sabato 31 ottobre 2009

Halloween Awakening

La Notte di Halloween - Walt Disney

sicilia bedda gruppo folk - Salemi

Il gruppo Folk ha la sede sociale a Salemi ma di fatto è stato costretto, per miopia degli amministratori locali succedutesi nel tempo, ad emigrare nell vicina Vita, dove ha trovato accoglienza,disponibilità e finanziamenti.
Però a Fabrizio Corona si danno 15 euro di rimborso spese per la sua presenza a Salemi, in un contesto avulso allo stesso.
Bravo il Principe Sgargi, lunga vita a Lui ed al suo Principato.!!!!!!

sicilia bedda gruppo folk - Salemi

Il gruppo Folk ha la sede sociale a Salemi ma di fatto è stato costretto, per miopia degli amministratori locali succedutesi nel tempo, ad emigrare nell vicina Vita, dove ha trovato accoglienza,disponibilità e finanziamenti.
Però a Fabrizio Corona si danno 15 euro di rimborso spese per la sua presenza a Salemi, in un contesto avulso allo stesso.
Bravo il Principe Sgargi, lunga vita a Lui ed al suo Principato.!!!!!!

Salemi, si presentano due libri editi da Bompiani


La città di Salemi si conferma luogo di incontro e confronto tra scrittori, intellettuali e artisti. E la rassegna di letteratura "Ammirazioni", ideata da Vittorio Sgarbi, richiama nella cittadina siciliana autori di diversa estrazione culturale invitati a confrontarsi sugli insoliti percorsi della letteratura italiana, ma anche sui temi di più scottante attualità che animano il dibattito politico nel nostro Paese. Domani martedì 27 ottobre alle 21 al castello normanno svevo di Salemi, in piazza Alicia, sarà presentato il libro dal titolo "Filosofia della Montagna" scritto da Francesco Tomatis e edito da Bompiani. Dopodomani mercoledì 28 ottobre, sempre al Castello e alle 21, sarà presentato invece il libro "Ultracasta" di Stefano Liviadotti, anch'esso edito da Bompiani. Ad entrambe le presentazioni, oltre agli autori, parteciperà Vittorio Sgarbi Qui di seguito le schede sui libri. «Filosofia della montagna» di Francesco Tomatis (Bompiani) In una caleidoscopica visione composta di ottantun brevi capitoli, l'autore accompagna il lettore in altrettanti passi differenziati, a ripercorrere sentieri e luoghi, esperienze e riflessioni, domande, gioie e disperazioni che egli stesso ha provato in montagna. È un cammino che, nel considerare situazioni marginali o estreme della vita in ambiente alpino, ritrova una dimensione di libertà e pace, d'amore tra ogni forma di realtà e vita, capace di porre in dialogo differenti culture: cinese e greca, buddista e cristiana, e altre ancora. In un linguaggio quotidiano e simbolico, concreto e sperimentale, la "filosofia della montagna" rivela un tangibile significato spirituale in tutto ciò che è naturale: dai fiori coloratissimi delle Alpi alla fatica alpinistica, dalla neve su cui scivolare alla laboriosità frugale delle popolazioni montane. Al lettore parrà d'aver percorso alcune tappe d'un pensante cammino. Ma forse sarà anche così entusiasta dell'esperienza compiuta, da lasciare la propria guida (filosofica, mistica, alpina) e intraprendere lui stesso una personale via - naturalmente in montagna! «Ultracasta» di Stefano Liviadotti (Bompiani) Secondo l'autore, come si legge nel risvolto della copertina, quella dei giudici e dei pubblici ministeri è la madre di tutte le caste. Uno stato nello stato, governato da fazioni che si spartiscono le poltrone in base a una ferrea logica...

venerdì 30 ottobre 2009

Sgarbi: "Dedichiamo noi una via a Impastato"




"Una via a Peppino Impastato la dedicheremo noi a Salemi". Risponde così il sindaco della Città di Salemi Vittorio Sgarbi alla maggioranza del Consiglio comunale di Bergamo che ha negato l’intitolazione di una via al giornalista di Cinisi ucciso dalla mafia. "Mi sembrano davvero esagerati e forti – dice Vittorio Sgarbi - questi “niet” nei confronti di Peppino Impastato. Possiamo anche capire che Bergamo non abbia alcuna ragione di legarsi ad un nome che non ha alcun riferimento con la sua storia. Senza per questo polemizzare con il Consiglio comunale di Bergamo – aggiunge Sgarbi – annuncio che già domani a Salemi, dove abbiamo ragioni territoriali per ricordarlo, dedicheremo una via a Impastato".

giovedì 29 ottobre 2009

Juventus - Sampdoria 5-1 Highlights Ampia Sintesi Mediaset Premium 28-10-09 Serie A 10°Giornata

Buffon: «Juve? Un'esplosione nucleare»


«Altro che scintilla per ripartire... nessuno si aspettava una prestazione così contro la Samp. Ma noi volevamo a tutti i costi vincere e convincere. Questo è uno dei momenti migliori della mia carriera»

TORINO, 29 ottobre - Gianluigi Buffon il giorno dopo la grande prestazione con la Samp ha ancora la faccia soddisfatta. Sirigu, il portiere del Palermo, ha detto che per lui Gigi è un mito. Che effetto fa essere un mito per un altro portiere? «È troppo presto per diventare un mito per uno che sta giocando con me un campionato - dice ai microfoni di Sky Sport24 - Però fa piacere, Sirigu sta facendo un'ottima stagione. È giovane, è cresciuto durante i miei anni d'oro...».




ESPLOSIONE - La partita di ieri è stata la scintilla per ricominciare a splendere? «Ieri è stata un'esplosione nucleare perchè nessuno si aspettava, neanche noi, una prestazione simile. Le qualità sono quelle, tutti volevamo vincere e convincere. Con le grandi squadre (Roma, Lazio e Samp) abbiamo sempre dimostrato di esserci. Le altre partite, però, purtroppo sono quelle che fanno la differenza, dobbiamo cercare di non perdere punti in queste partite per arrivare ad un obiettivo importante».



LA NUOVA JUVE - Questa nuova Juve convince per via del cambio di modulo? «Non è solo questione di modulo. È l'atteggiamento della squadra che ieri era aggressivo, c'era tanta voglia di buttarsi alle spalle questo mese un po' cupo. Sicuramente tutte questi ingredienti li puoi allenare in settimana, poi noi siamo riusciti a preparare la sfida in modo ottimale».



LA DIFESA - Chiellini e Cannavaro stanno giocando alla grande: «Per me è gran fortuna poter giocare e aver davanti grandi difensori, Chiellini e la sua forma strepitosa e Cannavaro con la sua esperienza, ma anche Legrottaglie. Il loro lavoro fa sì che il mio venga semplificato».



IL SUO MOMENTO - Gli chiedono: sei mai stato più forte di così? «Le carriere sono fatte di momenti in cui ti senti imbattibile e altre in cui non ti senti più sicuro come prima. Questo è uno dei miei migliori momenti. Le critiche dell'anno scorso, alcune anche ingiustificate, sono state un grande stimolo».
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

martedì 27 ottobre 2009

J U V E N T U S


Si corre ad Abu Dhabi

Domenica esordio per la F.1 sulla nuova pista degli Emirati Arabi. Il finlandese e lo spagnolo, che lasceranno Ferrari e Renault, ci tengono a fare bene. Raikkonen: "Voglio chiudere in bellezza". Lo spagnolo: "Saluto un grande team pieno di amici". Glock non recupera, la Toyota conferma Kobayashi


MILANO, 27 ottobre 2009 - Da Kimi Raikkonen che desidera "chiudere in bellezza" con Ferrari a Fernando Alonso che vuole regalare alla Renault "un grande risultato" prima di approdare al Cavallino. Il presente e il futuro di Maranello vivranno domenica ad Abu Dhabi una corsa speciale. Sul nuovissimo tracciato degli Emirati Arabi, simbolo di una Formula 1 che cerca nuovi orizzonti (e soprattutto nuove opportunità di business) domenica andrà in scena l'ultima prova della stagione 2009. Non c'è un naturale favorito, nessun team ha riferimenti rispetto all'anno prima. Tutto può accadere.



Uno spettacolare scorcio della nuova pista GRANDI VITTORIE — Alonso, che è già riuscito a vincere nel GP d'esordio di Singapore (anche se si è trattato di una vittoria sporcata dal crash-gate di Nelsinho Piquet) sta per salutare un gruppo di persone che conosce da molto e con cui ha condiviso grandi vittorie. "È per questo che mi piacerebbe finire la stagione e la mia carriera in Renault con un grande risultato - ha detto l'asturiano - sarà emozionante perché ho tanti ricordi speciali che mi legano alla Renault e sto lasciandomi dietro tanti amici. La Renault è uno dei grandi team della F.1 e non vedo l'ora di lottare con loro in pista negli anni a venire".

DA RICORDARE — Kimi Raikkonen vivrà con spirito analogo questo GP. "È giunto il momento di salutarci con i ragazzi della Ferrari dopo tre anni trascorsi insieme - ha detto - con orgoglio penso ai risultati ottenuti, in particolare al titolo del 2007, a quelli marche dello stesso anno e del 2008. In questa stagione la macchina non era così competitiva come avremmo voluto ma siamo comunque riusciti a vincere al meno una corsa e a fare un discreto bottino di punti. Speriamo di chiudere in bellezza con qualcosa di bello in più da ricordare".

ACCERTAMENTI — Per quanto riguarda le ultime dagli altri team oggi la Toyota ha ufficializzato che domenica sarà ancora Kamui Kobayashi a guidare la seconda vettura. Come già a Interlagos, il 23enne pilota giapponese prenderà il posto del titolare Timo Glock, bloccato dalla frattura di una vertebra riportata in seguito a un incidente durante le qualificazioni del GP del Giappone. "Ci dispiace molto per Timo - ha affermato John Howett, presidente della Toyota Motorsport - ma in seguito agli accertamenti medici, la squadra ha deciso di non rischiare. Kamui ha guidato bene durante il GP del Brasile nonostante le difficili circostanze, gli siamo quindi grati per questa sostituzione".



gasport

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Valentino, fenome9



Nono titolo per un pilota straordinario. Perché non ha mai smesso di migliorarsi e perché sa cambiare anche a 30 anni. In meglio


SEPANG (Malesia), 25 ottobre 2009 - Valentino Rossi è campione del mondo. Ancora, e siamo a quota nove. E’ forte il rischio di considerare scontata o normale questa impresa. Perché ormai siamo abituati, Valentino ci ha abituati. Però, a nominarli tutti, nove titoli mondiali nello sport moderno li possono vantare pochi atleti. E allora bisogna provare a spiegare, ammesso sia possibile (essendo la nona volta), cosa c’è dietro queste magiche vittorie che appassionano milioni di tifosi italiani e altrettanti tifosi che nel mondo ce lo invidiano (perché quando senti gli stranieri parlare di lui, l’invidia la senti eccome).




maniacale — Valentino vince così tanto innanzitutto perché è un fantastico professionista, quasi maniacale nel voler superare i propri limiti, e questa motivazione è senz’altro la già straordinaria base di partenza. E sì che gli anni passano anche per lui. Negli ultimi tre anni abbiamo visto come due ragazzi terribili come Casey Stoner e Jorge Lorenzo i mezzi per batterlo li avessero (l’Hayden del 2006 è stato una meteora, tant’è che si ricorda di più la caduta di Vale a Valencia che non i trionfi di Nicky). Ma il pesarese è stato grande due volte: li ha battuti non solo in pista, ma anche e soprattutto perché li ha costretti a entrare in un terreno per loro inesplorato, quello del superamento dei propri limiti. Il dottore li ha costretti ad andare oltre, e sono andati in tilt. Lorenzo certamente meno di Casey. Ma quando si è trattato di portare l’assalto decisivo, quest’anno lo spagnolo ha sempre fallito.





Valentino Rossi, 30 anni, 9 mondiali vinti. LaPresse moto perpetuo — Quello che però forse colpisce di più, oltre all’immenso talento motociclistico, è come il suo spirito non invecchi mai. Vale è sempre avanti, sa sempre trovare nuovi stimoli, adora come José Mourinho (il tecnico della sua amata Inter) il “rumore dei nemici” che si fanno avanti per togliergli la corona. Valentino Rossi è un moto perpetuo, prima ancora nell’istinto che nello stare in sella. Si fa fatica a ricordarne gare banali, si ricordano quasi esclusivamente le tante vittorie o le cadute (dentro e fuori la pista).



futuro — Una specie di spirito da Highlander della moto. Nessuno tra giornalisti o addetti ai lavori, un ambiente ultracompetitivo e affatto tenero, ipotizza anche solo lontanamente che ci sia la possibilità di un suo ritiro. E non sarebbe un argomento blasfemo visto che parliamo di un 30enne (in un mondo dove si comincia anche a 15 o 16 anni, se non prima) che ha conquistato qualcosa come 9 titoli iridati, 103 vittorie, 58 pole, 83 giri veloci, 163 podi su 226 GP disputati. Anzi. Sono tutti pronti ad associare quel sorriso furbo che buca il video a nuove imprese, che si tratti di guidare una Ferrari o di far vincere una Ducati (quest’ultima cosa sarebbe un Oscar alla carriera). Lo spirito di Rossi trascina, è sempre proiettato al futuro, a prescindere da età anagrafiche e palmares. Questo è forse il vero grande segreto di Valentino, lo spirito dell’esordiente e l’esperienza del navigatissimo campione, una combinazione tremenda per chi ci ha a che fare in pista.



nuove sfide — Dice Andrea Dovizioso, suo collega in forza alla Honda: “Quello di cui si parla sempre poco è la capacità di Rossi di cambiare il proprio stile di guida e continuare a vincere lo stesso. Non ho mai visto un pilota capace di questo, è qualcosa di grande”. Valentino sa cercarsi nuove sfide, e di fronte ne ha ancora tante: il record di vittorie di Giacomo Agostini, il decimo titolo per fare cifra tonda, battere qualche altro emergente che sogna di stargli davanti, magari vincere ancora con una nuova moto. Essendo un Highlander, ha solo l’imbarazzo della scelta.



dal nostro inviato

Giusto Ferronato

Marrazzo si è dimesso "Basta, voglio chiudere"

Possibile il voto a metà marzo. Gli inquirenti: "Non è indagato né è stato convocato"


ROMA - Si è dimesso. Piero Marrazzo ha voluto accelerare la sua uscita dalla Regione Lazio. Non volendo più sostenere il peso di una situazione che gli sta provocando un forte stress. "Basta, voglio chiudere, non avere più nessun contatto con la mia vita politica", avrebbe detto ai suoi collaboratori annunciando la repentina decisione di dimettersi dopo l'autosospensione.



Ieri Marrazzo era stato visitato al Policlinico Gemelli e aveva fatto pervenire alla Regione Lazio il certificato medico di trenta giorni, che aveva fatto scattare l'istituto dell'impedimento temporaneo con delega dei poteri al suo vice Esterino Montino. Certificato medico con una validità di trenta giorni alla fine dei quali, si era detto, avrebbe rassegnato le dimissioni. Poi oggi la decisione di lasciare subito. Nel tardo pomeriggio si riunirà la Giunta regionale per prendere atto della decisione del presidente.



I tempi. Dalle dimissioni al voto passeranno 135 giorni, 90 per i decreti di indizione dei comizi elettorali e 45 per indire i comizi. Dunque se Marrazzo si dimetterà oggi, come annunciato, si potrebbe andare alle urne a metà marzo, ma non è escluso che le elezioni si tengano il 28-29 marzo, in coincidenza con l'Election Day fissato dal governo.



L'istituto religioso. L'ormai ex Governatore del Lazio ha lasciato questa mattina la sua casa per trascorrere qualche giorno in un istituto religioso. In un primo momento si era parlato dell'abbazia di Montecassino, poi in seguito alla diffusione della notizia, la meta è cambiata. L'ex presidente, travolto dallo scandalo di un video che lo ritrae con una trans e ricattato da quattro carabinieri finiti in manette, trascorrerà parte della convalescenza.





In questi giorni Marrazzo era rimasto a casa con la sua famiglia. Ora il trasferimento in una struttura gestita da religiosi anche "per permettergli di recuperare un po' di serenità e di equilibrio".



Indagini. Negli ambienti giudiziari di piazzale Clodio si precisa che "non c'è stata alcuna convocazione in

procura di Piero Marrazzo e non è neppure previsto che debba essere sentito. Almeno per il momento". Le stesse fonti smentiscono, tra l'altro, l'ipotesi di un'iscrizione sul registro degli indagati del presidente della Regione Lazio. Chi indaga sottolinea anche che "allo stato degli atti non ci sono tracce di altri esponenti politici sotto ricatto perché finiti nel giro di trans".



In procura si ribadisce che Marrazzo, in questa vicenda, rimane parte offesa: dunque, non sarà aperto nei suoi confronti un procedimento per l'ipotesi di peculato (in relazione all'uso dell'auto blu) e per quella di corruzione (con riferimento al denaro preso dai carabinieri che hanno fatto il blitz nell'appartamento della trans in via Gradoli).



Per il peculato viene chiarito che Marrazzo aveva diritto all'auto di servizio e con quella poteva andare dove voleva; quanto alla corruzione, gli inquirenti ritengono che il video sia stato girato dai due carabinieri Carlo Tagliente e Luciano Simeone e che l'uomo politico sia stato vittima di un ricatto senza sapere di essere stato filmato. Gli inquirenti hanno anche chiarito che Marrazzo non è stato sottoposto al test antidroga, altra ipotesi circolata in queste ore.



Interrogatori. Oggi il transessuale, conosciuto con il

nome di Natalì, e che sarebbe stato immortalato nelle riprese del video, diventato poi oggetto di ricatto nella vicenda Marrazzo, è stato ascoltato dai carabinieri del Ros. Insieme a Natalì sarebbero stati ascoltati altri transessuali. Gli interrogatori sarebbero necessari, a questo punto dell'inchiesta, per verificare alcuni aspetti ancora poco chiari.



Primo tra tutti c'è da capire attraverso quali canali arrivava la cocaina nell'appartamento di via Gradoli e chi ne faceva uso. Da accertare anche il flusso di danaro contante pagato per le prestazioni di Natalie e degli altri transessuali. Altre verifiche poi serviranno per accertare se al momento dell'irruzione dei quattro carabinieri, poi arrestati, nell'appartamento di via Gradoli, qualcuno all'interno fosse d'accordo con i militari infedeli.
Il legale. L'avvocato di Marrazzo, Luca Petrucci, ha intanto chiarito che il suo assistito non ha mai provato a comprare il video con cui i carabinieri della compagnia Trionfale lo ricattavano: ''Non conosce il prezzo del filmato, voleva solo esaminarne il contenuto'', ha detto.




La versione della photo Masi. Ma Carmen Masi, titolare con il marito Domenico della Photo Masi, l'agenzia che offrì ad alcuni media il filmato, in una intervista al settimanale Oggi, racconta una versione diversa dei fatti: Marrazzo, dice, la chiamò personalmente lunedì 19 ottobre, chiedendo di stipulare un "contratto di cessione in esclusiva" del video che lo ritraeva con un transessuale. .



Secondo Carmen Masi un dischetto contenente il video era stato dato anche al direttore di 'Chi', Signorini, dopo che 'Oggi' aveva deciso di non pubblicarlo. "Alla presenza del nostro avvocato, è stato mostrato il video a Signorini. Come si sa - conclude Carmen Masi - gli abbiamo anche lasciato il dischetto, per il quale ci ha firmato una ricevuta"



I soldi. L'avvocato Petrucci ha anche sottolineato che Marrazzo "non aveva pattuito 5mila euro con la transessuale. I 3mila euro sul tavolino di Natalì erano provento della sua attività". "Piero - ha aggiunto Petrucci - aveva 2mila euro nel portafogli. I 3mila euro sul tavolino non erano stati dati da Marrazzo a Natalì, ma erano provento del lavoro di quest'ultimo e forse in parte gli erano stati dati da Piero".



Un'ultima precisazione riguarda ancora la storia del video: "Marrazzo non ha mai trattato sul prezzo per averlo, ha ricevuto una telefonata da Berlusconi che ha molto apprezzato e a quel punto ha cercato di indagare per conto suo per rintracciare il video e capire di che cosa si trattasse. Era arrivato all'agenzia Masi, perché in certi ambienti si sa chi smercia queste robe, ma nel frattempo sono arrivati i provvedimenti di fermo della procura a carico dei quattro carabinieri".



Reazioni. "E' legittimo stigmatizzare le debolezze di un uomo pubblico, e trarne, sul piano politico e morale, le inevitabili conseguenze, ma non può diventare motivo per massacrare la dignità sua e la sensibilità di coloro che lo amano o che gli sono legati". Lo scrive Avvenire che dedica al "caso Marrazzo" un editoriale a firma dello scrittore Davide Rondoni, per il quale la dolorosa vicenda del Governatore del Lazio dovrebbe essere "piuttosto, l'occasione per una riflessione seria, dura e al tempo stesso pietosa".

(27 ottobre 2009)

lunedì 26 ottobre 2009

Caso Marrazzo: Signorini, Ho Deciso Io Non Berlusconi Di Non Pubblicare Foto Su 'Chi'

Roma, 26 ott. (Adnkronos) - ''Non e' assolutamente vero che Silvio Berlusconi abbia impedito la pubblicazione delle foto dello scandalo Marrazzo sul settimanale 'Chi', in quanto io avevo gia' autonomamente deciso di non pubblicarle''. e' quanto ha dichiarato a 'Sky Tg24 Mattina' il direttore di 'Chi', Alfonso Signorini a proposito del video che sarebbe stato usato per ricattare il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.

Caso Marrazzo, l'avvertimento di Berlusconi

Adnkronos - Ieri - 16.16
Yahoo! Notizie - Berlusconi sapeva e ha avvertito Marrazzo. E' questo l'ultimo capitolo dello scandalo sessuale emerso settimana scorsa: il premier avrebbe avvertito Marrazzo dell'incombente ricatto, mettendolo in guardia: "A Milano hanno un video contro di te". Sarebbe successo tre giorni prima dell?arresto dei carabinieri del?la Compagnia Trionfale, quei quattro Carabinieri accusati di averlo ricattato.
Signorini conferma che il video ? stato offerto a alla sua rivista 'Chi' dall'agenzia Photo Masi: "Me l?ha offerto la ti?tolare Carmen Masi e io l?ho preso in visione. Mi disse che il prezzo era di 200.000 euro trat?tabili. Ho spiegato subito che non mi interessava, per? ? co?me spesso avviene per vicende cos? delicate ? ho detto che ne avrei parlato con i vertici del?l?azienda. Ho subito informato la presidente Marina Berlusco?ni e l?amministratore delegato Maurizio Costa, con i quali ab?biamo concordato di rifiutare la proposta". (segue)

Classifica Piloti MotoGp

1 Valentino Rossi Yamaha 286
2 Jorge Lorenzo Yamaha 245
3 Casey Stoner Ducati 220
4 Daniel Pedrosa Honda 209
5 Andrea Dovizioso Honda 152
6 Colin Edwards Yamaha 148
7 Marco Melandri Kawasaki 108
8 Loris Capirossi Suzuki 108
9 Alex De Angelis Honda 105
10 Toni El?as

Valentino, fenome9

SEPANG (Malesia), 25 ottobre 2009 - Valentino Rossi ? campione del mondo. Ancora, e siamo a quota nove. E? forte il rischio di considerare scontata o normale questa impresa. Perch? ormai siamo abituati, Valentino ci ha abituati. Per?, a nominarli tutti, nove titoli mondiali nello sport moderno li possono vantare pochi atleti. E allora bisogna provare a spiegare, ammesso sia possibile (essendo la nona volta), cosa c?? dietro queste magiche vittorie che appassionano milioni di tifosi italiani e altrettanti tifosi che nel mondo ce lo invidiano (perch? quando senti gli stranieri parlare di lui, l?invidia la senti eccome).

maniacale ? Valentino vince cos? tanto innanzitutto perch? ? un fantastico professionista, quasi maniacale nel voler superare i propri limiti, e questa motivazione ? senz?altro la gi? straordinaria base di partenza. E s? che gli anni passano anche per lui. Negli ultimi tre anni abbiamo visto come due ragazzi terribili come Casey Stoner e Jorge Lorenzo i mezzi per batterlo li avessero (l?Hayden del 2006 ? stato una meteora, tant?? che si ricorda di pi? la caduta di Vale a Valencia che non i trionfi di Nicky). Ma il pesarese ? stato grande due volte: li ha battuti non solo in pista, ma anche e soprattutto perch? li ha costretti a entrare in un terreno per loro inesplorato, quello del superamento dei propri limiti. Il dottore li ha costretti ad andare oltre, e sono andati in tilt. Lorenzo certamente meno di Casey. Ma quando si ? trattato di portare l?assalto decisivo, quest?anno lo spagnolo ha sempre fallito.


Valentino Rossi, 30 anni, 9 mondiali vinti. LaPresse moto perpetuo ? Quello che per? forse colpisce di pi?, oltre all?immenso talento motociclistico, ? come il suo spirito non invecchi mai. Vale ? sempre avanti, sa sempre trovare nuovi stimoli, adora come Jos? Mourinho (il tecnico della sua amata Inter) il ?rumore dei nemici? che si fanno avanti per togliergli la corona. Valentino Rossi ? un moto perpetuo, prima ancora nell?istinto che nello stare in sella. Si fa fatica a ricordarne gare banali, si ricordano quasi esclusivamente le tante vittorie o le cadute (dentro e fuori la pista).

futuro ? Una specie di spirito da Highlander della moto. Nessuno tra giornalisti o addetti ai lavori, un ambiente ultracompetitivo e affatto tenero, ipotizza anche solo lontanamente che ci sia la possibilit? di un suo ritiro. E non sarebbe un argomento blasfemo visto che parliamo di un 30enne (in un mondo dove si comincia anche a 15 o 16 anni, se non prima) che ha conquistato qualcosa come 9 titoli iridati, 103 vittorie (104 se vince a Sepang), 57 pole (58), 82 giri veloci (83), 162 podi (163) su 225 GP (226) disputati. Anzi. Sono tutti pronti ad associare quel sorriso furbo che buca il video a nuove imprese, che si tratti di guidare una Ferrari o di far vincere una Ducati (quest?ultima cosa sarebbe un Oscar alla carriera). Lo spirito di Rossi trascina, ? sempre proiettato al futuro, a prescindere da et? anagrafiche e palmares. Questo ? forse il vero grande segreto di Valentino, lo spirito dell?esordiente e l?esperienza del navigatissimo campione, una combinazione tremenda per chi ci ha a che fare in pista.

nuove sfide ? Dice Andrea Dovizioso, suo collega in forza alla Honda: ?Quello di cui si parla sempre poco ? la capacit? di Rossi di cambiare il proprio stile di guida e continuare a vincere lo stesso. Non ho mai visto un pilota capace di questo, ? qualcosa di grande?. Valentino sa cercarsi nuove sfide, e di fronte ne ha ancora tante: il record di vittorie di Giacomo Agostini, il decimo titolo per fare cifra tonda, battere qualche altro emergente che sogna di stargli davanti, magari vincere ancora con una nuova moto. Essendo un Highlander, ha solo l?imbarazzo della scelta.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato
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giovedì 22 ottobre 2009

Vittori Sgarbi vs. Luigi Crimi

In precedenza l’ex (pessimo) sindaco di Salemi Luigi Crimi avrebbe chiesto al Ministro dell’Interno Maroni di “decretare la sua [di Sgarbi] decadenza da sindaco di Salemi”, ora, un po per distogliere l’attenzione dalle preannunciate dimissioni dell’uomo di punta della sua giunta (Oliviero Toscani), e un po per poter dar sfogo alla sua vena di polemista Vittorio Sgarbi risponde:




“Dal suo condominio Crimi mi manda a dire e mi spiega quello che non ha mai capito. Avendo contribuito a stuprare la sua città, anche con lo scempio delle pale eoliche su cui non ha mai mostrato alcuna contrarietà – e che sono alla base delle minacce che io ho ricevuto dopo avere denunciato gli interessi mafiosi che le avevano favorite – mi suggerisce di rinunciare ad una scorta spiegandomi che la gente di Salemi non è violenta. Cosa che io so. Come so che Matteo Messina Denaro e i mafiosi come lui non stanno lontano da qui, e si preoccupano di chi ha una voce che si fa sentire e non un pigolìo come quello di Crimi, nel suo cortile



So che rispondendo ancora a questo Crimi ridò vita a un fantasma, fascista non sopravvissuto, al quale nessun Popolo della Libertà darà più il minimo spazio, non per indifferenza o per diversa valutazione politica, ma perché non prenderà più un voto neanche dai fascisti come lui



Con la spudoratezza di chi non è in grado di capire se non l’inerzia e il servilismo di quelli che ritiene dipendenti, Crimi non avverte la trasformazione radicale di Salemi nella percezione che oggi ne ha il mondo, come testimonia tutta la stampa internazionale che ha descritto cosa è accaduto da quando io sono sindaco, ignorando persino il nome di Salemi prima di quel momento, quando sindaco era Crimi



E non capisce, questo Crimi, che proprio i miei rapporti con il Presidente del Consiglio, costretto a cacciarmi per la petulanza di quel ministro Urbani oggi sparito – come è sparito Crimi – e i miei rapporti con Letizia Moratti, il cui consenso cala di giorno in giorno e che non sarà più ricandidata, sono la prova di quella indipendenza che mi rende libero da ogni partito e pronto ad affermare la mia visione con alleanze mutevoli.



Ed è quello che è accaduto con Giammarinaro, il quale ha avuto l’intelligenza di chiamarmi a Salemi, ma non condiziona in alcun modo la mia azione. Tanto che si trova esattamente nelle stesse condizioni di Urbani e della Moratti. Con la stessa differenza che, se volesse sfiduciarmi, sarebbe un danno più per lui che per me, oltre che un ritorno della città al buio nel quale l’ha tenuta, con gli altri, questo Crimi.



Dopo avere evocato il Ministro della Difesa – che lo lascerà naufragare – ora Crimi invoca il Ministro dell’Interno che dovrebbe – non si sa perché – su sua sollecitazione, decretare la mia decadenza da sindaco.



Ebbene, raccogliendo il suo invito, ho già chiamato il Ministro Maroni e l’ho invitato a Salemi, dove è già venuto – ma Crimi, che dorme, non lo sa – il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali Michelino Davico, esponente della Lega, testimone delle attività di Salemi ben note e riconosciute dallo stesso Ministro, e il Sottosegretario all’Interno, con la delega alla Pubblica Sicurezza, Alfredo Mantovano.



Trovo grottesco, oltre che falso, il riferimento di Crimi a un «inquinamento istituzionale», di cui forse parla per pregressa esperienza personale.

Con ciò mi suggerisce di andare a verificare le delibere della sua amministrazione (si fa per dire) per rendermi conto di come funzionasse la macchina amministrativa al suo tempo, pensando per esempio ai continui abbattimenti e distruzioni di case nel centro storico.



D’altra parte, della sostanziale incapacità di Crimi, è prova il fatto che il suo mandato non è scaduto naturalmente, ma in seguito ad una sfiducia del Consiglio Comunale, votata peraltro anche da esponenti del suo stesso partito.



Ridicole, ancora, le sue osservazioni riguardo, per esempio, ai «costi eccessivi delle bollette per l’elettricità consumate nei locali del castello», evidentemente derivati dall’utilizzo del castello per l’interesse dei cittadini (rassegne cinematografiche, presentazioni di libri, conferenze).



Le insinuazioni sui libri della casa editrice Bompiani tentano di coprire la difesa degli interessi della consorte di Crimi, con la differenza che mia sorella lavora con tenacia e ostinazione, mentre sua moglie con ostinazione e tenacia non ha fatto mai nulla.



Non è difficile invitare autori Bompiani che sono i più notevoli fra gli italiani e stranieri, in un catalogo che va da Sciascia a Eco, da Merlo a Gnoli, personalità rispettate e ammirate. Ma che Crimi, dormendo, non conosce, non avendo probabilmente mai sfiorato un libro nella sua vita.



Su un solo punto concordo con Crimi: sulla inopportunità di querelarlo. Per difetto di esistenza“



Nel frattempo non rinuncia a rivendicare la paternità dell’espressione usata, qualche sera fa in diretta televisiva, da Silvio Berlusconi nei confronti di Rosy Bindi, “Ravviso che lei è sempre più bella che intelligente“, pronunciata dallo stesso Sgarbi nel lontano 1993 in un confronto con Mino Martinazzoli.



Rosy Bindi nell’occasione ha risposto  al presidente del consiglio, “Sono una donna che non è a sua disposizione e ritengo molto gravi le sue affermazioni”, non sappiamo come rispose allora Martinazzoli a Vittorio Sgarbi.








9 Ottobre, 2009

Sono Luigi Crimi quello che tu indichi come l’ex pessimo Sindaco di Salemi.

Non so chi sei e non lo voglio sapere. Sono certo che mi conosci e sai che il tuo giudizio è preconcetto interessato e comunque privo di qualunque fondamento.

Per dimostrartelo mi limito a copiare le pagine 36-37-38-39-40-41 e 42-del libro pubblicato e distribuito durante una manifestazione pubblica di Allenza Nazionale.

Sicuramente sono poche se mi considero ma sono molte se mi confronto con le opere realizzate dai sindaci precedenti e successivi Vittorio Sgarbi compreso. Non ero più bravo ero più serio ed evitavo il rapporto con gli affaristi:

OPERE PUBBLICHE APPALTATE:

1 – Lavori di urbanizzazione di Vignagrande;

2 – Lavori di urbanizzazione di Giammuzzello;

3 – Lavori di manutenzione ordinaria Strade ( con il sistema dell’appalto aperto per

consentire di intervenire subito a semplice segnalazione da parte dei cittadini);

4 – Lavori di manutenzione ordinaria Fognature ( con il sistema dell’appalto aperto

per consentire di intervenire subito a semplice segnalazione da parte dei cittadini);

5 -Lavori di manutenzione ordinaria Impianto Illuminazione Pubblica ( con il

Sistema dell’appalto aperto per consentire di intervenire subito a semplice

segnalazione da parte dei cittadini);

6 -Lavori di adeguamento legge 46/90 Scuola Ulmi e Scuola Gentile;

7 -Lavori di adeguamento legge 46/90 Convento S. Agostino e Aula Consiliare;

8 -Lavori di manutenzione ordinaria Scuole Materne, Elementari e Medie;

9 -Lavori di manutenzione straordinaria Scuola Media;

10- Lavori di recinzione e sistemazione area di verde pubblico tra la Via Rocco

Chinnici e la Via Pio La Torre;

11- Lavori di sistemazione area ex baraccopoli Cuba;

12-Lavori di sistemazione innesto fontana Pusillesi;

13-Lavori di manutenzione Chiesa Comunale San Ciro;

14- Lavori di rifinitura Centro Sportivo San Giacomo;

15- Lavori sistemazione Via Bagnitelli;

16- Piano di collocazione in piazzole fisse dei contenitori dei R. S.U:



Sono stati altresì redatti per la prima volta dall’Ufficio Tecnico Comunale i seguenti progetti per l’esecuzione di opere o per la fornitura di beni:

1 L’arredo del C.C.R. c/da Cuba acquisto e collocazione di un bilico e di una pressa per il cartone per la piazzola della raccolta differenziata

2.Acquisto n. 1 autocarro per il servizio nettezza urbana;

3.Bonifica vecchio e nuovo cimitero con creazione autoparco per i mezzi in dotazione al servizio e completamento della scalinata tra vecchio e nuovo cimitero;

4.Arredo di scale per i loculi del nuovo e vecchio cimitero;

5.Arredo con nuovo cancello per il nuovo cimitero con caratteristiche architettoniche e strutturali idonee;

6.Adeguata illuminazione viale vecchio cimitero;

7. Arredo viali cimitero con sostituzione dei contenitori per rifiuti con altri idonei;

8. Manutenzione ed adeguamento ex Casa Deposito Cimitero alle nuove normative per l’utilizzo come Sala Autoptica;

9.Arredo urbanistico centro storico e urbano con impianti fissi per le pubbliche affissioni commerciali ed istituzionali;

10. Appalto per il servizio di manutenzione mezzi pesanti servizio nettezza urbana;

11. Arredo urbanistico centro storico con sostituzione dei contenitori per rifiuti esistenti con altri più idonei all’ambiente;

12.Incarico per redazione Piano di Sicurezza per appalto lavori Fornace Santangelo; 13.

Lavori per collegamento fognature San Ciro al Depuratore;

14. Sistemazione Piazza Martiri di Ungheria ed aree adiacenti,

15.Incarico professionale per progettazione palazzotto sport;

16.Incarico professionale per progettazione mattatoio comunale;

17.Realizzazione aviosuperfice per mezzi aerei ad uso sanitario, antincendio,

protezione civile, turistico, sportivo ecc.;

18.Lavori di recupero idrico ed ambientale sorgente Pianto delle Donne. ed aree di

pertinenza;

19.Lavori di ampliamento rete metanizzazione vie diverse centro storico (Via

Cosenza, Via La Rocca, Via I. Corleo, Via T.Terranova);

20.Progetto discarica per materiali inerti in Contrada Vaniddotti;

21. Sistemazione Piazza San Francesco di Paola;

22. Sistemazione area ex auto stazione, pensilina e muro in pietra;

Abbiamo altresì programmato di preparare un programma aggiornato di opere pubbliche da realizzare con i fondi del terremoto disponibili il cui importo totale ammonta a L. 18.953.794.3 80 di cui Lire 3.000 .000.000 per il terzo lotto e Lire 3.000.000.000 per il quarto lotto. del Castello.1 decreti sono stati tutti emessi dal Provveditorato Opere Pubbliche di Palermo. Trattasi dei seguenti progetti che abbiamo deciso di portare avanti in via prioritaria:

1. Palazzo Municipale; 2. Centro Civico Nuova Zona di Trasferimento; 3. Area del verde attrezzato e recupero

funzionale del Fabbricato Usi e Costumi Artigianato Locale.

E’ stato approvato nella seduta di Giunta del giorno 15 ottobre 2001 il programma opere pubbliche che prevede la realizzazione di un progetto di lire 4.500.000.000 per la realizzazione delle vie Duca degli Abbruzzi, Addolorata, Mortillaro, Ogliaro, Mazara, San Francesco di Paola, Corleone, Santa Domenica, Padre Lo Vesco, Oliveto, Caprai, Montenero ed altre limitrofe. Inoltre è stato inserito nel programma la realizzazione di un progetto per lire 3.000 .000.000 per completamento locali;

9 Collegio dei Gesuiti da adibire a servizi culturali. Per finire è con una punta di orgoglio che ricordo ai consiglieri comunali come siamo riusciti in gran velocità a sistemare in economia di spesa i locali dell’ex Scuola Agraria di Sant’Antonicchio adibita a Centro Polivalente Culturale e l’ex Scuola elementare di C/da Gorgazzo a Distaccamento dei Vigili del Fuoco Quest’ultimo inaugurato il 13 ottobre di quest’anno alla presenza dell’On. Sen.Antonio d’Alì Sottosegretario al Ministero dell’Interno dell’Ing. Andrea Pizzuto Ispettore Regionale dei Vigili del Fuoco, dall’Ing.Pietro Foderà Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco nonché alla presenza dell’On. Paolo Lucchese e dell’On. Onofrio Fratello ha visto coronare il sogno della nostra popolazione che dopo circa 70 anni dalla prima domanda (1943) è riuscita grazie all’impegno profuso dal Sindaco di Salemi dall’On.le Mimmo Turano ad aprire a Salemi un nuovo Distaccamento dei Vigili del Fuoco.

Luigi Crimi



13 Ottobre, 2009 alle 6:43 pm

Replica

Caro signor Luigi Crimi, lungi da me ogni e qualsiasi intenzione di polemizzare con lei, non avendo il piacere di conoscerla personalmente, ma solo “de relato” e in relazione al suo esercizio della funzione di Sindaco della nobile città di Salemi, tra consensi, ma anche aspre contestazioni, ed in tempi non proprio recenti.



Lei infatti dopo quell’esperienza ha sentito il dovere civile, di ripresentarsi al giudizio dell’elettorato, il quale però, per ben due volte, non solo non le ha rinnovato la fiducia, ma lo ha bocciato senza appello, eliminandolo dalla corsa alla sindacatura già al primo turno.



Di che “preconcetto interessato” e “privo di qualunque fondamento” va cianciando quindi ?



Il giudizio sul suo operato da Sindaco è stato dato nel 2003 e nel 2008 dai cittadini di Salemi e per lei quel numero del 2003, 656 voti pari al 8,52 % si traduce in forma letterale con un giudizio di “pessimo” sindaco.

diarioelettorale



13 Ottobre, 2009 alle 8:08 pm

Replica

Il giudizio da lei espresso in seconda battuta è molto più pacato del primo ma parzialmente documentato infatti non tiene conto che alle elezioni del 2008 ho preso 1258 voti e non sono andato a ballottaggio per 76 voti.

Non va dimenticato che i candidati in lizza erano sette e non sono stati sette per caso.

In politica non è come in matematica dove 2 e 2 fanno sempre 4, converrà sul fatto che le regole della politica sono molto complicate e che una sconfitta elettorale non va giudicata con aggettivi che valutano le qualità della persona.

Chi fa politica come me, da quando era ragazzo, sa che non conviene mai sorridere eccessivamente quando si vince e non bisogna disperarsi e deprimersi quando non si vince.

Converrà altresì sul fatto che un il medico della mutua non è ottimo sol perché lo hanno scelto 1.500 mutuati.

La scelta non dipende quasi mai dalla bravura del medico, ma da un insieme di fattori. Le assicuro che è così anche nelle scelte del candidato sindaco da votare.

Non volevo convincerla con il mio commento, ho voluto soltanto elencare le opere pubbliche realizzate dall’amministrazione da me presieduta perché sono convinto che l’aggettivo pessimo rivolto ad un politico non mi è sembrato appropriato. A me hanno insegnato che il politico pessimo è quello che usa mezzi poco leciti per farsi eleggere e/o non è onesto e/o che tradisce il mandato elettorale.

Il discorso sarebbe lungo e non voglio convincerLa.

Volevo soltanto invitarla ad una riflessione alla luce di quelle opere realizzate che mi creda non è facile realizzare in una realtà come la nostra. Non a caso Oliviero Toscani ha abbandonato con le note dichiarazione affidate al quotidiano la Repubblica. Saluti.

Luigi Crimi

Luigi Crimi



14 Ottobre, 2009 alle 6:23 pm

mentre le istituzioni tacciono …..

ed il Sindaco Sgarbi continua la sua prigionia

L’ASSESSORE OLIVIERO TOSCANI ABBANDONA SALEMI E accusa:

“A SALEMI COMANDA GIAMMARINARO, SGARBI E’ UN INGENUO “

(SINTESI DI UNA INTERVISTA DI OLVIERO TOSCANI RILASCIATA AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA DEL 9 OTTOBRE 2009)



Chiamato in causa da Sgarbi, Toscani torna sui motivi della decisione di lasciare la giunta di Salemi, rivelando come dietro l’addio ci sia l’impossibilità di portare avanti la vendita delle case ad un euro. “Hanno prevalso interessi speculativi”, dice il fotografo. Ma mette nel mirino anche il sindaco, affermando: “ Sgarbi parla tanto, ma ha le mani legate…Salemi è un paese dove gli uomini di Giammarinaro controllano tutto”.

Toscani, lei si è tirato indietro e Sgarbi l’accusa di avere accettato l’idea che tutto qui è uguale, tutto è mafia. Chi vuole fare non riesce a non infangarsi.“ Io sono un libero professionista, Vittorio cerca di fare il politico. Io voglio concludere le cose che porto avanti. Ho capito che c’è una colla, laggiù, in cui restano invischiate le iniziative più importanti”.

Ha detto che la creatività è l’opposto della sicilianità, suscitando aspre polemiche. E’un problema di mentalità. Basta atterrare a Punta Raisi per sentire discutere di finanziamenti, aiuti pubblici, fondi europei, di assistenzialismo.

Sicilia irredimibile, per dirla ancora con Sciascia? “Aveva ragione lui. A Salemi sono stato visto come un disturbatore, perché, ad esempio, mi sono opposto a un parcheggio schifoso in piazza Alicia, l’unica cosa bella che ha il paese. ‘Non si posteggia perché c’è Toscani’ hanno detto subito i salemitani. Il proprietario del bar è venuto da me a lamentarsi, invece di ringraziarmi perché la piazza ha acquisito valore e ora può mettere i tavolini fuori. Ripeto: è una questione di mentalità”.

Ma quale progetti non è riuscito a realizzare? “ Uno su tutti, la case a un euro. Ci lavoravo da un anno, avevamo fatto venire a Salemi notai e avvocati di grido. Tutti alla fine hanno desistito, davanti a tremila problemi posti dai tecnici. In realtà ci sono interessi privati che condizionano il Comune. TUTTI LO SANNO COME TUTTI SANNO CHE A SALEMI C’E’ UN CAPO SUPREMO A DETERMINARE L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA”.

Parla dell’ex deputato dc Giammarinaro, sponsor dell’elezione di Sgarbi? “E’ un problema di Vittorio, non mio.

Io a Giammarinaro non devo nulla. Ieri mi ha telefonato chiedendomi di non andare via, ho risposto che FARO’ QUELLO CHE DEVO FARE. SGARBI PARLA MA HA LE MANI LEGATE, Giammarinaro gli ha indicato UN PAIO DI ASSESSORI, I SUOI UOMINI CONTROLLANO TUTTO, Vittorio è un uomo incredibile, è generoso e buono. Ma Ingenuo. Deve crescere.”…………….Che futuro ha l’amministrazione di Salemi?

“Credo che SGARBI ATTENDA UN POSTO PIU’ IMPORTANTE, POI LASCERA”



IL SINDACO VITTORIO SGARBI recitando il ruolo dell’uomo libero risponde:

(SINTESI RISPOSTA A TOSCANI RILASCIATA A REPUBLICA DEL 10/10/2009)



Omissis



Giammarinaro? Non è in grado di condizionare le mie scelte. Gli unici personaggi in Giunta che possiamo ricondurre a Giammarinaro sono gli Assessori Angelo Calistro e Caterina Bivona; (mi limito a commentare ironicamente: è noto a tutti che gli altri assessori sono apolitici, originari di Voghera e che non conoscono Pino Giammarinaro e………).

Mi ha voluto lui come sindaco, ma a decidere sono io. ( come dire il padrone di casa sono io ma comanda mia moglie, dimentica che è un sindaco sempre assente e che vive in televisione).



UNA SOLA DOMANDA VOGLIO FARE A SGARBI:

perché in ogni tuo intervento nomini Matteo Messina Denaro ?

per farti sentire ? da chi ? perché ? ma smettila fammi il piacere tanto la scorta l’hai avuta.

e poi cosa dici, lo sanno tutti sia chi scrive libri che chi legge che è che meglio essere primo in un cortile che secondo in un pollaio, e tu non sei primo. Non insistere sulla tua posizione di uomo libero, lo sai anche tu che

“ nessuno è più schiavo di chi dice di essere libero e non lo è.



DEGNERO’ DI UN SOLO COMMENTO LA REPLICA DI SGARBI:

Vittorio Sgarbi non è un ingenuo come sostiene Toscani ma, è un grande opportunista, vistosi inchiodato dai miei documenti ha risposto in modo fuorviante e/o con spudorate falsità e/o facendo finta di non capire ed attende quella querela che ancora ragionevolmente non è stata presentata in quanto la maggior parte delle condotte illeggitime poste in essere a Salemi a mio modesto parere, sono perseguibili d’ufficio.

Il magistrato con cui dici di esserti incontrato al Tribunale di Marsala ti avrà certamente spiegato che gli impianti eolici sono stati autorizzati dal Commissario Salvatore Rocca e dagli amministratori che gli sono succeduti.

Caro Sgarbi, sei falso e menti sapendo di mentire. Gino Crimi, come ti avranno informato, non ha mai autorizzato impianti eolici, non ha mai autorizzato demolizioni selvagge, ha bloccato l’abusivismo edilizio, non ha autorizzato la costruzione di palazzi in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, ha allontanato dal Comune il malaffare e non si è piegato a taluni ricatti. Leggiti le carte ed allontana dal palazzo, mentre sei in tempo, gli affaristi, gli adulatori, i mangia pane a tradimento, i mistificatori, i consiglieri fraudolenti e quant’altri.

Oliviero Toscani ha sbattuto la porta e ti ha abbandonato al tuo destino. E’ stato costretto a prendere atto che solo Dio può creare dal nulla tutte le cose. Tu imperterrito continui a fare il Sindaco del “ NULLA “ e della bufala “case ad 1 euro“ che hai ereditato da Toscani nonché a dissestare il bilancio del comune ed accumulare debiti fuori bilancio.



Salemi, 12 ottobre 2009



Commento inserito da: Salemi, 13 Ott 2009, 02:27, ip 82.107.90.24

Luigi Crimi



15 Ottobre, 2009 alle 12:32 pm

Replica

COMUNICATO STAMPA

In data 11 settembre 2009 l’ex Sindaco di Salemi Luigi Crimi ha inviato al Ministero dell’Interno, alla Procura della Repubblica di Marsala, al Prefetto di Trapani, all’ A.S.L. N. 9 Servizio Medicina del Lavoro, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Sicilia una nota che si sintetizza come segue:

PREMESSO:

- che numerosi immobili di proprietà del Comune di Salemi adibiti a scuola od uffici e/o concessi in uso a privati a titolo gratuito o a prezzo politico, causano grave danno erariale e non essendo adeguati alle norme sulla sicurezza dei lavoratori, creano grave rischio per l’ incolumità degli stessi, già in pericolo in quanto costretti a lavorare in locali del centro storico ad elevato rischio sismico;

- che i locali dell’ex Caserma dei Carabinieri, non adeguati alle norme di sicurezza dei lavoratori e fatiscenti, non possono essere adibiti, per contratto stipulato tra il Comune di Salemi e l’Ufficio del Territorio di Trapani, ad ufficio tecnico comunale manutentivo e non possono altresì essere oggetto di modificazione, anche parziale, dello stato in cui si trovavano all’atto della consegna;

- che il Comune di Salemi, non viene amministrato con la dovuta trasparenza e legalità, con l’aggravante che, a causa della continua assenza del Sindaco, il Vice Sindaco Antonella Favuzza esercita le attribuzioni del Sindaco, non in via temporanea come vuole la legge, ma in via continuativa, conseguentemente viene consentito ad una figura non eletta direttamente dal popolo di esercitare in continuità le funzioni del Sindaco.

CONSIDERATO:

- che la debolezza, la faciloneria l’inesperienza e/o l’incapacità politica del Vice Sindaco Antonella Favuzza e degli Assessori nonché la volontà del Sindaco di tenere all’interno del palazzo personaggi ingombranti e non aventi titolo che condizionano l’operato della giunta con la loro ingiustificata presenza all’interno degli uffici comunali o in Piazza Alicia, creano sfiducia nelle istituzioni ed imbarazzo generale nei cittadini e negli addetti ai lavori;

- la confusione creata dalle determinazioni n. 53 del 6/7/2009 e n. 61 del 20/07/09 e dall’ordinanza n. 63 del 24/07/09, a firma del Vice Sindaco Antonella Favuzza, le cui esecuzioni si sono rese praticamente impossibili, tanto che le determine sono state già revocate e l’ordinanza si è manifestata nella sostanza inapplicabile;

- che i Consiglieri Comunali in carica, quasi tutti di prima nomina e condizionati dall’esterno da personaggi non aventi titolo non riescono ad esercitare le attribuzioni di programmazione e controllo che la legge gli attribuisce.

- che caso unico in Italia! il Vice Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali ed i Capi Settore esercitano funzioni ed attribuzioni diverse da quelle che la legge attribuisce loro, emergendo con violenza la confusione di ruolo tra chi gestisce e chi deve controllare e programmare e chi deve impegnare le somme in assenza di P.E.G. approvato dalla Giunta;una grande confusione, dove si confondono e si intersecano in maniera equivoca le attribuzioni del Sindaco, del Vice Sindaco, degli assessori, dei consiglieri, dei capi settore, dei funzionari e dove taluni cittadini non aventi titolo frequentano abitualmente il palazzo, il Castello e la Giunta tanto che spesso non è facile stabilire il confine tra pubblico e privato.

– il timore riverenziale che stampa e istituzioni, ivi compreso talune cariche elettive di prima e di seconda grandezza, hanno riservato a Vittorio Sgarbi ed alla sua corte è incomprensibile.

- che anche ad un occhio disattento non sfugge che è in atto un tentativo maldestro e sinistro di inquinamento istituzionale finalizzato ad una restaurazione contrabbandata per cambiamento sol perché alcuni notabili politici salemitani impresentabili alle elezioni hanno chiesto ed ottenuto l’aiuto di Vittorio Sgarbi la cui elezione a Sindaco si è rivelata una furba e gattopardesca trovata democristiana per far guidare dall’esterno coloro che agli occhi di tutti, alle ultime elezioni amministrative, non erano presentabili come Pino Giammarinaro, Peppe Cascio , Nino Scimemi e Totò Angelo.

- che è palesemente fuorviante interpretare come minaccia ed intimidazione gesti ed azioni vandaliche finalizzate a bloccare un cambiamento che fino ad oggi si è manifestato con il nulla assoluto ed il nulla non può aver disturbato nessuno tanto meno gli interessati alla installazione di impianti eolici e/o fotovoltaici che a Salemi, per ovvie ragioni, sostengono e non ne fanno mistero il Sindaco che ha vinto le elezioni.

- che tutti i partiti hanno garantito per scelta concordata o col silenzio che, irresponsabilmente, l’ex deputato regionale della Democrazia Cristiana, Pino Giamnmarinaro candidasse e facesse eleggere Sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi.

- che ad oggi nessun organo istituzionale è intervenuto e non hanno reagito nemmeno i due consiglieri del Partito Democratico che, a causa della loro scarsa visibilità ed incisività politica, il settimanale l’espresso definisce” i due pellegrini del Partito Democratico,” e ciò oltre ad essere inconcepibile è deleterio e dannoso per la” politica “per l’immagine di Salemi, della Provincia e di tutta la Sicilia, consacrando uno spregevole e scandaloso consociativismo del quale il Sindaco Sgarbi ha dimostrato di essere maestro.

E’ notorio che da quando è stato eletto ha nominato, in spregio ad ogni etica, circa cinquanta tra, assessori, meta assessori e consulenti i cui color politici superano quelli dell’arcobaleno e i cui riferimenti politici non si fermano in provincia di Trapani e nemmeno in Sicilia.

Mentre Sgarbi gioca e fa di tutto per accelerare la fine della sua avventura salemitana nominando, fra gli altri, l’Assessore al Nulla e l’Assessore al Disgusto, qualche deputato facente parte della Commissione Antimafia Regionale eletto in provincia di Trapani e quindi anche con i voti di Salemi perde tempo a contare quanti o quali sarebbero e non sono i consiglieri eletti a Salemi per il suoi partito e non propone lo scioglimento della Commissione Regionale Antimafia divenuta inutile dopo che Vittorio Sgarbi ha decretato che la mafia ha cessato di esistere.

P.Q.M.

- chiede che gli organi dello Stato, ognuno per quanto di propria competenza, intervengano attivando controlli, ispezioni, indagini e quant’altro necessario per porre fine a quanto di più scandaloso sta accadendo in questa città dove tutto è finto e dove atti vandalici compiuti da ignoti, i cui autori potrebbero essere facilmente identificati con una semplice e professionale attività di indagine, o più semplicemente facendo funzionare l’impianto di video sorveglianza istallato da tempo e non funzionante, hanno causato l’assegnazione della scorta a tutela del Sindaco Vittorio Sgarbi.

Nessuno si stupirebbe se la scorta venisse assegnata anche al vice Sindaco Antonella Favuzza ed all’Assessore Oliviero Toscani per il pericolo cui vanno incontro quali amministratori di prima linea in una città notoriamente piena di terroristi!

Una città dove tutti tremerebbero per la reazione che potrebbe avere “cosa nostra” gravemente colpita dall’ affissione di quei quattro manifesti sei metri per te metri , definiti creativi, fatti affiggere su un rozzo tabellone in Piazza Libertà vicino alla statua marmorea di San Nicola patrono della Città o la recente manifestazione denominata “benedivino”, costata qualche decina di migliaia di euro, svoltasi nel teatro all’aperto del Carmine, riempito di vino e usato come piscina, definito da Sgarbi il luogo simbolo della rinascita del centro storico e dai più il luogo simbolo dello sperpero del terremoto. (una piscina più che un teatro abbandonata sin dalla sua costruzione, costata circa un miliardo delle vecchie lire )

Per queste cose o per gli annunci contro gli impianti eolici fra l’altro già istallati dovrebbe tremare di paura la mafia, ma poiché ai sensi e per gli effetti del “Decreto Sgarbi” la mafia in Sicilia è scomparsa o trema l’antimafia o come è più verosimile non trema nessuno.

- chiede che il Prefetto di Trapani valuti l’opportunità di proporre l’emissione di provvedimenti estremi.

Salemi 11 settembre 2009

Luigi Crimi



17 Ottobre, 2009 alle 10:57 am

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Su Facebook una lettera diffamatoria contro Sgarbi.

Una lettera di una donna su Facebook accusava il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, di "organizzare dei party in cui droga le ragazze, annientandole". Adesso la lettera è stata tolta dal sito su richiesta del difensore di Sgarbi. Nei giorni scorsi il legale aveva diffidato il social network a eliminare il messaggio, minacciando di sporgere denuncia alla procura di Camerino (Sgarbi risiede a San Severino Marche) chiedendo il sequestro del sito e un risarcimento danni per un milione di euro alla proprietà, la Facebook Inc. In una mail indirizzata a Cicconi, la struttura User Operation di Facebook spiega di aver rimosso "i contenuti ritenuti offensivi, secondo la nostra Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità". Sgarbi però, annuncia il suo avvocato, intende ancora perseguire penalmente l'autrice della lettera, che con lo pseudonimo di 'Bevedetta' lo ha "gravemente diffamato, inventando di sana pianta le circostanze pubblicate".

martedì 20 ottobre 2009

Fabrizio Corona a Salemi

CHE DIRE UN'ALTRA "CORONA" DI SPINE PER SALEMI!!!!

A Salemi tutto si può

E QUESTO E' NIENTE!!!!!!!!!

Vittorio Sgarbi - Le risse

MA SGARBI E' ANCHE QUESTO!!!!!!!!!!

CALENDARIO 2010

COMINCIARE CON UN PO' DI " CULO " NON GUASTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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UGO & BOBO

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UGO FIGLIO DI DANA

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BOBO FIGLIO DI DANA


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POVERA SALEMI : QUANTE "C O R O N A " DI SPINE

Corona a Salemi per il Festival del cinema religioso


domenica 04 ottobre 2009

Domani a Salemi nell’ambito del Festival Internazionale del Cinema Religioso arriva, tra gli ospiti, Fabrizio Corona, il celebre paparazzo protagonista di cronache mondane e giudiziarie.

La sua presenza è l’alternativa individuata da Vittorio Sgarbi dopo che "L’Avvenire", il quotidiano dei vescovi italiani, in un articolo sul Festival, commentando l’annunciata presenza, tra gli ospiti, di Lele Mora, ha così scritto: "Sgarbi ne parla come se fosse una specie di profeta o di santone, invece che un’ex potente manager di vip tv e starlette di incerto valore, con sulle spalle più di un guaio giudiziario".

Il critico d’arte e sindaco di Salemi ha così ribattuto: "Sono sinceramente pentito, dopo le critiche de “L’Avvenire”, per la presenza di Lele Mora. Pertanto, convinto della bontà delle osservazioni del quotidiano dei vescovi, rinuncio alla presenza di Mora e, al suo posto, invito Fabrizio Corona come martire della giustizia".

Fabrizio Corona interverrà come ospite al festival prima e dopo la proiezione, alle 22 al Cine Teatro Nuovo di via Chinnici, del film "Videocracy»" di Erik Gandini.

lunedì 19 ottobre 2009

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I L C A R L I N O



Nome Carlino


Tipo Canide

Origine Cina /Inghilterra

Altezza al garrese 28-33cm

Peso ideale 6 - 8 kg


Il Carlino è un cane da compagnia di piccola taglia.



Ha un aspetto simile a un bulldog, ma è più piccolo. Una sua caratteristica è quella di emettere, durante il respiro, un rantolo simile a suoni asmatici, sebbene ciò non sia dovuto a difficoltà o complicazioni respiratorie. Un'accurata selezione della razza è volta ad eliminare questo "difetto" che per alcuni è molto fastidioso. Il pelo può assumere varie tonalità: nero, albicocca (così chiamato; in realtà è un beige cipria) e le relative sfumature. È un cane solido e compatto, ben proporzionato con una testa inconfondibile, piatta e piena di rughe; il muso è sempre nero. Per questo la sua espressione è molto espressiva e divertente. Ha un carattere calmo, leale e molto affettuoso. È un cane abbastanza pigro, dorme molto e poco incline al moto.Nei primi 2 o 3 anni di vita, i maschi sono molto più iperattivi, dal 3° in poi sono più calmi e rilassati, come del resto tutti i molossoidi.



Storia della razza [modifica]

L'origine del Carlino come razza risale probabilmente all'antica Cina, anche se sicuramente non si presentava come i carlini d'oggi. Cani chiamati "dal muso corto" sono descritti in documenti datati circa 600 a.C. ed erano gli antenati della razza che noi chiamiamo Carlino. Solamente tra il '500 e il '600 la Cina iniziò gli scambi commerciali con l'Europa (Portogallo, Olanda, Spagna e Inghilterra). I commercianti portavano con sè piccoli cani come doni dall'oriente: così cominciò la crescita della popolarità del Carlino in Europa.



Un grande impatto nella razza del Carlino nel 1800 si ebbe quando, nel 1860, due carlini di pure linee cinesi furono portati in Inghilterra. Questi due cani, Lamb e Moss, produssero un figlio chiamato Click.



Caratteristiche fisiche [modifica]

Il Carlino è un molossoide di piccola taglia il suo peso ideale dovrebbe essere compreso tra gli 6 e i 8 kg. L'altezza al garrese in media è compresa tra 28-32cm. Tipica del carlino è la coda a ricciolo.





domenica 18 ottobre 2009

Oliviero Toscani: "A Salemi comanda Giammarinaro e Sgarbi è un ingenuo"

( SINTESI DI UNA INTERVISTA DI OLVIERO TOSCANI RILASCIATA AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA DEL 9 OTTOBRE 2009)




Chiamato in causa da Sgarbi, Toscani torna sui motivi della decisione di lasciare la giunta di Salemi, rivelando come dietro l’addio ci sia l’impossibilità di portare avanti la vendita delle case ad un euro. “Hanno prevalso interessi speculativi”, dice il fotografo. Ma mette nel mirino anche il sindaco, affermando: “ Sgarbi parla tanto, ma ha le mani legate…Salemi è un paese dove gli uomini di Giammarinaro controllano tutto”. Toscani, lei si è tirato indietro e Sgarbi l’accusa di avere accettato l’idea che tutto qui è uguale, tutto è mafia. Chi vuole fare non riesce a non infangarsi.“ Io sono un libero professionista, Vittorio cerca di fare il politico. Io voglio concludere le cose che porto avanti. Ho capito che c’è una colla, laggiù, in cui restano invischiate le iniziative più importanti”.

Ha detto che la creatività è l’opposto della sicilianità, suscitando aspre polemiche. E’un problema di mentalità. Basta atterrare a Punta Raisi per sentire discutere di finanziamenti, aiuti pubblici, fondi europei, di assistenzialismo.

Sicilia irredimibile, per dirla ancora con Sciascia? “Aveva ragione lui. A Salemi sono stato visto come un disturbatore, perché, ad esempio, mi sono opposto a un parcheggio schifoso in piazza Alicia, l’unica cosa bella che ha il paese. ‘Non si posteggia perché c’è Toscani’ hanno detto subito i salemitani. Il proprietario del bar è venuto da me a lamentarsi, invece di ringraziarmi perché la piazza ha acquisito valore e ora può mettere i tavolini fuori. Ripeto: è una questione di mentalità”.

Ma quale progetti non è riuscito a realizzare? “ Uno su tutti, la case a un euro. Ci lavoravo da un anno, avevamo fatto venire a Salemi notai e avvocati di grido. Tutti alla fine hanno desistito, davanti a tremila problemi posti dai tecnici. In realtà ci sono interessi privati che condizionano il Comune. TUTTI LO SANNO COME TUTTI SANNO CHE A SALEMI C’E’ UN CAPO SUPREMO A DETERMINARE L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA”.

Parla dell’ex deputato dc Giammarinaro, sponsor dell’elezione di Sgarbi? “E’ un problema di Vittorio, non mio.

Io a Giammarinaro non devo nulla. Ieri mi ha telefonato chiedendomi di non andare via, ho risposto che FARO’ QUELLO CHE DEVO FARE. SGARBI PARLA MA HA LE MANI LEGATE, Giammarinaro gli ha indicato UN PAIO DI ASSESSORI, I SUOI UOMINI CONTROLLANO TUTTO, Vittorio è un uomo incredibile, è generoso e buono. Ma Ingenuo. Deve crescere.”…………….Che futuro ha l’amministrazione di Salemi?

“Credo che SGARBI ATTENDA UN POSTO PIU’ IMPORTANTE, POI LASCERA”



IL SINDACO VITTORIO SGARBI recitando il ruolo dell’uomo libero risponde:

(SINTESI RISPOSTA A TOSCANI RILASCIATA A REPUBLICA DEL 10/10/2009)

Omissis

Giammarinaro? Non è in grado di condizionare le mie scelte. Gli unici personaggi in Giunta che possiamo ricondurre a Giammarinaro sono gli Assessori Angelo Calistro e Caterina Bivona; (mi limito a commentare ironicamente: è noto a tutti che gli altri assessori sono apolitici, originari di Voghera e che non conoscono Pino Giammarinaro e………).

Mi ha voluto lui come sindaco, ma a decidere sono io. ( come dire il padrone di casa sono io ma comanda mia moglie, dimentica che è un sindaco sempre assente e che vive in televisione).

Sgarbi: "Caro Oliviero, sbagli servono ponti tra Nord e Sud"

«Andare via è sbagliato. Significa pensare che le cose rimarranno sempre uguali. Che si accetta l´idea di mafia, e che qui tutto è mafia. Anche le persone che lavorano onestamente. Toscani ha un´idea un po´ stereotipata della mafia e oscilla tra l´euforia di ciò che significa partecipare con me a un progetto di rilancio della Sicilia e la depressione di chi, come Francesco Merlo, pensa che niente cambierà mai».




Così Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi, commenta le dimissioni annunciate su Repubblica dal suo assessore.Toscani parla di «imbecillità burocratica» e continue richieste di contributi.



È davvero così?

«Come sindaco sono convinto che bisogna dare una chance a questa terra. Certo, i siciliani hanno i loro tempi, che non sono certamente quelli della mafia bensì quelli dell´amministrazione. Bisogna avere pazienza. Capisco quando Toscani si lamenta della lentezza burocratica, di finanziamenti che non ci sono o arriveranno chissà quando. Però andarsene significa darla vinta. Fra l´intransigenza e l´arrendevolezza c´è un abisso. Questa è una terra che da quarant´anni utilizza per lo più soldi pubblici: bisogna insegnare alla gente come attrarre sponsor e soldi».



E allora cosa si può fare per la Sicilia?

«È vero quello che scrive Rita Borsellino su Repubblica: il progresso non passa solo per il Ponte. Cioè per un´infrastruttura. Io sono per un ponte di idee: il ponte vero è quello che si crea andando da nord a sud. Senza paura di quel che può capitare né la rassegnazione di chi è sicuro che le cose non muteranno mai. Noi siamo il ponte. Persone come me, come Toscani, che qui in Sicilia vengono a lavorare. E che altrove le amministrazioni pagano centinaia di euro per un contributo. Qui Toscani lo fa gratis e chiede solo i soldi per i progetti. Ma i tempi sono lunghi».



È stupito della decisione del suo assessore?

«Spero che Toscani torni a essere più positivo ed euforico, perché quello che ha fatto l´ha realizzato senza soldi e con molto ingegno. A Oliviero dico: accetto la tua decisione ma, metaforicamente, dall´assessorato alla Creatività ti trasferisco all´assessorato del Nulla. Che non puoi rifiutare perché nulla ti chiedo». (07 ottobre 2009)

Toscani abbandona Sgarbi. Tragedia (e farsa) a Salemi

Ieri, con una lettera aperta Oliviero Toscani ha annunciato di voler abbandonare Salemi, città che amministra con il Sindaco Vittorio Sgarbi, in nome di una rivoluzione "creativa" di cui proprio Toscani era simbolo con il suo "Assessorato alla creatività" ed il progetto Terremoto. Questo il testo della lettera di Toscani:




“La creatività è l’opposto della sicilianità. Mi sono ritrovato a Salemi affascinato dall’idea di un sogno che avrebbe potuto realizzarsi attraverso gli infiniti progetti che in poco più di un anno sono riuscito a concretizzare grazie all’amico Sindaco Vittorio Sgarbi, ai ragazzi del mio Assessorato del Progetto Terremoto e a tutti gli amici siciliani e non che hanno creduto in questo sogno.



Però, ultimamente, fra le mille difficoltà crescenti, ho cominciato a dubitare della possibilità di realizzare il “sogno Salemi”. C’è voluto Francesco Merlo e il suo articolo, carico di amore per la Sicilia, dal titolo: “La pietà non è uguale per tutti”, su La Repubblica del 4 ottobre, a farmi capire e decidere: se si ama veramente questa terra, non ci si deve sottomettere a questo sistema.



QUI, si opera in un sistema compromesso, fra rassegnazione e malcostume, dove tutto e il suo contrario trovano legittimazione. Un territorio con una natura straordinaria, dove però chi vuol fare, non riesce ad evitare d’infangarsi.



QUI, la soddisfazione che illumina di gioia ogni soggetto capace di creare, viene anticipata dal sorriso beffardo che più o meno suona così: facciamo questa tal cosa così otterremo contributi, finanziamenti e favori.



QUI, prima di dar vita a qualsiasi progetto si cercano finanziamenti pubblici.



QUI, solo e solamente così si concepiscono i progetti. Al vigile urbano a cui ho chiesto con insistenza il perché non si fermino o non si multino giovani e meno giovani che per le vie di Salemi sfrecciano senza casco, mi ha risposto che



QUI, non siamo a Milano, certe cose si devono fare piano piano.



QUI, manca completamente il senso di responsabilità e la consapevolezza che l’uso del casco oltre che essere una legge dello Stato, è concepito per la sicurezza e l’incolumità.



Non c’è regola che si possa dare perché QUI la regola è sottomessa al comodo di tutti. Questo è il costume, dove ogni forma di vita creativa come ogni pezzetto di vita attiva è perennemente mortificata dall’ignobile becera convenienza, dall’indifferenza e dall’assistenzialismo.



QUI, per creare qualsiasi progetto utile alla comunità, sei costretto a chiedere favori per poterlo realizzare.



QUI, devo chiedere per favore a chi sto facendo un favore.



QUI, ogni idea creativa deve prendere la forma dell’imbecillità burocratica; qualsiasi progetto intelligente, utile e valido viene sempre abortito. Come si fa a pensare al progetto Case a un Euro con questi presupposti! Salemi rimarrà terremotata per sempre. È così che i suoi cittadini la vogliono.



Nell’articolo di Merlo leggo forte l’amore per la sua terra, un grido di denuncia che parte da un cuore intelligente e sensibile. Io, non posso più stare al gioco che questa politica mi vorrebbe imporre, sto con Merlo e con chi ama veramente la Sicilia. Ecco perché non continuo il mio mandato di Assessore alla Creatività a Salemi. Peccato, QUI è un’occasione persa.



Io continuerò altrove.



Firmato: Oliviero Toscani e i ragazzi dell’Assessorato alla Creatività, Progetto Terremoto Julia Borghini, anni 27 Simona Bua, anni 25 Giuliana Conte, anni 25 Giacomo Costa, anni 23 Antonio De Lorenzi, anni 23 Dario Drago, anni 24 Giuseppe Favale, anni 21 Vincenzo Luca Forte, anni 29 Davide Franzetti, anni 26 Emanuele Giattino, anni 25 Federico Mauro, anni 22.





Ma la riflessione di Toscani ha avuto reazioni tra il tragico e il farsesco. Dapprima un suo collega, l'Assessore Tortorici, ha annunciato querela e ha detto: «Sto valutando l’ipotesi di citare l’ormai ex assessore Toscani per il grave danno di immagine che reca, con le sue sconclusionate dichiarazioni, alla Città di Salemi, alla Sicilia e al coraggioso lavoro di tutti quelli che si stanno impegnando per risollevare l’immagine di un territorio particolarmente difficile».



Tipicamente da tragedia le dichiarazioni del vicesindaco Antonella Favuzza: « Vado via, mi dimetto, lascio. Le tue parole, il tuo amaro sfogo. Ho pianto per questa resa. E ti ho urlato che non sarebbe stata la mia, che io sì, sono siciliana, ma continuo, perché mi sento cittadina italiana, perché la rivoluzione culturale che hai avviato con Sgarbi, io la continuo. Io voglio fare questa guerra, sto in trincea. Anzi, vado all’attacco più che mai. Non mi fermo. Non sono Don Chisciotte. Amo il mio paese più di quanto pensassi.

Voglio che l’esempio di Salemi, con tutte le difficoltà, sia un’onda per la Sicilia intera. Toscani, ti voglio bene»































































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E adesso: che ne facciamo del San Biagio? Lo recuperiamo, e poi....

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