giovedì 10 dicembre 2009

FABRIZIO CORONA CONDANNATO A 3 ANNI E OTTO MESI DI CARCERE PER I RICATTI AI DANNI DI MELANDRI, FRANCESCO COCO E ADRIANO


Fonte: www.corrieredellosport.it


Tre anni e otto mesi di carcere. È la condanna che il Tribunale di Milano ha inflitto a Fabrizio Corona per la vicenda dei ricatti ai danni di vari sportivi. Quattro i capi d'imputazione a carico del fotografo siciliano, relativi alle estorsioni e ai tentativi di estorsione nei confronti del calciatore Francesco Coco (due episodi), del motociclista Marco Melandri e del calciatore Adriano. Corona è stato invece assolto per i capi d'imputazione relativi a Lapo Elkann, al calciatore Alberto Gilardino e all'imprenditore Gianluca Vacchi. I giudici hanno concesso all'agente fotografico le attenuanti generiche e l'hanno interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. Il processo milanese nasce dall'inchiesta del pm di Potenza Henry John Woodcock, cosiddetta 'Vallettopolì. Gli atti per competenza territoriale vennero poi trasferiti alla Procura di Milano e al pm Frank Di Maio. Insieme con Corona, condannato (due anni e quattro mesi) anche il suo collaboratore Marco Bonato, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione.
Per Corona, invece, il pm aveva chiesto sette anni e due mesi. Si può dire dunque che al fidanzato di Belen Rodriguez sia andata anche bene, ma la sua reazione è stata in ogni caso sopra le righe, com'è nel suo stile: «Mi vergogno di essere italiano. Questo processo è una presa per il c.... Questo è un paese di m...» il primo commento di Corona. Che così ha proseguito: «Non so che cosa farò, farò il carcere, non me ne frega un c... Quello che c'è scritto nelle aule dei Tribubali - "La legge è uguale per tutti" - non è vero. Io non ho più fiducia nella legga. Per me era una battaglia e l'ho persa. È una vergogna. Allora devono condannare tutte le agenzie fotografiche d'Italia e quella del caso Marrazzo».
Da parte sua, il pm Fran Di Maio si è limitato a dire che quello contro Corona «è stato un processo che la Procura ha fatto da sola, considerata l'assenza di ogni parte civile. È passato il principio: d'ora in poi il ritiro delle fotografie (dietro pagamento, ndr) sarà più problematico».

1 commento:

  1. A forza di voler impartire lezioni di "cultura"
    a tutto campo si rischia di prendere delle grosse cantonate.Già avevamo criticato la presenza con testimonial del Corona al recente festival del Cinema religioso, i fatti odierni ci danno ampia ragione.Ora ci aspettiamo che qualche consigliere comunale autonomo e responsabile(?)presenti una interrogazione ufficiale al Sindaco per conoscere quanto è costata alla comunità la presenza del Corona a quell'evento.
    Per la prossima manifestazione culturale chi ci dobbiamo aspettare?????

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