lunedì 14 dicembre 2009

Ronchi: «Oscurare i siti pro-Tartaglia»


Il ministro contro chi in Rete inneggia all'aggressore

MILANO - Il numero dei suoi "fan", sulla Rete, sfiora ormai i 50 mila. Il gruppo di Facebook dedicato a Massimo Tartaglia, l'uomo che ha colpito Silvio Berlusconi dopo il comizio di Milano, continua a crescere. Tanto che il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, chiede al Viminale di «oscurare i siti in cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente del Consiglio». E Gabriella Carlucci, parlamentare del Pdl, rilancia: «Internet e i social network stanno diventando, ogni giorno di più, canali e strumenti di diffusione di odio e veleno. È giunto il momento di eliminare definitivamente l'anonimato in rete».

IL CASO - Nel frattempo, sul popolare social network sono nati anche parecchi gruppi di sostegno al Cavaliere: da "In carcere Tartaglia" a "Ergastolo per Tartaglia". Il più numeroso è «Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan Massimo Tartaglia»: in poche ore avrebbe raccolto oltre 380 mila iscritti. Ma in questo caso si tratta di un falso: un gruppo già esistente, cioè, e al quale è stato cambiato nome (ci sono foto e riferimenti relativi a date precedenti). «Questo gruppo è un imbroglio - afferma una delle "iscritte" in bacheca. - Ieri si occupava di tutt'altro, ha cambiato nome per imbrogliare sul numero degli iscritti, guardate i vecchi post». Un altro denuncia: «Il gruppo era: "Aboliamo il Superenalotto e diamo i soldi ai terremotati dell'abruzzo". Vergogna». Altri navigatori sostengono invece che si trattasse di un gruppo di aste online. In ogni caso, migliaia di persone si sono trovate iscritte al gruppo senza saperlo. Non certo un modo per placare gli animi, sul web.

G. Ant.
14 dicembre 2009
Fonte "Corriere della Sera"

1 commento:

  1. Tutti i fans che inneggiano al gesto di Trataglia sono delinquenti come lui,con una differenza: probabilmente il gesto di Tartaglia è un gesto di una persona psicolabile,mentre tutti quelli che lo considerano positivamente sono VERI E PROPRI DELINQUENTI, PENALMENTE PERSEGUIBILI PER APOLOGIA DI REATO.Signori magistrati cosa aspettate ad individuarli e denunciarli?

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