domenica 18 ottobre 2009

Sgarbi: "Caro Oliviero, sbagli servono ponti tra Nord e Sud"

«Andare via è sbagliato. Significa pensare che le cose rimarranno sempre uguali. Che si accetta l´idea di mafia, e che qui tutto è mafia. Anche le persone che lavorano onestamente. Toscani ha un´idea un po´ stereotipata della mafia e oscilla tra l´euforia di ciò che significa partecipare con me a un progetto di rilancio della Sicilia e la depressione di chi, come Francesco Merlo, pensa che niente cambierà mai».




Così Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi, commenta le dimissioni annunciate su Repubblica dal suo assessore.Toscani parla di «imbecillità burocratica» e continue richieste di contributi.



È davvero così?

«Come sindaco sono convinto che bisogna dare una chance a questa terra. Certo, i siciliani hanno i loro tempi, che non sono certamente quelli della mafia bensì quelli dell´amministrazione. Bisogna avere pazienza. Capisco quando Toscani si lamenta della lentezza burocratica, di finanziamenti che non ci sono o arriveranno chissà quando. Però andarsene significa darla vinta. Fra l´intransigenza e l´arrendevolezza c´è un abisso. Questa è una terra che da quarant´anni utilizza per lo più soldi pubblici: bisogna insegnare alla gente come attrarre sponsor e soldi».



E allora cosa si può fare per la Sicilia?

«È vero quello che scrive Rita Borsellino su Repubblica: il progresso non passa solo per il Ponte. Cioè per un´infrastruttura. Io sono per un ponte di idee: il ponte vero è quello che si crea andando da nord a sud. Senza paura di quel che può capitare né la rassegnazione di chi è sicuro che le cose non muteranno mai. Noi siamo il ponte. Persone come me, come Toscani, che qui in Sicilia vengono a lavorare. E che altrove le amministrazioni pagano centinaia di euro per un contributo. Qui Toscani lo fa gratis e chiede solo i soldi per i progetti. Ma i tempi sono lunghi».



È stupito della decisione del suo assessore?

«Spero che Toscani torni a essere più positivo ed euforico, perché quello che ha fatto l´ha realizzato senza soldi e con molto ingegno. A Oliviero dico: accetto la tua decisione ma, metaforicamente, dall´assessorato alla Creatività ti trasferisco all´assessorato del Nulla. Che non puoi rifiutare perché nulla ti chiedo». (07 ottobre 2009)

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