mercoledì 24 aprile 2013

QUELLA INSOPPORTABILE PUZZA SOTTO IL NASO!!!!!!!!!!


I grillini: "Rivoluzione finita" Crocetta: "Il dialogo è aperto"

I grillini rompono con Crocetta. Dicono che la rivoluzione del presidente della Regione è già terminata.

Non poteva che finire così, la grande illusione di due piccoli incantatori di serpenti, Crocetta ed il M5S. Eppure erano riusciti a far passare il "modello Sicilia", quello che in alcuni post fa avevo definito il "modello ricatto", come la soluzione dei problemi non solo siciliani ma addirittura nazionali.
Vengano signori del Pd, vengano. Vengano a Palermo per vedere come finisce un amore di convenienza e una politica d’improvvisazione. Vengano a vedere com’è impossibile per i Democratici governare con i Cinque Stelle. Vengano da tutte le parti d’Italia. Innanzitutto da Palermo: i giovani del partito che da quattro giorni occupano la segreteria provinciale perché non vogliono «governissimi» ma solo «governi di scopo». Chissà con chi? Chissà perchè? Ma vengano anche i manifestanti che venerdì in piazza a Roma (e non solo) gridavano «Rodotà-tà-tà» per spingere il Pd a votare il candidato di Grillo. L’urna che avrebbe sancito l’ascesa al Quirinale del Professore come altare su cui giurare le promesse di futura fedeltà. E se i sogni, normalmente muoiono all’alba, a Palermo hanno aspettato il pomeriggio mentre l’afa si fa sentire sull’antica regia dei Re Normanni e dei Vicerè spagnoli.
A Palermo il “modello Sicilia” si è rotto in fretta. Era già lesionto da un mese. Aveva preso una martellata perché, Giancarlo Cancellieri, capogruppo Pentastellato all’Assemblea regionale aveva mancato l’elezione fra i grandi elettori da mandare a Roma per il Presidente della Repubblica.( alla faccia del nuovo che avanza che non vuole occupare poltrone).Al suo posto un esponente del Pdl. Ieri è andato in frantumi. I Cinque stelle parlano di «rottura» dopo avere elencato «una serie di episodi» avvenuti nelle ultime settimane. L'ultimo, in ordine di tempo, lunedì in Assemblea, dove la commissione Finanze, dice all'Ansa il deputato Salvatore Siragusa, «ha cestinato tutti i nostri emendamenti al bilancio, tra cui quelli sul reddito di dignità e il microcredito alle piccole e medie imprese». C’è stato un complotto? Forse sì. Ma anche no. Di sicuro i soldi alla Regione Siciliana sono finiti perchè sommersi da un montagna di cinque miliardi di debito.  «Non li hanno neppure guardati, nessun dibattito, presi e messi nel cestino», dice permaloso il deputato (perchè evidentemente erano proposte sballate frutto del lavoro(?) di gente incopetente). «Da parte del governo c’è una chiusura totale nei nostri confronti - avverte Siragusa - Avrebbe potuto cercare un compromesso, ma niente» I pentastellati che parlano di compromessi? ma allora sono come gli altri o addirittura peggio Nessun rapporto. Nessun dialogo. «Stanno abbandonando il “modello Sicilia”, se mai è esistito, in nome dell'inciucio col Pdl, in linea con quanto sta avvenendo a Roma» Ma certo deputato cittadino Siragusa, l'accordo con gli altri partiti è "inciucio" quello con voi è "ricatto". Il cambio di rotta del governo, sostiene Siragusa, «emerge da tanti altri indizi: dal voto sulla preferenza di genere ai sorrisi tra Crocetta e Berlusconi a Montecitorio, fino al  linguaggio dispregiativo usato dal presidente della Regione nei nostri confronti in occasione del voto per il Capo dello Stato». E già perché Crocetta, dopo aver ascoltato le dichiarazioni iniziali di Grillo dal Friuli  era stato perentorio. «Provo disprezzo per chi definisce un golpe l’elezione di Giorgio Napolitano». Come dire: c’eravamo tanti amati. Forse si. Ma anche no.  «Ci siamo confrontati all’interno del gruppo - dice Siragusa - e ci siamo resi conto che il governo e la maggioranza hanno preso un’altra strada». Tramonta così il "modello Sicilia" di cui tanto si è parlato sui media nazionali. Al suo funerale Crocetta si avvicina con parole di circostanza. «Sono veramente dispiaciuto per le affermazioni del Movimento 5 stelle. Il dialogo per me è sempre aperto. Con loro e con tutti i gruppi parlamentari, un dialogo sui fatti, sui contenuti, sui valori e sull'obiettivo comune di fare rinascere la Sicilia».
Il “modello Sicilia”, nei suoi sei mesi di vita, non ha prodotto nulla di concreto. Solo dichiarazioni buone per le passerelle televisive. Casomai è servito a creare una lite con gli Stati Uniti. Crocetta, su pressione dei grillini, ha revocato le licenze edilizie per la costruzione del Muos a Niscemi (Caltanissetta). 
In conclusione il totale fallimento  dell'esperienza siciliana è il preludio all'implosione di una bolla di populismo, demagogia, malafede orchestrata da gente che al massimo ha fatto il comico,  seguita da 150 imbecilli (i cittadini eletti),che al massimo possono fare quello per cui hanno studiato.
Hanno coinvolto nel loro progetto la buonafede di milioni di cittadini che stanchi dell'insipienza della classe politica, diciamo tradizionale, hanno pensato che rivolversi a questi incompetenti ed ignoranti avrebbe cambiato le cose, aggredendo, come squallidi avvoltoi,il momento non felice dei partiti. Ora è finita, salta la Sicilia, nel Friuli vengono dimezzati, nel parlamento nazionale faranno le stesse figure barbine rimediate sino ad oggi.
Insomma la puzza sotto il naso che Grillo, la Lombardi, Crimi, ostentavano l'hanna fatto venire agli italiani
Una sola preoccupazione, come minoranza avranno diritto alla presidenza della Commissione dei Servizi di Sicurezza o alla presidenza della Commissione di Vigilanza sulla Rai.
Che Dio preservi l'Italia dalle schiocchezze che questi incompetenti faranno!!!!!!

2 commenti:

  1. A voi pseudo giornalisti: Se il vostro lavoro è scrivere cazzate, (falsità) allora siete BRAVISSIMI! Vi consiglio di andare a zappare la terra, o forse non siete bravi neanche a far quello..... Vergognatevi!

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  2. Abbiate almeno il coraggio di mettere il commento visibile

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