lunedì 4 marzo 2013

E' IL MOMENTO DI SERIE RIFLESSIONI!!!!!!!


Beppe Grillo è legato per forma mentis alla parola «macerie». L'ha usata più volte, per descrivere la situazione italiana attuale e quella che verrà. In una intervista alla Bbc sostiene che «destra e sinistra si metteranno insieme e governeranno un Paese di macerie di cui sono responsabili». Ma durerà poco, prevede: un anno, al massimo. Poi «ci saranno nuove elezioni e una volta ancora il Movimento 5 Stelle cambierà il mondo».
In attesa di cambiare il mondo, vien da chiedergli , proviamo a cambiare l'Italia? La demolizione talvolta è necessaria, per poter ricostruire; e Grillo certamente non s'è tirato indietro, quando si trattava di manovrare la benna. L'hanno aiutato, nell'operazione, i partiti tradizionali, incapaci di recepire la richiesta  di cambiamento che saliva dalla Nazione. Ci hanno provato in diversi. Ogni volta, all'illusione, è seguita la delusione. 
Perché non finisca così anche stavolta - il tempo passa, la stanchezza cresce, l'Italia scivola indietro in ogni classifica internazionale - il Movimento 5 Stelle deve fare la sua parte.
Nessuno può imporgli di governare; nessuno deve suggerirgli se allearsi e con chi allearsi. Ma tutti possiamo ricordargli questo: non ha solo diritti, ormai. Ha anche dei doveri.
Incassare il successo elettorale significa legittimare le regole e le istituzioni attraverso cui quel successo è arrivato. Opposizione, governo, appoggio esterno: il Movimento ora deve cambiare passo. Non è tollerabile giocare con il futuro del Paese, che è il futuro di tutti. Siamo legati all'Europa, abbiamo obblighi precisi. L'incertezza ha un costo, e lo stiamo già pagando.
Se la strategia di Grillo è aumentare quest'incertezza, far crescere quei costi, provocare altre macerie economiche e politiche, lo dica. Chi ci rimarrà sotto, almeno, saprà chi ringraziare
Sono materie, queste, su cui il leader - non eletto, ricordiamolo - ha il dovere di consultare i suoi  parlamentari . Non sono automi; non li può «cacciare a calci», come ieri ha minacciato di fare «se cambiano casacca» (alla faccia dell'articolo 67 della Costituzione, secondo cui «ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato»). Hanno in media 39 anni ; le donne sono il 36 per cento; i laureati l'88 per cento. Molti appartengono alla generazione Erasmus, che conosce e rispetta l'Europa. È difficile credere che vogliano le macerie, come biglietto da visita internazionale.
Per finire, una considerazione. Se il  Movimento 5 Stelle vuole diventare  protagonista della vita italiana. Deve mostrarsi e spiegarsi in Italia. Le riunioni segrete e le mascherate - letterali - del capo possono far sorridere, all'inizio; ma poi diventano patetiche,grottesche. L'insulto come metodo di discussione non è liberatorio: è imbarazzante e volgare. L'abitudine a parlare solo con i media stranieri non è sofisticata, ma provinciale. Sapere quali sono le intenzioni di un sesto del Parlamento italiano leggendo le anticipazioni di un'intervista di Beppe Grillo alla rivista tedesca Focus è umiliante: per lui, per i media italiani , per tutti.i cittadini che l'hanno votato e non.

Se Grillo non capisce queste elementari cose e se non la capiscono nemmeno i parlamentari eletti penso sia il caso di mandarli subito a casa per evitare all'Italia un disastro cosmico!!!



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