martedì 7 febbraio 2012

SGARBI NON E' PIU' SINDACO DI SALEMI!!!!

Il critico d'arte si è dimesso (questa volta sul serio) da sindaco prima che Salemi venga commissariata




Vittorio Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi. "Un'altra volta?" si chiederanno in molti, visto che il critico d'arte più e più volte ha minacciato (o promesso) di lasciare il posto da primo cittadino , ma poi si è sempre tirato indietro.
Questa volta, però, sembra (e sottolineamo sembra) sia vero: lascia Salemi e torna al Nord.
Per capire il perché di questa decisione ci affidiamo ad una articolo di Rino Giacalone pubblicato dal Fatto Quotidiano domenica scorsa, e per il quale Sgarbi ha minacciato (o promesso) querela...

SALEMI VERSO LO SCIOGLIMENTO PER MAFIA
di Rino Giacalone (Il Fatto Quotidiano, 5 Febbraio 2012)




Gli ispettori nominati a giugno scorso dall’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, su richiesta del prefetto di Trapani Marilisa Magno, per compiere l’accesso agli atti del Comune di Salemi hanno concluso il loro lavoro. Un vice prefetto, un commissario di Polizia e un tenente dei carabinieri, hanno lavorato nei termini affidati, e la conclusione appena rassegnata è quella chel’amministrazione del sindaco Vittorio Sgarbi "è stata oggetto di infiltrazione mafiosa". Sul tavolo del ministro Cancellieri, che ha sostituito Maroni al Viminale, è già giunta la richiesta di commissariamento per inquinamento mafioso, un documento che nella sua completezza è stato classificato come "riservato".
Non è stato un lavoro semplice e lo dimostra la mole di documentazione che accompagna le centinaia di pagine di relazione, decine e decine di faldoni, diversi capitoli per ogni settore dell’amministrazione comunale salemitana. Gli ispettori hanno "fotografato" la realtà che era stata descritta dall’ordinanza di sequestro di beni - oltre 35 milioni di euro - che ha colpito l’ex deputato regionale della Dc (andreottiana) Pino Giammarinaro(Leggi Guidasicilia.it), imprenditore edile con la "passione" per la sanità (pubblica) da quando per un lungo periodo e prima di entrare all’Ars nel 1991, fu presidente di una delle Usl siciliane, quella di Mazara del Vallo.
Proprio una serie di circostanze indicate nell’ordinanza, si tratta dell’operazione condotta a maggio da Polizia e Finanza denominata "Salus Iniqua", hanno condotto il prefetto Magno a chiedere la nomina di una commissione di accesso agli atti. Gli ispettori hanno certificato che Giunta e Consiglio comunale, i vertici della burocrazia, hanno subito pressioni e influenze nelle decisioni da prendere fuori da ogni contesto di democrazia e confronto, ma con un metodo tipicamente mafioso. Punto di partenza l’onorevole Giammarinaro. Tra le pagine della relazione anche una critica (nemmeno tanto sottaciuta) sul modo di amministrare la cosa pubblica: da una parte consulenze per migliaia di euro, dall’altra una serie di decreti ingiuntivi che giorno dopo giorno arrivano sul tavolo del segretario  comunale perché l’amministrazione non riesce a pagare i propri fornitori.




Il "reality" show che Sgarbi ha messo su da quando è stato eletto sindaco e che ha portato in qualche occasione Salemi sul palcoscenico della mondanità internazionale, le "provocazioni" del critico d’arte, la cui verve, anche molto polemica, è ben nota, adesso sta conoscendo una svolta del tutto a sfavore di Sgarbi. Il critico d’arte approdò a Salemi candidandosi a sindaco proprio per volontà dell’on. Giammarinaro che nonostante una assoluzione dall’accusa di mafia nel tempo era rimasto sullo sfondo di tante indagini di mafia condotte nel trapanese, non a caso finendo sottoposto alla sorveglianza speciale. Circostanza che non gli ha impedito di continuare ad esercitare un ruolo politico ben preciso pur non ricoprendo alcun incarico. Sgarbi, eletto, ringraziò dal palco proprio Giammarinaro già in quella occasione difendendolo dalle accuse che gli giravano attorno.
Più che la mafia a Sgarbi si è interessato ad attaccare l’antimafia, giungendo a sostenere che la mafia come organizzazione non esiste più, e comunque a Salemi non c’erano mafiosi, se non tali erano semmai coloro i quali avevano disseminato di pale eoliche il territorio, e arrivando a minacciare denunzie contro il questore Esposito per avere firmato l’ordinanza contro Giammarinaro e nella quale è chiamato in causa il ruolo accondiscendente a Giammarinaro da parte di politici, amministratori e consiglieri comunali.
Resterà deluso Sgarbi rispetto alla conclusione della commissione. All’indomani della nomina infatti aveva dichiarato che "nessun atto della Pubblica Amministrazione è stato determinato dal benché minimo intervento o sollecitazione esterna". La relazione sostiene il contrario e conferma quello che c’è scritto nel rapporto "Salus Iniqua", "e cioè che la presenza di Pino Giammarinaro – soprannominato dai suoi amici 'Pino Manicomio' – all’interno del Comune di Salemi era garantita da funzionari e politici". I "fidati" dell’onorevole vengono indicati in un rapporto dei Carabinieri di Salemi: cominciando dal segretario generale del Comune Vincenzo Barone e dall’ex direttore di ragioneria Gaspare Manzo, passando per diversi assessori e consiglieri comunali. In diverse intercettazioni risulta come Giammarinaro, sebbene privo di ruolo politico e amministrativo ufficiale, venisse quotidianamente consultato sui problemi politici e del Comune.Circostanza confermata anche dall’ex assessore e famoso fotografo Oliviero Toscani e anzi indicata come motivo delle sue dimissioni. Il noto fotografo ha definito "mafioso" il "contesto territoriale" in cui lavorava"Giammarinaro partecipava e assumeva decisioni senza averne alcun titolo".




Questo l'articolo di Giacalone, che ha fatto infuriare Sgarbi (sai che novità). Ieri, in mattinata Sgarbi, preannunciando una conferenza per oggi a mezzogiorno, aveva detto: "Mi dimetto, anzi no. Nomino mio vice Giammarinaro e porto quegli ispettori in tribunale per diffamazione [...] Nomino vice sindaco Pino Giammarinaro e se lui accetta, continuerò a fare il sindaco". Dicendo questo, Sgarbi ha sospeso il concorso per la nomina del suo vice, riservato a sole donne under 45 (LEGGI), avviando le pratiche per nominare suo vice proprio l'ex democristiano Giammarinaro. Nel primo pomeriggio, però, il comunicato stampa dall'Ufficio per la comunicazione della Città di Salemi..


"IMPOSSIBILE, COSI', FARE IL SINDACO IN SICILIA"
«Non voglio continuare a operare in un ambito di rischio che è identificato oltre la mia possibilità di comprensione»
SALEMI – Vittorio Sgarbi mercoledì mattina incontrerà a Roma il ministro dell’Interno al quale consegnerà una corposa documentazione sull’attività svolta dal 2008 ad oggi come sindaco di Salemi. La conferenza stampa prevista per domani (oggi per chi legge) a Salemi è rinviata; si farà solo dopo l’incontro con il ministro.
Nell’annunciare le dimissioni dalla carica, il sindaco di Salemi, osserva: «Mi rendo conto che è impossibile, così, fare il sindaco in Sicilia, con poteri occulti che ti ostacolano. Poteri occulti che io, in quanto tali, non ho mai visto, ma che, a giudicare da quello che prospettano i commissari della Commissione di accesso agli atti, ci sono. Proprio per questo mi rendo conto di essere in pericolo e di non volere continuare a operare in un ambito di rischio che è identificato oltre la mia possibilità di comprensione».
Sottolinea Sgarbi: «Non devo difendermi da nessuna accusa. Sarà opportuno ricordare che nell’indagine "Salus Iniqua" vengo individuato come "parte lesa"».
«Verifico però l’impossibilità in Sicilia di fare azioni nuove e diverse. Verifico inoltre la capacità di valutazione profondamente difforme tra chi prospetta scenari di condizionamento mafioso – di cui non mi sono mai accorto – e quello che abbiamo fatto, che è sotto gli occhi di tutti, ammirato dal mondo intero: mostre, festival, nuovi musei, un rinascimento culturale che non ha eguali in Europa nel rapporto tra risorse impegnate e riscontro mediatico. I commissari hanno visto altro, io invece ho amministrato la città nel segno della cultura. Aspetto, comunque, che mi si indichino quali siano gli atti della mia amministrazione "condizionati" dalla mafia».
«Se, dunque – conclude il critico d’arte e sindaco di Salemi - questa è la prospettiva che vogliono avallare, non vedo perché io debba mettermi di traverso».

Sgarbi in giornata, ha poi confermato la sua volontà a diverse agenzie di stampa."Sono sollevato e felice di potere tornare al nord. Qui, in Sicilia non si può fare nulla", ha affermato all'Italpress, parlando di "fallimento di chiunque vuole tentare strade diverse. Basta, mi trasferirò al nord". Poi ha aggiunto, "ho preso appuntamento con il ministro dell’Interno Cancellieri, per manifestarle il mio compiacimento. Le dirò che ringrazio i commissari del Viminale che mi hanno rivelato forze occulte che mi minacciavano durante il mio mandato da sindaco, certo erano così occulte che io non le ho riconosciute""Non mi sono mai accorto in tutti questi anni – ha puntualizzato ancora Sgarbi – di infiltrazioni mafiose nel Comune e non si sono verificate in alcun atto. Non sono mai stato condizionato nella mia attività. Posso solo dire di avere sbagliato a candidarmi a sindaco". Poi ha concluso, "dopo le mie dimissioni verrà inviato un commissario, il consiglio non decade. Suggerisco comunque ai consiglieri, di dimettersi anche loro, prima che  vengano smobilitati, sarebbe una cosa non onorevole".
Non mi sono mai accorto in tutti questi anni di infiltrazioni mafiose nel Comune di Salemi e non  si sono verificate in alcun atto. Non sono mai stato condizionato nella mia attività. Ho sbagliato a candidarmi a sindaco e adesso me ne vado sollevato [...] E' inutile, in Sicilia non c'è speranza di fare niente. Io ho portato qui Caravaggio, Cezanne, Picasso e altre decine di artisti ma, evidentemente, gli ispettori non si sono accorti di nulla ma mi hanno rivelato queste forze occulte. In Sicilia non c'è spazio per le novità. A Salemi non è possibile fare il sindaco, evidentemente c'è una forza occulta che lo ostacola".


[Informazioni tratte da Adnkronos/IgnANSAAGIItalpress]

1 commento:

  1. Come si dice dalle nostre parti...finiu comu a festa di Vita e u palluni di Salemi!
    Finalmente si conclude questa tragicomica "vastasata".

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