sabato 21 aprile 2012

GIUSTIZIA E' FATTA !!!!

Pubblichiamo un articolo tratto dalla edizione online del "Fatto Quotidiano" relativa alla decisione del Tribunale di Marsala di considerare "incandidabile" l'ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi.Non avremmo voluto parlarne per non ritornare a citare il nome dell'ex sindaco, che per Salemi è solo inglorioso passato, ma la notizia rende in un certo senso giustizia alla città di Salemi: non si capiva ,infatti, come mai era stato sciolto il Consiglio Comunale quando, da quello che era stato reso noto, "le influenze esterne" avevano interessato più la giunta comunale che il Consiglio stesso.Il provvedimento del Tribunale di Marsala riporta il tutto ad una corretta logica.



"Sgarbi vuole fare il sindaco a Cefalù 
Ma per il tribunale di Marsala è incandidabile
I giudici si sono basati sulle relazioni degli ispettori inviati al Comune di Salemi dal Viminale. E dalle quali emerge che “lo sviamento dell’attività amministrativa” è stato “reso possibile, se non addirittura agevolato, dalle ripetute assenze del sindaco dal territorio di Salemi". Prima dello scioglimento per mafia, il primo cittadino era proprio il critico d'arte


Vittorio Sgarbi non può essere candidato a sindaco di Cefalù in quanto amministratore del Comune di Salemi che è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Lo ha deciso la sezione civile del tribunale di Marsala, sulla base di un ricorso del ministero dell’Interno. Il critico d’arte non intende tuttavia rinunciare. “Rispetto alla decisione della sezione civile del Tribunale di Marsala – si legge in una nota del suo ufficio stampa – Vittorio Sgarbi resta candidabile. Ogni valutazione di merito, e non meramente formale come quella del Tribunale di Marsala, è rimandata alla Corte di Appello di Palermo presso la quale gli avvocati del critico d’arte proporranno reclamo”.

I giudici di Marsala hanno deciso in base a una norma del testo unico sugli enti locali (articolo 143 della legge 267 del 2000) la quale stabilisce che “gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo”. Il tribunale ha preso in esame l’esito di un’ispezione al Comune di Salemi disposta dal ministro dell’Interno. La relazione degli ispettori sottolinea che a Salemi c’è stato uno “sviamento dell’attività amministrativa”. Lo “sviamento” è stato “reso possibile, se non addirittura agevolato, dalle ripetute assenze del sindaco dal territorio di Salemi; lo stesso primo cittadino ha peraltro più volte legittimato e delegato un ex politico (Giuseppe Giammarinaro, già sorvegliato speciale e sottoposto a sequestro preventivo dei beni, per 35 milioni di euro) alla gestione dell’attività amministrativa dell’ente”.

“Apprendiamo con soddisfazione della decisione della Sezione civile del Tribunale di Marsala (Tp) che, sulla base di un ricorso del Viminale, ha sancito che Vittorio Sgarbi non può essere candidato a sindaco di Cefalù (Pa), in quanto amministratore del Comune di Salemi, che è stato sciolto per infiltrazioni mafiose”. Lo dicono i senatori del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che avevano presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla candidatura del critico d’arte a sindaco della cittadina normanna. “Apprendiamo dell’intenzione di Sgarbi di voler insistere, proponendo ricorso contro la decisione del Tribunale. Non possiamo che invitarlo a farsene una ragione, e comunque – aggiungono – tiriamo un sospiro di sollievo perchè, sebbene non avesse chance di vittoria, la sua esclusione evita turbative alla campagna elettorale dovute alle sue frequentazioni”.
Proprio oggi Sgarbi ha dato mandato all’avvocato Giampaolo Cicconi di procedere contro il Procuratore della Repubblica di Marsala, Alberto di Pisa, per omissione di atti d’ufficio e violazione dell’obbligatorietà dell’azione penale “in relazione a plurime denunce – si legge in una nota del suo ufficio stampa – su infiltrazioni mafiose nella concessione per impianti eolici e fotovoltaici nel territorio di Salemi”. La denuncia di Sgarbi fa inoltre riferimento a esposti e denunce su presunti abusi d’ufficio e falso in atti pubblici di funzionari di polizia e del locale comandante dei Carabinieri “In più occasioni – afferma Sgarbi – mi sono recato dal Procuratore di Pisa (che mi aveva chiesto sostegno giornalistico quando fu accusato di essere il “corvo” della Procura di Palermo) per esporgli le anomalie e le inquietanti situazioni da me riscontrate, oltre agli avvisi e alle minacce, telefoniche e scritte, e all’invio di teste mozze d’animali, senza ottenere alcun riscontro, ma un altrettanto inquietante muro di gomma”. “Mi chiedo perchè – aggiunge l’ex sindaco di Salemi – le mie denunce, precise e circostanziate, siano rimaste inascoltate. Questi atti omissivi rappresentano una vittoria della mafia; la quale ha ottenuto che il più rumoroso nemico degli interessi criminali nell’energia cosiddetta ‘pulità sia cacciato dalla Sicilia”."


Le altre notizie sull'argomento:


Palermo, 20 apr. (Adnkronos) - Il Tribunale di Marsala dichiara Vittorio Sgarbi "incandidabile" in vista delle prossime elezioni amministrative, ma il critico d'arte annuncia: "Mi candido lo stesso, questa è solo la sentenza di primo grado e ce ne sono altre 3, l'appello, la cassazione e la Corte di Strasburgo".
La sentenza che dichiara l'incandidabilità dell'ex sindaco di Salemi(Trapani) comune di recente sciolto per infiltrazioni mafiose è stata emessa questo pomeriggio dal Tribunale civile di Marsala. Il critico d'arte ha già annunciato che farà ricorso in appello. Saranno proprio i giudici della Corte d'Appello di Palermo a decidere sulla sua candidabilità, anche se Sgarbi insiste: "Mi candido a sindaco, questa è una sentenza tecnicamente insignificante. Sono e resto candidato - ha annunciato all'Adnkronos - fino alla sentenza definitiva, e questa non lo è. Appena la sentenza verrà notificata ai miei legali, cioè entro i prossimi 10 giorni, farò immediatamente ricorso alla Corte d'Appello".
Non solo. Sgarbi ha anche fatto sapere di avere "denunciato il procuratore capo di Marsala perché "due anni fa ho presentato diverse denunce ma sono rimaste sempre lettera morta". E tornando a parlare della sua candidatura a sindaco di Cefalù ha spiegato che "ogni valutazione di merito e non meramente formale come quella del Tribunale di Marsala, e' rimandata alla Corte d'Appello di Palermo".
E alla domanda su come si presenterà a sindaco a Cefalù se il tribunale di Marsala lo ha dichiarato incandidabile ha detto: "Intanto mi candido e se verrò eletto farò il sindaco, poi quando verrà emessa la sentenza definitiva ne riparleremo". Proprio nei giorni scorsi sulla candidatura di Sgarbi a sindaco di Cefalù ci sono state diverse polemiche sulla sua vicinanza a Giuseppe Farinella, cugino di un pregiudicato per mafia.



Nessun commento:

Posta un commento