado di rivelare, i pm siciliani e la squadra mobile della questura, sezione criminalità organizzata, dal 2005 hanno messo nel mirino gli appalti per la sicurezza e la video sorveglianza del porto e della città, che ha ospitato la Louis Vuitton Cup.
Un'indagine che ha prodotto un'informativa corposa piena di intercettazioni e nomi di spicco: dirigenti del ministero dell'Interno, imprenditori, politici, prefetti. L'accusa ipotizza che un sodalizio abbia tentato di pilotare la gara, per spartirsi la torta milionaria.

L'occasione è ghiotta: la competizione velistica tenutasi nel 2008-2009, il primo Grande evento gestito da Guido Bertolaso. La turbativa d'asta sarebbe stata organizzata grazie alla complicità dei progettisti, che «sulla base di accordi di corruttela», si legge nell'informativa, «si prestava a redigere il capitolato tecnico del bando di gara seguendo le direttive dei responsabili del gruppo imprenditoriale interessato fin dall'inizio a condizionare l'assegnazione dell'incanto».
La contropartita erano promesse di «ingenti dazioni di denaro» calcolate in percentuale sull'importo dei lavori, di beni mobili «di rilevante valore», di finti incarichi di consulenza strapagati. Al centro dell'affare non solo società locali come la CM Consit spa, ma ecco il punto - pure la Elsag Datamat controllata da Finmeccanica, società che decide, quando si sente odore di inchiesta, di «ritirarsi dall'accordo».
Gli investigatori fanno nomi e cognomi: «Del sodalizio fanno farte alcuni responsabili del noto gruppo imprenditoriale Finmeccanica spa, come Francesco Subbioni e Carlo Gualdaroni», al tempo rispettivamente responsabile della divisione Servizi e direttore generale di Elsag. Un'azienda che fattura centinaia di milioni di euro e vince appalti a raffica in Italia e all'estero.
Il celebre ritratto di Obama di Fairey Per fare qualche esempio recente, all'Aquila le sue apparecchiature hanno vigilato sui lavori del G8, a Torino ha vinto la gestione dei i biglietti elettronici dei mezzi pubblici, a Taranto la marina si allena sui suoi simulatori, in Grecia la polizia usa i suoi sistemi per leggere le targhe dei veicoli sospetti.


                                     Antonio  e  Antonia  d'Alì
Nella vicenda spuntano anche i nomi del senatore ed ex sottosegretario all'Interno Antonio D'Alì (oggi indagato a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, secondo i poliziotti avrebbe incontrato Gualdaroni per discutere dell'appalto), del viceprefetto trapanese Valerio Valenti, vicinissimo a D'Alì e agli imprenditori della Cm Consit (da loro, dicono gli inquirenti, avrebbe avuto in regalo una Bmw Cabriolet), di ufficiali corrotti che avrebbero preso soldi in cambio di favori, dello stesso Guarguaglini citato più volte dagli imprenditori ignari di essere ascoltati.

[03-06-2010] DagoSpia