domenica 26 febbraio 2012

COMINCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE ! ! ! !


Mercoledì 22 Febbraio 2012 08:33

Domenico Venuti (Pd): “A Salemi cittadini delusi. Dopo Sgarbi solo macerie”


Domenico Venuti, lei è il capogruppo del PD in Consiglio Comunale a Salemi. Da ieri sera alle 21,00 Sgarbi ha reso esecutive le sue dimissioni. La vice sindaco Antonella Favuzza ci ha detto che c’è molto rammarico in giro, secondo lei che clima c'è a Salemi?
Registro piuttosto delusione da parte dei tanti concittadini che avevano sostenuto Sgarbi nel 2008.
Sempre la vice sindaco ha parlato da parte vostra di “guerra assoluta”. Cosa avete combinato?
Da parte nostra abbiamo svolto il nostro dovere di opposizione, nel rispetto del ruolo assegnatoci dai cittadini e nel loro interesse, senza pregiudizi di sorta.
Cosa resta a Salemi dopo Sgarbi?
Nonostante il rilievo mediatico, indubbio, temo che, sia sotto il profilo politico che amministrativo, al momento ci siano soltanto macerie da ricomporre. Spero adesso che il ritorno di immagine negativo per quanto sta accadendo non sia la ciliegina sulla torta.
Sgarbi nell’ultimo Consiglio ha invitato i consiglieri comunali a dimettersi. Lo faranno?
A parte le dimissioni presentate lunedì dal Consigliere Lofria, non saprei. Certo è che, per evitare a Salemi l’onta di un possibile scioglimento, Sgarbi e la maggioranza avrebbero dovuto pensarci nel Maggio scorso, come da noi allora suggerito, dopo l’operazione “Salus Iniqua”.
Perché le dimissioni presentate una settimana fa sono state a decorrere dal 21? E’ una procedura corretta?
La legge non lo prevede specificatamente, infatti ho sollevato il dubbio in via preliminare durante la seduta di Consiglio del 15 Febbraio scorso e il Segretario Comunale si è assunto la responsabilità di accettarle come irrevocabili. Francamente a tutt’oggi non riesco a spiegarmi il perché.
Come vi comporterete?
Valuteremo in seno al partito il da farsi, ma una cosa è certa: terremo ben distinto il nostro destino da quello dei responsabili di quanto sta accadendo e non intendiamo fornire al Sindaco alcun sostegno, neppure indiretto, per l’ennesima crociata che ha dichiarato di voler fare contro le Istituzioni, quelle Forze dello Stato che lui definisce “deviate” per ciò che sta accadendo e che invece per noi sono un prezioso presidio di legalità, quindi da ringraziare e sostenere .
Secondo lei ai salemitani piacerebbe una ricandidatura di Sgarbi ?
Non ho la palla di vetro, ma ho la sensazione che Salemi e i salemitani abbiano voglia, ma anche bisogno, di normalità: pulizia, servizi efficienti, programmazione economica tesa al raggiungimento di obiettivi di prospettiva. Tutto ciò non esclude il perseguimento di obiettivi di portata più ampia, al contrario ne è la condizione necessaria.
Antonella Favuzza dice che il Pd ha fatto opposizione con attacchi personali. Con astio, addirittura.
Davvero buffo da parte di chi, in questi anni, ha sistematicamente colmato i vuoti politici e amministrativi con l’invettiva spinta oltre ogni decenza, come risulta dalla copiosa attività dell’Ufficio per la Comunicazione del Comune. Non so a cosa si riferisce, ma sappiamo tutti che il vittimismo politico è uno strumento al quale si ricorre quando non si hanno argomentazioni valide.
Come lascia le casse comunali la Giunta Sgarbi?
Non mi pare si possa dire che la gestione economica di questa Amministrazione sia stata oculata. Addirittura nel 2009 si è proceduto a spendere sistematicamente con uno strumento che dovrebbe essere eccezionale, il debito fuori bilancio, e che ha sottratto la spesa a qualsivoglia controllo. Penso, inoltre, che gli effetti della totale assenza di programmazione economica dovranno ancora mostrare i loro effetti peggiori, basta vedere che l’avanzo di amministrazione si è notevolmente ridotto dal 2008 a oggi.
Un aspetto positivo di questa Giunta?
Giunta? Sgarbi ha incrementato la popolarità della nostra Città anche attraverso attività culturali di rilievo, specie nella prima fase quando a Salemi era presente Toscani. Anche il progetto cosiddetto “Case a 1 Euro” , che risale a quel periodo, fornisce importanti spunti e strumenti per il recupero del nostro meraviglioso centro storico. Poi ha preferito Giammarinaro a Toscani e siamo giunti fin qui.
Il cosiddetto progetto “Case a 1 Euro” che fine farà?
Abbiamo sempre considerato questa un’occasione per colmare in parte i vuoti della ricostruzione nel centro storico. Ovviamente il titolo è frutto di un’operazione pubblicitaria, ma esistono i presupposti per una parziale attuazione concreta. Tali presupposti sono stati individuati, grazie all’attività di alcuni uffici della Provincia che si sono sostituiti all’incapacità dei vari consulenti della Giunta, nella c.d. legge “Bassanini bis” e sono stati tradotti in un Regolamento approvato all’unanimità in Consiglio due anni fa. Personalmente ho fornito qualche modesto contributo alla sua stesura, a riprova del fatto che non siamo mai stati animati da alcun pregiudizio, e penso che il lavoro dovrà essere proseguito in futuro, magari con maggiore scrupolo e celerità.
E quello che più di ogni altro non avete tollerato?
L’assoluta carenza dell’attività ordinaria della Giunta è stata pesante per i cittadini e lo è tuttora. Dalle contrade al nuovo centro, passando per il centro storico, lo stato di incuria, e talvolta abbandono, è evidente a tutti. Ma anche i continui attacchi, le offese, le ingiurie a chiunque la pensasse diversamente o criticasse qualcosa, peraltro sfociati in una miriade di azioni giudiziarie con conseguenti costi per il Comune. Per non parlare poi di quelli nei confronti delle Istituzioni, davvero insopportabili.
Cosa prevede che succederà ora? Elezioni in primavera?
Elezioni con riserva, direi. Le dimissioni del Sindaco sono sufficienti per andare alle urne nel Maggio prossimo, ma non va dimenticato che siamo in attesa di una decisione circa l’eventuale scioglimento degli organi per condizionamento esterno dell’attività amministrativa. Va detto con chiarezza che le dimissioni non bloccano tale procedura e il commissariamento è sempre possibile prima delle elezioni.
Avete già scelto il vostro candidato?
Affatto, ne discuteremo nel partito. Penso però che prima occorra lavorare ad un’ampia e solida coalizione in grado di vincere le elezioni e soprattutto all’altezza di assumersi la responsabilità di governare la Città nella complicata fase che seguirà. Soltanto dopo potrà essere individuata la figura giusta per interpretare tutto ciò.
Come ne esce complessivamente Salemi da questa vicenda? 
Male, purtroppo.

venerdì 24 febbraio 2012

Amministrative a maggio, si vota anche a Salemi !!!


Amministrative, si vota il 6 e 7 maggio

Ballottaggio il 20 e 21 maggio


In Sicilia si voterà il 6 e 7 maggio, per il rinnovo degli organi amministrativi, in 148 comuni siciliani, 16 circoscrizioni e 2 province regionali. L'eventuale ballottaggio è fissato per il 20 e 21 maggio. Lo ha deciso, su proposta dell'assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, la giunta regionale riunita a Palazzo d'Orleans sotto la presidenza di Raffaele Lombardo. I capoluoghi interessati: Palermo, Agrigento e Trapani.
DOVE SI VOTA - Tra gli altri centri maggiori che andranno al voto: Marsala, Misterbianco, Paternò, Alcamo, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Avola e Castelvetrano. Gallodoro, in provincia di Messina, è invece il comune più piccolo con 389 abitanti.Oltre che negli enti il cui rinnovo era già fissato per scadenza naturale, si voterà anche a Campobello di Licata, Sciacca, Aci Catena, Militello Val di Catania, Palagonia, Tremestieri Etneo, Fiumedinisi, Altavilla Milicia, Scicli e Salemi ,dove i sindaci si sono dimessi o sono stati sfiduciati.
CHIAMATI ALLE URNE DUE MILIONI E MEZZO DI SICILIANI - Interessati al voto sono poco più di 2 milioni e mezzo di siciliani, compresi coloro che andranno alle urne per il solo rinnovo delle province regionali di Ragusa e Caltanissetta. Entrambe, in attesa del completamento dell'iter legislativo del disegno di legge sui liberi consorzi, infatti, sono inserite nell'elenco. Saranno ricompresi nell'elenco anche tutti quei Comuni nei quali gli organi amministrativi dovessero cessare dalla carica anticipatamente e la cui definizione dei provvedimenti dovesse avvenire prima della firma, da parte dell'assessore Chinnici, del decreto di indizione dei comizi elettorali, ovvero tra il sessantesimo e il 55esimo giorno antecedenti le elezioni.
24 febbraio 2012


mercoledì 22 febbraio 2012

IL SINDACO SGARBI SE NE VA. E A SALEMI C'E' GIA' CHI VANEGGIA !!!!!

http://a.marsala.it/

Lunedì 20 Febbraio 2012 16:38

Antonella Favuzza: "Il Sindaco Sgarbi se ne va. E a Salemi sono già tutti dispiaciuti


Antonella Favuzza, ancora per oggi vicesindaco di Salemi. Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni, che portano la data di oggi, 21 Febbraio. Che clima c'è a Salemi?
Sono tutti dispiaciuti. Sento i commenti nella mia farmacia. Molti clienti sono dispiaciuti di questo treno perso.
C'è rammarico.
Il cambiamento era piaciuto, alla fine. Sgarbi era molto rammaricato. Ha detto che ama Salemi, e invece in consiglio comunale il Pd lo ha attaccato.
Cosa resta a Salemi dopo Sgarbi?
La Fondazione Sgarbi.
Della quale lei è Presidente.
Sono l'anima, veramente....
I consiglieri comunali si dimetteranno?
Si. Presenteranno le dimissioni. Spero che prima approvino le linee guida per la vendita delle case ad un euro. E' un gesto importante per Salemi, così il commissario può fare il bando.
Perchè le dimissioni portano la data del 21 Febbraio, ma sono state presentate una settimana fa?
Bisognava svuotare l'ufficio dagli effetti personali del Sindaco.
Sgarbi si ricandida a Sindaco di Salemi?
Non lo so. Non sento di dire si o no. Secondo me ai salemitani piacerebbe ancora. Il suo successo è assodato, nonostante la guerra assoluta dal Pd.
Il Pd fa l'opposizione, è nelle cose.
Sono esagerati. Non condivido questo tipo di politica. Non ci riconoscono mai nulla. Hanno il paraocchi. Negano tutto, pure gli incassi dei nostro musei. Dicono che abbiamo lasciato un dissesto finanziario... fanno attacchi personali nei miei confronti....Troppo astio.  E' da biasimare anche il consigliere comunale Fabrizio Gucciardi, che è stato denunciato dai ragazzi della Fondazione Sgarbi, per il modo in cui ha aggredito una giovane volontaria tempo fa. Gucciardi, tra l'altro, si dice oggi, un sostenitore dell'attività del Sindaco Sgarbi. E invece non c'è nulla di più falso.
Come cambia la sua vita, Favuzza. Il Sindaco l'ha elogiata per il suo impegno. 
Mi impegnerò politicamente, ma non più a Salemi. Mi piacerebbe seguire l'iter delle "Case ad un euro". E poi sono Presidente della Fondazione Sgarbi, e abbiamo in corso il progetto "Biennale del Sud". Vogliamo continuare il prestigio delle Orestiadi di una volta, quelle di Corrao.
La persona che l'ha delusa di più in questi anni?
Non posso dire il nome.
Magari Oliviero Toscani.
Bravi. Era felice di far parte del progetto di Salemi e poi è diventato un acerrimo nemico.
Il momento più bello?
Tantissimi. Forse il giorno in cui siamo diventati capitale del Tibet per un giorno.
Oppure la visita del Presidente della Repubblica.
Si, anche quello..

venerdì 17 febbraio 2012

Sgarbi si e' dimesso ufficialmente !!!!

E’ rimasto seduto allo scranno riservato al sindaco nell’aula consiliare e alla fine ha comunicato la sua decisione:  si dimette da sindaco ma a decorrere dalle 21 del 21 febbraio prossimo. Vittorio Sgarbi dunque resta ancora sindaco di Salemi  per fare le “valigie” ma ha annunciato di volersi ricandidare per un nuovo mandato con  “Il partito della Rivoluzione”. E la “rivoluzione” che vuole fare è quella contro le Istituzioni, quella che per la verità alcuni particolari ambienti, di quelli poco raccomandabili della provincia di Trapani, e non solo, portano già avanti.  Si tratta di ambienti, che a sentire Sgarbi non esistono più, ma così non è perchè  la mafia c’è, ha cambiato pelle, non è più coppole e lupare, può vendere impianti eolici, come proprio Sgarbi più volte ha detto, ma può anche controllare pacchetti di voti, appalti, finanziamenti pubblici, sa fare fatture false e pagare mazzette all’occorrenza, oltrecchè riscuotere il “pizzo”. Si  -  perché da qualche parte si paga ancora -  senza denunciare,oppure riscuotere quella che viene definita la “quota associativa a Cosa Nostra” che continua a essere per diverse imprese uno sportello unico (al pari di quelli per le attività produttive che nei Comuni mal funzionano) molto efficiente.

Nolente o meno è  questa una parte della realtà che, certamente minoritaria, fatta cioè di poche pedine, investe questo profondo Sud. Se si legge  la relazione dei “maltrattati” ispettori prefettizi, che si sono insediati, all’interno del Palazzo Municipale di Salemi, si capisce che il sindaco ha amministrato poco, innanzitutto e ha lasciato a amministratori comunali, giunta e assessori i "guai" da risolvere. Non sono molti i mafiosi in provincia di Trapani , sarebbe impossibile contarli (anche se la commissione nazionale antimafia – presidente Centaro – nella missione a Trapani ha tentato di farlo dicendo che potevano essere 3 mila gli affiliati) ma numerosi sono i “complici”, quelli si trovano seduti al posto giusto o si fanno trovare al posto giusto, al momento giusto.

La prefettura di Trapani ha avviato le procedure di accesso perché  - quanto emergeva dalle indagini e dalle intercettazioni di Salus Iniqua -  (l’operazione che ha portato al sequestro di 35 milioni di beni all’on. Giammarinaro) erano circostanze gravi, che andavano oltre l’esercizio di un diritto politico che a Giammarinaro, ex capo corrente della Dc andreottiana, potente maggiorente della politica siciliana, nessuno ha mai tolto: Sgarbi ancora in aula consiliare ha protestato perché questo non è mai avvenuto e che le istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, non hanno mai a lui rappresentato la pericolosità del soggetto e comunque non hanno mai arrestato l’ex deputato che anzi è uscito assolto da un processo di mafia (finendo però sorvegliato speciale). Sgarbi però non si è mai chiesto come mai un semplice imprenditore, ex deputato era legittimato ancora, senza incarichi pubblici, a interessarsi di sanità pubblica e privata, di bilanci comunali, anche della delibera per liquidare un fornitore, dicendo all’assessore di turno “Ketty ti autorizzo io”. Su tutto questo il sindaco prossimo, ex primo cittadino
di Salemi, Vittorio Sgarbi, non ha detto nulla.

La stessa seduta consiliare non si distanzia molto dagli stereotipi di una mafia che alla fine sa parlare con le istituzioni. Certamente non vi sono personaggi da identificare con precisione, ma non suona molto bene il fatto che c’è un ministro, a detta di Sgarbi, e cioè l’attuale responsabile del Viminale, prefetto Anna Maria Cancellieri, che ancora prima che la commissione tecnica del ministero dell’Interno approvi o meno la relazione degli ispettori mandati a Salemi e sottoscritta dal prefetto di Trapani Marilisa Magno, dica al sindaco Sgarbi che fa bene a dimettersi e che la stessa cosa deve fare il Consiglio comunale, anzi, sempre a detta di Sgarbi, gli conferisce mandato perché sia lui a farsi portavoce di questo suggerimento in Consiglio. Se il ministro ha detto questo significa che è pronto a disconoscere il lavoro di suoi funzionari. Se non lo ha detto farebbe bene a smentirlo. Anche per evitare di farci ripiombare indietro negli anni quando a tavolino certi ministri e certi mafiosi regolavano direttamente o con intermediari le situazioni imbarazzanti. Sgarbi nel suo intervento non ha evitato di “calpestare” le istituzioni locali, prefetto questore, arma dei carabinieri, ispettori, e ancora di più quelle parole da lui dette in aula e che dice di avere ascoltato dal ministro Cancellieri finiscono con il distaccarsi da questo giudizio. Viene ancora di più difficile credere che il ministro dell’Interno possa avere davvero dato questo indirizzo al prof. Sgarbi (dando quasi a lui ragione sulla critica accesa nei confronti delle istituzioni locali). Dimettetivi, evitate lo scioglimento per mafia e andate al voto! Può avere detto davvero così il capo del Viminale? Per adesso dobbiamo credere al prof. Sgarbi. Anche se viene difficile poterlo fare.
 

Il comunicato stampa diffuso a conclusione della seduta consiliare finisce poi con il diventare ancora più pesante delle parole pronunciate in Consiglio. “Il sindaco va dunque via ma lo fa con un duro atto di accusa contro il Prefetto di Trapani, Marilisa Magno, il Maresciallo dei Carabinieri della locale stazione, Giovanni Teri e gli investigatori della Questura di Trapani, guidati dal capo della divisione Anticrimine Giuseppe Linares, che «per dare forza alle loro indagini su Giammarinaro – ha detto Sgarbi – attraverso quelle che sono solo ipotesi, suggestioni, ricostruzioni infondate e veri e propri falsi, hanno prospettato un condizionamento di Giammarinaro sull’amministrazione, per consentire poi al Prefetto di chiedere la Commissione di accesso agli atti» Sgarbi ha inviato la lettera di dimissioni al Presidente della Regione, al Ministro dell’Interno, all’assessore regionale alle Autonomie locali e al Segretario comunale «ma non al Prefetto di Trapani che ha dimostrato di agire senza autonomia». Una lettera, che è un duro atto di accusa contro Prefettura e pezzi dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato”.

La lettera. «Me ne vado con perfetta convinzione – scrive Sgarbi - costretto da una palese ingiustizia. Dopo una sempre corretta amministrazione, non ho altra scelta, in forza di una regia occulta di funzionari della Prefettura, della Questura e dell’Arma dei Carabinieri, contestualmente denunciati al Ministro dell’Interno, che rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Regione». Le dimissioni saranno operative dalle ore 21,00 del 21 febbraio solo per consentire al sindaco di agevolare le operazioni di trasloco di migliaia di libri, cataloghi, oggetti d’arte che aveva raccolto nei suoi uffici del Comune.

Il seguito dell’intervento per dire che da Giammarinaro “non è mai dipeso niente”. Ma non solo anche per una serie di accuse e offese che ai più appaiono ingiuste e infondate e che possono rendere allegri le solite poche orecchie cui piace sentire di questa musica.  «Salemi è diventata con me la prima Capitale d'Italia. E io, da oggi, vorrò ricordarla solo per questa sua nobile condizione. Durante la guida della città ho dimostrato una indipendenza totale, resistendo, per esempio, alle richieste di rimuovere l'incorrotta e l'incorruttibile Vice Sindaco Antonella Favuzza. Una indipendenza, per esempio, dimostrata con la nomina di Nina Grillo, esponente del Partito Democratico, mai accettata dai locali solo perché non sono statu loro a indicarla. Ho scelto chiaramente senza condizionamenti ma non senza suggerimenti, com’è giusto che sia in democrazia nel confronto tra consiglieri di maggioranza eletti democraticamente e liberamente. E' assurdo oggi che si debba patire l'onta di una richiesta di scioglimento. Non c'é speranza, e dunque non c’è via d’uscita se non quella delle dimissioni, non solo per me ma soprattutto per i 12 consiglieri di maggioranza indicati da, da autorità deviate, come strumento di condizionamento di Giammarinaro. Ho avuto con il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri un confronto sereno, ma non abbiamo certo discusso di procedure che, ovviamente, nessuno può arrestare. Mi dimetto ora anche per consentire alla città di andare presto al voto. In questi due anni, e certamente nei primi due anni di amministrazione, sono stato presente fino al punto di risultare insopportabile per alcuni esponenti politici locali. Non sono stato più il sindaco della città, invece, dal giorno in cui sono arrivati gli ispettori prefettizi. Un episodio inaudito. Una provocazione inaccettabile. L'accesso agli atti arbitrario è un vulnus per la democrazia della città che é invece libera et immunis. A Salemi abbiamo fatto cultura. Certo, il Prefetto non lo sa perché non ha mai messo piede in città. E lo abbiamo fatto con pochi soldi. Il Museo della Mafia, per esempio, è costato solo 63 mila euro, soldi già recuperati con incassi straordinari per una città di appena 11 mila abitanti.
Non so chi adesso continuerà questo progetto, ed in particolare le “case a 1 euro”. Spero solo che qualcuno lo faccia. Alla Cancellieri ho chiesto che se l’influenza politica di Giammarinaro costituisse di per sé un “condizionamento”, l’acceso agli atti dev’essere fatto in tutti gli altri comuni (Mazara, Castelvetrano, Partanna, Alcamo, Poggioreale, Gibellina, Calatafimi, Marsala) dove Giammarinaro, a differenza di Salemi dove è stato presente esponendosi alla luce del sole (perfino in pubblici comizi) e con liste ufficiali approvate dalla stessa Prefettura, ha fatto politica, senza la presentazione di liste, avendo però suoi uomini nei consigli comunali e nelle giunte. Diversamente il Prefetto si rende responsabile del reato di omissione di atti d’ufficio, rispetto al quale, comunque, io l’ho già denunciata. Quello che ha fatto il Prefetto è un atto di sfregio contro la storia e la città. Io prima ancora che me stesso voglio difendere la città. Quello di carabinieri e polizia é stato un abuso. Io difendo le istituzioni, ma chi le rappresenta può sbagliare. La Prefettura ha perseguito aria di mafia, non fatti di mafia, secondo stereotipi indegni di teleromanzi. E’ inaudita una normativa che impone in modo autoritario lo scioglimento di un Comune senza prevedere responsabilità penali. Ed è documentato che gli eletti nelle liste considerate arbitrariamente inquinate non hanno avuto alcun rapporto con le giunte, la cui autonomia è sempre stata assoluta, i cui componenti, in gran parte, esterni ai partiti, alla città, e non eletti. Mai indebita fu l'ingerenza di quello che era il leader della maggioranza, Pino Giammarinaro. E tutto fu voluto meno che dal leader della maggioranza, come, per esempio, la nomina del Vice Sindaco Antonella Favuzza, la più appassionata testimone di questa città…Porterò con me l'amarezza di uno Stato che condanna Salemi e la schiaccia al pregiudizio e all’onta di una mafia che qui non esiste, e la cui presenza, ovunque, va dimostrata. Forze dell’Ordine deviate hanno denunciato una cosa che non c'é. E lo sanno tutti, da destra e sinistra. L’influenza di Pino Giammarinaro è documentata e riconosciuta anche in amministrazioni di centrosinistra, come quella di Alcamo e Campobello di Mazara (su you tubeg ira un bel quadretto, campagna elettorale a Campobello col sindaco candidato del Pd Caravà finito ora in carcere per mafia, e testimone di legalità in ogni dove, con Sgarbi e l’on. Giammarinaro durante una convention tutti assieme appassionatamente ndr). Di cosa stiamo dunque parlando ? Tutti conoscono la storia di Salemi. Questa indagine assurda porterà alla condanna delle forze investigative deviate. Me ne vado per difendere il nome di Salemi e dei salemitani. Con le mie dimissioni la città andrà al voto a maggio. Questo è quello che volevo dirvi da amico di Salemi e della Sicilia, non da vittima. Quello che ha detto Toscani (il famoso fotografo che ha lasciato la Giunta proprio contro le intromissioni di Giammarinaro ndr)o è un'onta per lui. E' facile continuare con le leggende. A Salemi è successo che alcuni investigatori, per consolidare il proprio ruolo e per dare forza alle loro indagini su Giammarinaro, hanno visto la mafia anche là dove non c'è. Non sono preoccupato, come un teologo, da questioni ontologiche. Il Giammarinaro di oggi é lo stesso di 30 anni fa, da tutti riconosciuto, ma con molto meno potere, e nel rapporto con me, nessuno. Né mai ha tentato di esercitarlo fuori dei limiti del lecito e dei confini garantiti dalla democrazia (che è, per sua natura, partecipativa, e prevede l’ascolto di tutte le forze politiche. Lo impari, il Prefetto ! Per non rischiare di attentare alla democrazia. In questi anni abbiamo realizzato iniziative memorabili, di cui io sarò sempre orgoglioso, consacrate dalla visita, nel maggio del 2010, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Quelle di oggi sono dunque dimissioni inevitabili per salvare il destino democratico di Salemi. Mi basta che sospendano un processo iniquo. La cosa inaccettabile è che tutta la comunità diventi vittima di reati per loro natura individuali.  Non mando le mie dimissioni al Prefetto a cui non riconosco alcuna autonomia di giudizio. Spero di incontrarvi in un futuro più degno della vostra grande città. Rimpiangerò Salemi. Mi ribello però ad un atto ingiusto. Se hanno arrestato 6 carabinieri ad Altamura, perché non possono arrestarne uno a Salemi? Ho rispetto dell’Arma dei Carabinieri, ma il Maresciallo dei Carabinieri ha mentito, non solo a me ma anche a se stesso. L'impotenza di Giammarinaro era manifesta e lui lo sapeva. Di Salemi ha parlato in questi anni il mondo, e non certo più per i Salvo. Di Castelvetrano oggi si parla come “la città d Matteo Messina Denaro”, non certo perché è la città del filosofo Giovanni Gentile. Non escludo che, una volta scongiurato lo scioglimento per mafia, presenti una mia lista che si chiamerà «Il partito della Rivoluzione».

Cosa potersi aspettare di diverso da un personaggio che ha reso Salemi palcoscenico di un reality, che ha chiesto risarcimenti per migliaia e migliaia di euro a giornali che hanno acceso su Salemi i riflettori della “giusta” informazione, che ha dovuto pagare, poche migliaia di euro, 3 mila, per vedersi però ritirata la querela per una infamante accusa ad un cronista, così da evitare un processo dall’esito scontato. Cosa attendersi  da un personaggio che ha detto di vedere la mafia nell’eolico ed è stato incapace di trasportare l’influenza in altri settori, e non ha spiegato perché nell’eolico si e altrove no, l’uscita di scena non presenta colpi a sorpresa, ma il solito clichè di accuse gratuite, condite , si ripete, da una affermazione che lui attribuisce al ministro Cancellieri, che rischia, se vera, a fare più male delle parole di Sgarbi.

Salemi, la provincia di Trapani, la Sicilia non hanno bisogno di queste urla, ha bisogno di altre grida contro la mafia, contro i mafiosi e i complici che ancora oggi permettono la latitanza di un boss assassino e spietato come Matteo Messina Denaro. Sgarbi avrebbe potuto impiegare meglio la sua tonante voce, facendo il sindaco senza guardare in faccia  nessuno, dando la giusta lezione a tanti altri sindaci, a questi sindaci e amministratori da lui solo ora citati, che amministrano ogni giorno dovendo guardare in faccia qualcuno. Non tutti i sindaci e gli amministratori per fortuna operano così. Molti sono quelli che guardano con timore i cittadini. Da loro avrebbe dovuto prendere esempio il sindaco, tra poco ex sindaco, Sgarbi.
*tratto da www.liberainformazione.org"

venerdì 10 febbraio 2012

Salemi, Sgarbi: "Il Fatto si occupi dei fatti"

"NON HA CAPITO NULLA DI QUESTA TERRA"


Mafia/ Borsellino: Da Sgarbi parole inaccettabili sulla Sicilia

L'eurodeputato del Pd: "Non ha capito nulla di questa terra"


Palermo, 9 feb. (TMNews) - "Quelle di Sgarbi sono parole inaccettabili, intrise di luoghi comuni, che dimostrano come non abbia mai capito nulla di questa terra". Così l'eurodeputata del Pd Rita Borsellino commenta le parole di Vittorio Sgarbi che, annunciando le sue dimissioni da sindaco diSalemiha detto che "per la Sicilia non c'è speranza".
"In Sicilia la speranza c'è ed è nelle mani dei tanti siciliani e delle tante siciliane che ogni giorno, con onestà e buona volontà, lavorano per il futuro di questa terra - ha proseguito la Borsellino -. Da amministratore ha fallito e si assuma le sue responsabilità, comprese quelle politiche. La Sicilia non ha bisogno di polemisti, ma di persone serie".
"La speranza - ha continuato l'europarlamentare - la si costruisce con i fatti, non con le parole. La Sicilia è terra di antimafia, di uomini e donne che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia. Sotto questo profilo, il resto del Paese ha solo da imparare dai siciliani e spero lo faccia in fretta, vista la presenza sempre più forte delle mafie al Nord. Anche Sgarbi avrebbe potuto imparare tanto dai siciliani - ha concluso -, ma ha perso una grande occasione".

giovedì 9 febbraio 2012

siamo già al dopo Sgarbi?


Toscani, salviamo archivio Kim's Video

Appello a Lombardo per videoteca cinema indipendente mondiale

postato 3 ore fa da ANSA


ANSA) - PALERMO, 9 FEB - L'archivio della videoteca di Yongman Kim, chiamata Kim's Video, un tesoro di oltre 55 mila titoli, la piu' grande raccolta di produzioni di cinema indipendente mondiale donata al Comune diSalemi''sta marcendo all'umido, in mezzo a topi e scarafaggi''. A lanciare l'allarme, con una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo, e' Oliviero Toscani, che circa 4 anni fa, quando era assessore alla creativita' nella giunta di Vittorio Sgarbi, si fece promotore .