lunedì 4 marzo 2013

Grillini e Grande Fratello!!!!!!

M5S, vertice blindato in hotel a Roma. Grillo: Parlamento inganna elettore

Il leader del Movimento sul suo blog mette in guardia i neoeletti: «La Costituzione concede al parlamentare libertà preventiva di menzogna ma chi non rispetta i programmi va cacciato a calci»


I neoeletti grillini si riuniscono all'Hotel Saint John di Roma. Un vertice meramente organizzativo che ha anche l'obiettivo di fare conoscenza ma nel corso del quale emergono posizioni diverse sulla politica di comunicazione del Movimento. C'è chi vorrebbe più apertura ai media e chi invita a «prendere per il culo i giornalisti». La presenza di Grillo e Casaleggio è attesa per domani, il comico ha già lasciato la sua casa di Marina di Bibbona forse alla volta della capitale. Ma intanto, tramite il suo blog, ha lanciato un avvertimento ai suoi: chi finisce in Parlamento non può disattendere il programma. I 150 parlamentari eletti cercano alloggio a Roma, mentre in centinaia hanno risposto all'appello fatto sul web sabato con lo slogan "Tutti in Parlamento", ossia tutti a visitare la camera dei deputati.
L'incontro che si tenuto nella sala del Saint John, hotel a pochi passi da piazza San Giovanni, era chiuso alla stampa, ma le agenzie di stampa sono riuscite ad aggirare i controlli e a prendere parte all'incontro.

La riunione, organizzata e moderata da due esponenti del movimento del Lazio, prevedeva interventi di tre minuti: ciascuno si presentava con un nome, regione di elezione e camera di appartenenza. A maggioranza si è votato per l'organizzazione di incontri fisici di tutti i parlamentari eletti una volta a settimana.


Sulla politica di comunicazione del M5S le posizioni tra i neoletti sono diverse: «Dobbiamo dire qualcosa ai milioni di persone che ci hanno portato qui. La gente vuole sapere che intenzioni abbiamo». Così Paola Taverna, eletta nel Lazio al Senato per il M5S, nel corso dell'incontro a Roma. «Tutti mi chiedono che fate. A me la chiusura non piace: da una parte siamo un modello di apertura e poi chiudiamo a tutti - dice ai colleghi - non perdiamo le persone che ci hanno portato qui. È la gente che deve fare politica e noi dobbiamo essere dei portavoce, oppure moriamo in tre mesi».



«La linea comunicativa ce la dirà domani Beppe, ma i giornalisti intanto prendeteli per il culo». È l'invito rivolto da uno degli eletti. «Prendeteli per il culo come ho fatto io entrando - aggiunge il neo deputato - divertitevi, tanto la nostra notorietà durerà 15 giorni». «I parlamentari normali non se li fila nessuno. Non sono come i ministri. Scilipoti, ad esempio - conclude - tutti lo conoscevano solo perchè ha tradito». 
«Tra 10 giorni saremo dentro il Grande Fratello. Vivremo cinque anni tutti insieme, nasceranno amori e odi», ha detto un parlamentare eletto durante la riunione in corso a Roma a cui le agenzie di stampa sono riuscite a partecipare nonostante i controlli. 


Intanto da Grillo arriva un chiaro avvertimento. «L'articolo 67 della Costituzione recita: 'Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato'. Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno», scrive sul suo blog in un pezzo dal titolo «Circonvenzione di elettore». «È ritenuto del tutto legittimo - prosegue - il cambio in corsa di idee, opinioni, partiti. Si può passare dalla destra alla sinistra, dal centro al gruppo misto, si può votare una legge contraria al programma. Insomma - si sottolinea nel blog - dopo il voto il cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione». «Viene concesso al parlamentare libertà preventiva di menzogna - conclude - può mentire al suo elettore, al suo datore di lavoro, senza alcuna conseguenza invece di essere perseguito penalmente e cacciato a calci dalla Camera e dal Senato».



«Siamo in silenzio stampa», ripetono dal canto loro deputati e senatori eletti del M5S. In queste giornate romane dovranno decidere la linea da tenere in Aula, ma anche conoscersi e iniziare a organizzarsi per la vita da parlamentari. 



I primi ad arrivare in un albergo nel centro della capitale sono i siciliani Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Azzurra Cancelleri. «Come si svolgerà l'incontro? Non ve lo possiamo dire», rispondono con gentilezza. Provenienti da tutta Italia si sono organizzati ognuno alla sua maniera per raggiungere Roma. 
«Io sono venuta in aereo anche se sono contro l'aereo perché inquina troppo. Ma costava meno del treno», dice Laura Castelli, 26 anni, giunta da Torino. Abbigliamento informale, jeans o tuta, zainetti con il logo del Movimento a sostituire le valigie. Così si presentano i neo-eletti. 

«Non ho ancora trovato casa. Spero di avere il tempo di farlo in questi giorni», dice uno dei neo eletti che vuole restare nell'anonimato. Intanto nell'attesa che arrivino gli altri colleghi e prenda il via l'incontro, i primi arrivati vanno insieme a pranzo: niente ristoranti, ma un forno dove ordinano panini e tranci di pizza.

Intanto Beppe Grillo continua a snobbare la stampa italiana, ma continua a concedersi ai media internazionali. Il leader ha rilasciato un'intervista al magazine statunitense Time.


Grillo,insomma, vuole che a decidere sia solo il partito ( cioè lui e Casaleggio), non il singolo parlamentare.Sono i segretari dei partiti a dover decidere tutto. Tanto vale non eleggere più i parlamentari. Possiamo fare un bel Parlamento con solo i segretari dei partiti, ciascuno che conta in base alla percentuale che ha ottenuto alle votazione.

Per fortuna siamo una Repubblica Parlamentare, fondamentale affinché il potere non sia nelle mani di pochi e tanto meno in quelli di Grillo & C.



L'articolo 67 della Costituzione recita: 'Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato'. Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori'. Insomma, l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno»

Ma perché non dice che LUI ha già tradito il programma del movimento? Perché non c'è ancora la piattaforma online dove TUTTI gli iscritti al movimento possano votare? Perché l'incontro degli eletti non è in diretta streaming come indicato nel programma del movimento? Ma non aveva detto che poi gli eletti avrebbero deciso loro, che lui era solo il megafono? 

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