06 AGO 2013
BUFERA SUL GIUDICE ESPOSITO: SILVIO BERLUSCONI NON E' STATO CONDANNATO “PERCHE' NON POTEVA NON SAPERE”, MA “PERCHE' SAPEVA”: ERA STATO INFORMATO DEL REATO! - ORA TOCCA AD ESPOSITO FINIRE IN CASSAZIONE! NON SI PUO’ ANTICIPARE LE MOTIVAZIONI DI UNA SENTENZA, STRAPARLANDO CON UN GIORNALISTA E POI SMENTIRE PENOSAMENTE - ALESSANDRO BARBANO, DIRETTORE DE 'IL MATTINO': ''POSSO ASSICURARE VOI E I MIEI LETTORI CHE L'INTERVISTA E' LETTERALE, CIOE' SONO STATI RIPORTATI INTEGRALMENTE IL TESTO, LE PAROLE E LE FRASI PRONUNCIATE DAL PRESIDENTE DI CUI OVVIAMENTE ABBIAMO LA REGISTRAZIONE''. E POI LO PRENDI ANCHE PER I FONDELLI: “NON E' UNA COLPA DA ATTRIBUIRE AI GIORNALISTI MA ALLA RESPONSABILITA' E ALLA MATURITA' DI CHI PARLA'' -
L'ineffabile dottor Esposito ha oggi inventato la smentita che non smentisce, anzi che conferma l'intervista rilasciata al 'Mattino'. Al di la' dei commenti piu' espliciti sulla sentenza, che egli dichiara di non aver proferito e sui quali il direttore del Mattino, Barbano, replica in questo modo: "
POSSO ASSICURARE VOI E I MIEI LETTORI CHE L'INTERVISTA E' LETTERALE, CIOE' SONO STATI RIPORTATI INTEGRALMENTE IL TESTO, LE PAROLE E LE FRASI PRONUNCIATE DAL PRESIDENTE DI CUI OVVIAMENTE ABBIAMO LA REGISTRAZIONE",
il presidente della sezione feriale della Cassazione conferma non solo di aver ricevuto il giornalista, ma anche di averci parlato e di aver rilasciato l'intervista, il cui testo (leggiamo dalla sua stessa smentita) e' stato 'debitamente documentato e trascritto dallo stesso cronista e da me approvato.
Poiche' tutta la conversazione attiene al processo a Silvio Berlusconi e alla sentenza emessa proprio da Esposito, e' davvero paradossale e grave che egli sostenga di aver parlato solo in termini generali. Ribadiamo che non e' importante cio' che il giudice dice (ancorche' grave), ma e' inquietante che egli intervenga pubblicamente e lo faccia anche prima delle motivazioni.
Quanto poi al testo che egli avrebbe controllato e approvato, il fatto che non si sia reso conto che tutta l'intervista - da lui letta prima della pubblicazione - abbia riguardato il processo a Berlusconi ci fa sorgere piu' di un dubbio sulle sue capacita' di discernimento. E se ha cosi' mal compreso quanto ha scritto il giornalista, da lui sottoscritto, ci chiediamo con terrore se sia stato in grado di comprendere fino in fondo le carte di un processo cosi' delicato per la sorte di un leader politico, che ha un seguito di dieci milioni di elettori, e di un intero Paese.
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